Un rilancio in piena regola per mezzi pubblici più pieni, sostenibili, flessibili e di qualità
Riempire i bus che viaggiano vuoti con offerte sulle tariffe; introdurre servizi flessibili laddove necessario, come i bus a chiamata; garantire collegamenti cadenzati fino a tarda sera tra tutte le città lombarde superiori a 20 mila abitanti; favorire e promuovere la sostituzione progressiva dei mezzi pubblici con mezzi più puliti e a zero emissioni; creare un fondo regionale per la mobilità pubblica da alimentare con gli introiti fiscali generati dall´auto; promuovere la detassazione degli abbonamenti ai mezzi pubblici. Questi i sei punti principali della proposta ambientalista per promuovere, rendendolo più sostenibile, flessibile e di qualità, il trasporto pubblico in Lombardia. Le proposte sono state presentate oggi dal capogruppo in regione Carlo Monguzzi, da Paolo Hutter, degli Ambientalisti dell´Ulivo e da Maurizio Baruffi, Consigliere comunale milanese Gruppo Verdi – Arancia. All´incontro ha partecipato anche il Presidente dell´Utp (Utenti trasporto pubblico) e consigliere d´amministrazione dell´Atm, Massimo Ferrari. Le proposte dei Verdi sono state presentate alla vigilia della riforma (nei prossimi giorni il Consiglio regionale voterà la proposta di legge) che metterà a gara le gestioni del Trasporto Pubblico locale a partire dal 2003. Per quella data gli enti locali indiranno dei bandi gara per assegnare i servizi di mobilità pubblica locale ai quali potranno partecipare le aziende di trasporto. La Regione fornirà le risorse necessarie come ha fatto fino a oggi
- 1) Riempire i bus e nelle tratte poco utilizzate dimezzare le tariffe. Vuoti o pieni, i bus viaggiano e costano allo stesso modo. In Lombardia, secondo dati medi regionali elaborati dal gruppo regionale dei Verdi, oggi solo circa il 17% della capacità dei bus è sfruttata, per il resto, cioè per più dell´83%, i mezzi pubblici lombardi viaggiano vuoti. Il dato medio del calo dei passeggeri tra il 1996 e il 1999 si attesta a un 7,5%. Tale riduzione, tuttavia, non è generalizzata: a Milano, soprattutto sulle metropolitane, aumentano i passeggeri mentre i servizi ferroviari (sia Trenitalia che Ferrovie Nord) hanno visto crescere il numero di utenti fino al limite della saturazione (15% in più nell´area milanese nell´ultimo anno). I contributi regionali sono assegnati in base ai chilometri percorsi dalle aziende e non al numero dei passeggeri effettivamente trasportato. E´ necessario invece stabilire un equo mix tra i due criteri in modo da incrementare i servizi dove la domanda potenziale è maggiore, salvaguardano il servizio universale nelle vallate periferiche della regione. I fondi che ogni anno il Pirellone destina al Tpl, ammontano a 1000 miliardi per l´autotrasporto su gomma e a 400 (che riceve dallo Stato) per quello su ferro (Trenitalia e Fnm). Sul lato delle tariffe, queste devono essere ripensate per fidelizzare gli utenti, con abbonamenti di libera circolazione per aree omogenee – superando così il tradizionale uso esclusivamente pendolare dei mezzi pubblici e favorire, quindi, le integrazioni tariffarie. Per esempio, bisogna introdurre un abbonamento valido per tutti i mezzi (treni e autobus) in ogni area omogenea lombarda indipendentemente dalle aziende che forniscono servizi in quell´area. La rete urbana milanese funziona (abbastanza) bene con questi criteri per quel che riguarda l´integrazione tra Atm, Trenitalia e Fnm, ma non è ancora estesa a tutte le altre autolinee pubbliche e private. Inoltre in molte aree della Lombardia dove esistono un certo numero di corse socialmente utili, ma poco utilizzate, possono essere adottate scelte analoghe a quella presa dal Trasporto Regionale di Trenitalia con i cosiddetti ´treni verdi´. Ossia proporre nei fine settimana e nelle ore di morbida bus fruibili a tariffa dimezzata, per cercare così di riempirli, migliorandone il costo di gestione.
- 2) Introdurre servizi flessibili come i bus a chiamata Sono necessari nuovi e aggiuntivi servizi di trasporto pubblico soprattutto nelle ore serali (come sperimentato a Milano nella zona dei Navigli) e nelle zone rurali poco battute dal trasporto pubblico, come nelle valli piacentine. Stiamo parlando di servizi innovativi e leggeri e ovviamente non inquinanti. In particolare proponiamo: navette frequenti di collegamento ai punti forti di interscambio (stazioni ferroviarie, metropolitane, parcheggi di corrispondenza) e affidabili servizi a chiamata (che sono efficaci solo se accessibili senza prenotazione e con tempi di attesa di pochi minuti).
