Convegno a Urbania 2001
Si è tenuto il 1 marzo 2001, a Padova, il convegno ´Le nuove regole del trasporto pubblico´, promosso all´interno di ´Urbania 2001´, la fiera internazionale dedicata alle città e all´ambiente urbano. I lavori sono stati presieduti da Domenico Mazzamurro, consulente di Giordano Angelini, sottosegretario del ministero dei Trasporti e della Navigazione. Affidata a Giuseppe Sciarrone, esperto del Piano generale dei trasporti varato dal ministero dei Trasporti, la relazione introduttiva ha sottolineato la scarsità degli investimenti italiani nel trasporto pubblico locale rispetto ad altri paesi europei, e l´importanza del Piano urbano di mobilità come strumento generatore di significativi cambiamenti. In particolare, Sciarrone ha evidenziato come il Piano favorisca un processo virtuoso grazie al quale il trasporto viene ´finalmente ricondotto al territorio´, attraverso l´applicazione di interventi sulla mobilità in generale e non con la realizzazione di singole opere prive di coordinamento. In questa direzione, particolare risalto è stato dato al nuovo ruolo dello Stato, che non si propone più in qualità di accentratore decisionale e puro finanziatore ma come fornitore di strumenti. Saranno poi gli Enti locali, in rapporto dialettico con lo Stato, a pianificare in modo autonomo la politica regionale, provinciale e comunale del trasporto pubblico, a seconda delle esigenze delle singole realtà governate. L´importanza della telematica nell´ambito del trasporto pubblico è stata invece l´oggetto dell´intervento di Domenico Mazzamurro, che ha descritto l´ambito culturale da cui è scaturita l´innovazione tecnologica. L´applicazione della conoscenza informatica nel campo dei trasporti, punta sulla realizzazione di Sistemi Intelligenti di Trasporto (he tengano conto in primo luogo delle esigenze dell´utenza (dalla reperibilità dei titoli di viaggio alla prenotazione e al pagamento), con l´obiettivo di spostare l´attenzione dal singolo vettore al viaggio, cioè allo spostamento da un´origine ad una destinazione, concepito come un sistema organico. Nello stesso modo, l´utilizzo della telematica investe anche il settore del trasporto merci, ottimizzando tempi, costi e creando quindi i presupposti per un mercato competitivo. Nel breve periodo, indica Mazzamurro, la via dello sviluppo potrà essere aperta da progetti pilota che possano ´testimoniare e confermare la validità delle applicazioni tecnologiche´, pur senza far divenire l´impiego delle nuove tecnologie il fine del processo ma rendendolo invece il punto di partenza verso il raggiungimento di risultati positivi. Da parte dell´Associazione delle Città, rappresentata da Alberto Santel, sono venute osservazioni intorno al Programma Strategico della Mobilità nelle aree urbane. La constatazione iniziale riguarda il confronto fra l´Italia e il resto d´Europa sulla politica delle concessioni edilizie. In molte nazioni i permessi vengono concessi solo per la costruzione di edifici posti in prossimità di stazioni di trasporto collettivo, mentre in Italia vengono indiscriminatamente rilasciati a condizione che i progetti prevedano un adeguato numero di posti auto. Questo potrebbe far pensare che favorire la moltiplicazione di posti auto possa entrare in contrasto con le ipotesi di disincentivazione del mezzo di trasporto individuale. Informazioni sul ruolo dell´Associazione e dei suoi programmi hanno completato l´intervento di Alberto Santel, che non ha trascurato una panoramica sulla genesi e sui contenuti del Piano strategico della mobilità. Dello stesso argomento si è occupata Cynthia Fico, per conto della Direzione Generale Aree Urbane ed Edilizia Residenziale del Ministero dei Lavori Pubblici, che ha ripercorso la storia del Piano. Nato nel 1997, allo scopo di organizzare i progetti di decongestionamento delle aree urbane, il Piano Strategico della Mobilità interessava dapprima solo le grandi città metropolitane ma, successivamente, si è esteso anche a tutte le città che hanno ospitato i campionati mondiali di calcio, grazie alla possibilità di utilizzare i residui economici a bilancio. L´importanza del traffico merci, soprattutto in epoca di e-commerce, è stata poi trattata da Giuseppe Cozza, direttore della centrale Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, che dopo aver puntualizzato l´impossibilità di ´spostare la gente dall´automobile verso il mezzo pubblico a colpi di decreti legge´ e ´l´assenza di pianificazione urbanistico-edilizia nella costruzione delle città satellite´ è passato ad illustrare l´esperienza milanese nel censimento del traffico merci. Riferendosi alla distribuzione capillare delle merci ai dettaglianti Cozza ha rilevato l´improponibilità di tale operazione in ore notturne, o comunque diverse dai normali orari di apertura dei negozi, e ha poi descritto come il problema è stato affrontato, riunendo i soggetti interessati (dettaglianti, distributori e corrieri), che hanno esposto le rispettive esigenze, e affidando all´Enea lo sviluppo di un modello di simulazione I lavori si sono conclusi con l´intervento di Stefano Angelini della Direzione Viabilità e Trasporti della Regione Veneto, che dopo aver enunciato il ´paradosso veneto, per cui spesso le linee ferroviarie coincidono con i tracciati delle sedi stradali´, ha illustrato il progetto regionale di integrazione tra reti diverse, che punta principalmente alla differenziazione dei trasporti svolti da vettori su rotaie e su gomma. Molti sono, infatti, i casi in cui il trasporto su gomma effettua percorsi che coincidono con quelli su rotaia, generando inutili sovrapposizioni. Uso della ferrovia per spostamenti a largo raggio e del bus per tragitti di media o breve entità sono gli obiettivi del progetto, per il raggiungimento dei quali è prevista la realizzazione di parcheggi di interscambio, dimensionati sulle necessità del polo geografico cui fanno riferimento, e l´elettrificazione di tutta la rete ferroviaria regionale. Mauro Baldassarri (clickmobility.it)