Un ruolo da supertecnico, disegnato ad hoc per lui direttamente dal premier Silvio Berlusconi
Il suo Ministero incarna perfettamente una fra le novità del ´governo Berlusconi´. Ai ruoli più consueti, in fatto di cariche, si va ad aggiungere la figura del ´ministro junior´, prevista tra le altre, nel comparto Infrastrutture e Trasporti e scelta direttamente dal superministro. Parte integrante della nuova squadra di governo, Pietro Lunardi, sessantadue anni, ingegnere, è un vero esperto del settore vantando soprattutto una grande esperienza in materia di gallerie e metropolitane. Lunardi è impegnato da oltre trent´anni sul fronte italiano ma anche all´estero. Tre le priorità delle quali il neo Ministro dovrà occuparsi. In prima battuta la redazione definitiva della legge ´obiettivo´, punto di forza per rendere più veloci le procedure che daranno il ´la´ alle grandi opere. In seconda posizione la liberalizzazione dell´autotrasporto e l´avvio del dialogo con la ´compagine dei Tir´, già pronta a scendere sul sentiero di guerra. Terza, ma sicuramente non per importanza, la soluzione del conflitto di interessi con la Rocksoil, società fondata da Pietro Lunardi nel 1979. A completare l´organico sono state assegnate le cariche dei due vice-ministri, ecco i loro nomi: Mario Tassone e Ugo Martinet. Quattro i sottosegretari, vediamoli: Giancarlo Giogetti, Paolo Mammola, Nino Sospiri, Guido Viceconte. Manuela Michelini (clickmobility.it)