- 3) Trasporto serale: servono collegamenti tra i centri urbani con più di 20 mila abitanti Vanno garantiti e introdotti collegamenti cadenzati fino a tarda sera tra tutte le città lombarde superiori ai 20 mila abitanti (quindi non solo i capoluoghi di provincia, ma anche centri come Vigevano o Crema), creando un´offerta non concorrenziale ma aggiuntiva a quella ferroviaria per colmare i vuoti d´orario non economicamente o strutturalmente copribili dai treni, nell´ottica di realizzare un´offerta di qualità affidabile tra i principali centri con la maggiore estensione oraria possibile. E naturalmente bisognerebbe istituire a Milano almeno su due o tre linee forti, un servizio di trasporto pubblico che funzioni tutta la notte: le linee potrebbero essere, tanto per cominciare, la circolare 90/91 e le linee della metropolitana.
- 4) Sostituzione progressiva dei mezzi pubblici con mezzi più puliti e a zero emissioni Fumi neri e gas mefitici. Questo quello che oggi esce da molti bus pubblici. E´ per questo che per quel che riguarda il trasporto pubblico locale su gomma (autolinee intercomunali e comunali), i Verdi in regione hanno proposto un emendamento al progetto di legge per favorire e promuovere la sostituzione del parco circolante con mezzi più puliti. Dal 2003 al 2006 per partecipare alle gare d´appalto, ogni azienda di trasporto pubblico dovrà obbligatoriamente avere nel parco auto percentuali annuali crescenti di mezzi a ridotte o nulle emissioni (quelli alimentati con Gpl, Metano, miscele di gasolio e biocombustibili – olio di colza -, elettrici alimentati a idrogeno – a celle combustibili). Tali percentuali dovranno essere del 5% nel 2003, del 15% nel 2004, del 25% nel 2005, del 50% nel 2006. Entro e non oltre il 2010 il parco automezzi delle società che erogano i servizi dovranno essere in linea con le disposizioni comunitarie anti emissioni più avanzate, ricorrendo, in misura superiore o uguale al 75%, a veicoli a ridotte o nulle emissioni. Vanno inoltre sostenuti e salvaguardati i servizi di trasporto elettrico esistente. A questo proposito è abbastanza scandaloso che la città di Cremona, in pieno 2001, stia smantellando la propria rete filoviaria, mentre nel resto del mondo si va in direzione opposta.
- 5) Un fondo per finanziare la mobilità sostenibile da alimentare con le imposte sull´auto A fronte dei 1400 i miliardi che nel 2002 la Regione Lombardia destinerà al trasporto pubblico locale regionale, tra tassa automobilistica regionale (il bollo auto) e accisa regionale sulla benzina, l´auto garantirà nello stesso anno al Pirellone entrate pari a 2595 miliardi: precisamente 1645 miliardi dal bollo (che dopo la Bassanini è riscosso direttamente dalle regioni) e 950 miliardi derivanti dalla fetta della struttura del prezzo della benzina al litro che lo Stato destina ogni anno alle regioni (pari a 250 lire/litro). Gli ambientalisti chiedono la creazione di un Fondo regionale per la mobilità pubblica in Lombardia, da alimentare ogni anno con una percentuale graduale da attingere dagli introiti generati dalle imposte sull´auto (cioè dal bollo e dalla quota di accisa destinata dallo Stato alle regioni). Oggi, invece, tali fondi finiscono nel bilancio generale della Regione.
- 6) Detassare gli abbonamenti ai mezzi pubblici I Verdi hanno proposto un emendamento alla legge finanziaria del 2002 per introdurre un incentivo fiscale attraverso un meccanismo di detrazione dall´imposta lorda della spesa degli abbonamenti al trasporto pubblico. Il costo unitario per l´erario è pari all´incidenza del 19% (percentuale degli oneri detraibili) sul costo complessivo dell´abbonamento da parte dell´utente. La modifica è stata proposta come emendamento da inserire nelle modifiche alla disciplina dell´Irpef per le famiglie
Ufficio Stampa Regione Lombardia – Verdi
Ne ha parlato anche la stampa 09/11/2001 – Il Giorno – Milano & Lombardia– Franco Tinelli Trasporti. I verdi criticano i progetti di rincaro di Atm e Regione I BIGLIETTI? DIMEZZIAMOLI 09/11/2001 – La Stampa VERDI: A MILANO PIU´ PASSEGGERI SU BUS E TRENI