Trasporti Pubblici Innovativi: I Servizi a Chiamata

Riva del Garda, 57° Conferenza del Traffico e della Circolazione – Sala Belvedere, 16 ottobre 2001

La scaletta prevista dagli organizzatori della 57° Conferenza del Traffico  e della Circolazione ha riservato il pomeriggio di martedì 16 ottobre all´incontro riguardante i ´Servizi a Chiamata´.  Con tale termine si individuano una serie di interventi abbastanza ampi e diversi tra loro sia per i mezzi utilizzati  che per i bacini di utenza che tali servizi si propongono di servire.   Sotto il primo punto di vista assume rilevanza la dimensione dei veicoli utilizzati, con tutta una serie di ripercussioni sul costo del personale, il quale ovviamente tende ad aumentare vista la ridotta capacità di trasporto predisposta dei singoli mezzi. Per ciò che concerne le aree sulle quali sono destinati ad incidere i ´Servizi a Chiamata´ i maggiori problemi si pongono in termini di ottimizzazione dei percorsi e di loro taratura su quelle che sono le esigenze economiche e funzionali del soggetto erogatore.    L´obiettivo che si pongono i ´Servizi a Chiamata´ è quello di fornire all´utenza uno strumento estremamente flessibile in grado di conciliare le esigenze di una domanda di mobilità profondamente mutata in questi ultimi anni in termini quali/quantitativi con l´attuale ´insostenibilità´ del sistema dei trasporti urbano.   Nel suo intervento preliminare Alberto Santel, dirigente del Ministero dell´Ambiente, ha inquadrato lo stato di avanzamento dei lavori in questo contesto, esprimendo alcune perplessità riferite in particolar modo al taxi collettivo.   Di seguito sono riportati gli interventi dei principali relatori chiamati ad intervenire al tavolo dei lavori, i quali pur riconoscendo un certo interesse nelle possibilità offerte da questi particolari servizi, sono concordi nel concludere che essi possano fornire un contributo marginale alla causa della mobilità sostenibile. A. Cavagnetto ? Direttore Generale AMT Genova Allo stato attuale la città di Genova non è dotata di un servizio di trasporto a chiamata (se si esclude un servizio per disabili), di cui è però prevista la messa a gara nel mese di gennaio 2002.  In previsione di tale data l´AMT di Genova, grazie ad un finanziamento del Ministero dell´Ambiente, ha condotto un importante studio finalizzato alla realizzazione di un servizio con le caratteristiche in questione. Tale attività ha consentito di realizzare una sorta di benchmark delle esperienze che in questa direzione sono già state attuate su scala mondiale.   Cavagnetto e il suo staff hanno optato per la realizzazione di un sistema interamente variabile in termini di itinerari e di orari e tale sistema si propone di catturare quella porzione di utenti potenziali dislocata su aree caratterizzate da una debole domanda di mobilità.  È importante sottolineare che il servizio che verrà predisposto ha carattere sperimentale e non è destinato a sostituire nessuna linea attualmente presente sul territorio.  Per quanto riguarda le caratteristiche dei mezzi da inserire in questa iniziativa la scelta è caduta su minibus dotati di 8+1 posti, in grado di garantire l´accesso alle anguste vie proprie del territorio genovese. In virtù delle direttive emanate dal Ministero dell´Ambiente i mezzi saranno dotati di un sistema di trazione a metano e potranno disporre a bordo di tecnologie GPS  e GPRS.  Sul versante dell´utenza è stato giudicato ancora prematuro predisporre un sistema di accesso al servizio ´on line´ e si è quindi preferito (almeno in una prima fase) subordinare la prenotazione ad una semplice chiamata telefonica. C. Claroni ? Direttore Generale ATC Bologna L´intervento di Claroni è parso in linea con quanto detto da chi lo ha preceduto nel corso della conferenza. In particolare il Direttore Generale di ATC ha ribadito la marginalità del contributo che i ´Servizi a Chiamata´ possono offrire, se non contestualizzati in una politica organica della mobilità.   A tal proposito le esperienze acquisite da ATC sembrano poter suggerire alcuni significativi spunti di riflessione. Il progetto FERREBUS, attuato nell´ampio contesto di revisione dei servizi di linea della città di Imola, aveva istituito nel 1990 un ´Servizio a Chiamata´.   Tale iniziativa ha costituito un´ottima operazione di marketing volta a sensibilizzare la domanda all´utilizzo del mezzo di trasporto pubblico. Questa esperienza ha mostrato come la diversificazione e l´innovazione dei servizi offerti dalle aziende di TPL può costituire un possibile volano destinato a restituire un miglioramento intermini di immagine e di aumento di utenza.  