il futuro del trasporto pubblico

giornata di lavoro organizzata da ATAF spa di Firenze

´Il futuro delle aziende di trasporto pubblico, Conferenza di Programma´ questo il titolo della giornata di lavoro organizzata il 27 giugno da ATAF spa di Firenze, per riflettere e confrontarsi sulle strategie aziendali e sul Piano d´Impresa per il prossimo biennio, con la partecipazione di alcuni dei principali operatori europei del settore, oltre ad una significativa rappresentanza di importanti soggetti istituzionali, economici, sindacali della città.  Il presidente di Ataf spa, Aldo Frangioni, ha aperto i lavori soffermandosi sulla positività del superamento del monopolio nel trasporto pubblico. Gli interventi sono stati introdotti da Stefano Marmugi, consigliere delegato di Ataf spa. Philippe Segretain (Presidente Transdev) ha ripercorso la storia della compagnia d´oltralpe, nata nel 1991, divenuta il pochi anni il primo operatore di tranvie nel mondo. Fra i risultati di Transdev: l´incremento della clientela del 45% a Strasburgo dopo 3 anni di servizio e del 50% a Nantes dopo 7 anni. La ricetta per migliorare la redditività? Per i francesi è quella di trovare nuove nicchie di mercato e la concorrenza è il problema più importante. Segretain ha indicato le società a capitale misto (pubblico/privato) come ´lo strumento più efficace per migliorare la redditività´. Al contempo ha indicato il progetto di Transdev di diventare un gruppo europeo, per questo ha dato vita a Transdev Italia, e si impegnerà nei prossimi mesi per cercare alleanze con società italiane. Bruno Soresina, presidente dell´ATM di Milano, un imprenditore ´prestato´ alla pubblica amministrazione ha illustrato la situazione dei trasporti milanesi. Per Soresina il servizio all´utenza, la qualità e la sicurezza sono i temi del confronto. L´Atm si sta preparando alle gare del 2003 attraverso interventi strutturali (risanamento aziendale, recupero dei passeggeri e consolidamento). Enrico Mingardi, presidente di Asstra, si è soffermato sui ´limiti´ dell´attuale legislazione in materia di gare e sull´importanza dei requisiti per partecipare alle gare. Le aziende di trasporto pubblico devono essere interessate non solo alle linee ma anche all´indotto ed è fondamentale il dialogo con le organizzazioni sindacali per capire quale prodotto andrà sul mercato. Mingardi , ha concluso, dichiarandosi ´orgoglioso´ perché Ataf, prima fra le grandi città italiane, è arrivata ad aggiudicare la gara per la realizzazione  della tranvia finanziata dalla legge 211/92.   Dalla Svezia è arrivato il contributo di Marta-Lena Schweiger, direttore dell´Associazione di Trasporto Pubblico Svedese, dove il sistema delle gare ha visto gli albori nel lontano 1978. E la riforma è stata positiva tanto che nel 1999 il 95% del trasporto è messo a gara. Il costo è diminuito del 20-40% dal momento i cui sono iniziate le gare ma il risultato netto è difficile da calcolare poiché la quantità del servizio erogato è aumentata allo stesso tempo. Riccardo Conti, assessore ai trasporti della Regione Toscana, ha auspicato che questo sistema delle gare porti alle gare ´vere´. Lo scenario che si prospetterà sarà quello di creare una soglia d´ammissione esigente e l´effettiva possibilità di esercitare la concorrenza. L´Assessore ha poi espresso la volontà di accellerare il percorso che porterà alle gare, forse anche prima del 2003 indicato dalla legge regionale. D´altra parte ha manifestato l´intenzione di condurre rapidamente ad una revisione della stessa legge regionale in materia, attraverso un tavolo di concertazione con i soggetti istituzionali e le parti sociali. A Firenze, ha sottolineato Conti, con la gara della Tramvia si è già aperto un punto importante in questo settore. Non sarà, infine, svalutato il sistema della ´relazioni sindacali´ che avrà invece bisogno di una trasformazione.  ATAF spa affronta la sfida della concorrenza La Conferenza di Programma è proseguita poi con un dibattito sugli scenari concorrenziali che si prospettano per l´azienda fiorentina da oggi al 2003.  Il direttore generale di ATAF spa, Renzo Brunetti, ha delineato gli scenari che si presenteranno in relazione alle varie tipologie di gare rese possibili dalla normativa europea per la liberalizzazione del settore. Ataf per presentarsi all´appuntamento del 2003 dovrà dimostrare di avere i conti in regola, migliorare i servizi e lavorare per la ricerca di alleanze. Per questo è impegnata ad elaborare un piano industriale da proporre ai soci. Ha quindi prefigurato gli scenari possibili per il prossimo inserimento di privati nella compagine azionaria di ATAF spa, ipotizzando come più percorribile l´individuazione di un socio strategico di livello europeo. Angelo Artale (Direttore Associazione Industriali) ha indicato nei privati i gestori più adatti per l´effettuazione dei servizi di trasporto, mentre al pubblico dovrebbe rimanere una funzione progettuale e di vigilanza. Stefano Bernardi, (amministratore delegato di Sita), ha illustrato il percorso e i risultati della società nelle gare alla quali ha partecipato. Daniele Stolzi (Segreteria Provinciale Cgil)  ha sottolineato come esempi positivi di liberalizzazione del mercato esistono ed ha ricordato l´Afam di Firenze: ´La scelta dovrà essere quella migliore perché il servizio pubblico deve essere un diritto dei cittadini´.   Per Giovanni Ronchi (Cisl)  occorre trovare un modello di concertazione utile affinché Ataf sia pronta ad andare sul mercato. Sono intervenuti inoltre Piero Ciampolini (Presidente Cna), Aldo Cursano (vice-presidente Confcommercio) e l´assessore del Comune di Firenze Simone Tani.  I lavori sono stati chiusi dal Presidente di Ataf spa Aldo Frangioni: ´Sul futuro di Ataf non sappiamo se siamo all´alba o al tramonto. Siamo comunque in presenza di uno scenario caratterizzato da luci e ombre. Un grande risultato però esiste: Ataf è l´unica azienda in Italia che con un anno di lavoro è riuscita ad appaltare la tranvia. Firenze è una città che vive di commercio e turismo ma ormai è satura di presenze e la tranvia sarà molto importante per lo sviluppo del commercio. Stiamo lavorando e la trasformazione del vecchio Consorzio in una rete di società per azioni costituisce un passo importante in vista delle gare. Ci sentiamo però un po´ isolati in questo processo: abbiamo bisogno del consenso collettivo´.  [Marco Talluri clickmobility.it]

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