i filobus tradizionali si rinnovano modernizzando gli apparati di trazione
Il filobus è sempre stato caratterizzato da un´elevata longevità delle vetture, consentita anche dalle ricostruzioni; se negli anni ´80 appariva conveniente prolungare la vita utile delle vetture ricostruendo la carrozzeria, oggi ci si trova nella condizione opposta e può risultare vantaggioso l´integrale upgrade dell´impianto di trazione. Tale via è stata intrapresa dall´ATCM di Modena, dove 14 vetture sono state dotate di un nuovo equipaggiamento di trazione con motore asincrono ed azionamento ad inverter fornito da un costruttore lombardo. Caratteristiche di queste ´nuove´ vetture sono i bassi investimenti alla base dell´operazione e la forte economia nel ciclo manutentivo delle stesse. Da tempo si cercano soluzioni che consentano di affrancarsi dalla rete aerea di alimentazione: l´offerta commerciale prevede oggi la presenza di un motogeneratore di bordo, tuttavia le tecnologie connesse con l´utilizzo di batterie hanno subito un buon grado di maturazione e si aprono nuove prospettive per la realizzazione di vetture filoviarie ´all electric´. Una sperimentazione in tal senso è stata intrapresa presso la Conerobus di Ancona, che esercisce un gruppo di vetture recentemente dotate di un equipaggiamento di trazione analogo a quello modenese. Alessandro Sasso (CIRT)