Oggi ATC è presente sul mercato con un ´Servizio a Chiamata´ (PRONTOBUS) a percorso variabile con una frequenza potenziale pari ad un´ora, le cui modalità di accesso sono subordinate alla preventiva prenotazione via telefono o grazie ad un call center.  La parte operativa è stata esternalizzata ed affidata ad un´impresa che esercisce il servizio con mezzi propri. Questa situazione ha creato alcuni problemi per l´utenza che ha stentato a riconoscere i mezzi vista il loro diverso allestimento. R. Masetti ? Direttore Generale ATM Milano Roberto Masetti nel corso del proprio intervento ha presentato ´RADIOBUS´, il ´Servizio a Chiamata´ approntato da ATM.   Questa iniziativa affonda le proprie radici in alcune considerazioni che sono state fatte in via preliminare. In particolare si è pensato di realizzare un servizio integrativo in grado di fornire adeguate risposte su alcune criticità dei trasporti pubblici intesi in senso tradizionale: flessibilità e sicurezza.  Sotto il primo punto di vista ATM ha deciso di partire con RADIOBUS dopo aver acquisito una tecnologia che le consenta di servire le porzioni di territorio destinate a tale servizio in modo efficiente (ottimizzazione dei precorsi) e che allo stesso tempo conceda  all´utenza la possibilità di un accesso rapido e preciso alla prenotazione del mezzo.  Sul piano della sicurezza, invece, le indagini di qualità svolte da ATM hanno mostrato come per l´utenza sia di cruciale importanza la percezione di viaggiare in un ambiente sicuro. Lo stato di degrado e di scarsa pulizia in cui spesso versano i mezzi e le strutture connesse al trasporto pubblico contribuiscono fortemente ad ingenerare un forte senso di insicurezza.        Una volta acquisiti e soddisfatti tali presupposti teorici, sul piano operativo RADIOBUS si propone di servire bacini a domanda debole in cui il ricorso alla mobilità privata la fa da padrone. A questo proposito sono state individuate tre zone con queste caratteristiche e, per promuovere il servizio a chiamata, sono state distribuite alla popolazione residente 70.000 brochure informative.     Per ciò che riguarda le caratteristiche del sistema, attualmente la flotta è composta da 50 veicoli all´avanguardia in materia di comfort, tecnologia (GPS) e sicurezza. I percorsi implementati hanno natura totalmente variabile ed il servizio è fruibile solamente nelle ore serali e notturne, cioè quando il problema della sicurezza si pone con maggior forza agli occhi degli utenti.  Nella fase conclusiva del proprio intervento, Masetti, dopo averne sottolineato la natura integrativa, non ha escluso la possibilità che RADIOBUS si trasformi in un servizio sostitutivo ed attivo ventiquattro ore al giorno. Tutto ovviamente dipenderà dagli indici prestazionali che caratterizzeranno le prime fasi di attuazione di questa particolare iniziativa. M.G Papuccio ? Responsabile di Studi e Progetti sulla Mobilità ATAF Firrenze L´intervento di Maria Grazia Papuccio ha costituito un momento di particolare interesse nel corso della conferenza. Il baricentro della discussione è stato spostato dagli aspetti squisitamente operativi a quelli più vicini al momento della  progettazione del servizio, ed in particolare alla necessità di una sorta di modellizzazione che sia in grado di guidare le scelte di chi si appresta a realizzare un ´Servizio a Chiamata´.  A detta della diretta interessata, la realizzazione dei servizi in questione troppo spesso prescinde da preventive analisi che consentano di individuare quali siano le specifiche esigenze che si intendono andare a servire. Il binomio ´servizio a chiamata´-area a domanda debole di mobilità pubblica, ad esempio, non sempre corre di pari passo e nonostante ciò nella quasi totalità dei casi sembra accadere l´esatto contrario.  Dopo questa lunga premessa si è passati alla presentazione di quanto realizzato allo stato attuale da ATAF, la quale arricchita da un simile patrimonio didattico, ha realizzato alcune significative iniziative nel campo dei ´Servizi a Chiamata´.  Il materiale di supporto è scaricabile con un clic.  Vista la consistenza  del file (7,3 Mb) si consiglia di effetuare tale operazione solo se si dispone di tecnologia ISDN e ADSL A cura di Cristiano Ottonelli (clickmobility.it)

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