I sindacati toscani discutono sul futuro del traspoto pubblico in un convegno dal titolo «La riforma del Trasporto pubblico locale tra innovazione e diritti».   Pietro Ruffolo della Cgil toscana, nella sua relazione riassume il punto di vista sindacale, affermando, fra l´altro che ´lo scopo della riforma non è quello di realizzare le gare, ma quello di puntare alla massima efficienza in termini di quantità, qualità e sicurezza del servizio di trasporto nei confronti dei cittadini´ quindi ´la libera concorrenza tra le imprese non è il fine ultimo ma uno degli strumenti attraverso il quale´ raggiungere questi obiettivi. ´La riforma non può e non deve favorire spinte alla polverizzazione dei servizi e delle aziende ma al contrario deve assecondare logiche di accorpamento, d´integrazione dei servizi e delle aree omogenee avendo come priorità l´intermodalità tra ferro e gomma.´   Più avanti nella relazione individua nelle ´aree metropolitane allargate´ le tre grandi aree di riferimento per le quali si dovrebbero prevedere gli ambiti di gara, ed all´interno dei quali sarebbe possibile ´sperimentare l´organizzazione di tutti i fattori che concorrono all´efficienza dei trasporti: riequilibrio modale, sinergia tra le imprese, funzioni manutentive, gestione degli orari di servizio, superamento dei doppioni vettoriali.´   Quindi, pur ribadendo la disponibilità a prepararsi al cambiamento introdotto dalla riforma, nella consapevolezza che ´Non ci saranno più rendite di posizioni o alibi per nessuno.´ ha manifestato netta opposizione rispetto alla ipotizzata proposta di revisione degli articoli 17 e 18 della legge regionale 42/98, quelli che regolano il subappalto e garantiscono i diritti acquisiti in caso di passaggio di concessione a seguito appunto delle gare.   Il confronto è aperto al tavolo di concertazione regionale che, secondo quando indicato dall´Assessore regionale ai trasporti, Riccardo Conti, dovrà concludersi entro i primi giorni di dicembre.    Marco Talluri (clickmobility.it)