Parla di rivoluzione in arrivo Diego Cattivelli, assessore ai Trasporti della Provincia di Genova, alla vigilia della gara per l´assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale. Rivoluzione che, sostiene l´assessore,
Parla di rivoluzione in arrivo Diego Cattivelli, assessore ai Trasporti della Provincia di Genova, alla vigilia della gara per l´assegnazione del servizio di trasporto pubblico locale. Rivoluzione che, sostiene l´assessore, dovrà segnare una svolta nel senso del servizio offerto all´utenza. Allora Cattivelli, quale tipo di gara è stata preparata dalla Provincia? Nel Capitolato abbiamo dato prevalenza, come criterio di scelta, ai fattori qualitativi e di miglioramento del servizio attuale. Ben 70 punti su 100 sono attribuiti ad aspetti che andranno ad impattare direttamente con l´interesse oggettivo dei cittadini, che da questa ´rivoluzione´ si aspettano ´cose tangibili´, come autobus più nuovi, più puliti, in orario, e, se possibile, un incremento delle corse offerte. Occorre precisare che viene fornito, come materiale di gara, anche uno schema di Contratto di Servizio che sarà firmato con l´eventuale vincitore. Molti aspetti relativi alla qualità del servizio sono definiti nel Contratto, quindi sono da considerarsi standard indipendentemente dall´offerta del vincitore, che non potrà che essere migliorativa. Chiunque vinca, in sostanza dovrà essere un operatore professionale, in grado di dotarsi di un´organizzazione , di risorse umane e di attrezzature per garantire la regolarità e l´affidabilità del servizio secondo gli standard contrattualizzati. Perché lei parla di ´rivoluzione´? Perché lo scenario composto da un meccanismo di gara e di una contrattualizzazione dei rapporti tra Ente Appaltante e Ente gestore è del tutto innovativo e pone problemi di forte adattamento della cultura amministrativa e gestionale dei soggetti. Ad esempio la provincia dovrà prevedere un nucleo ispettivo per controllare un ´prodotto contrattualizzato´ composto da migliaia di corse giornaliere e da migliaia di passaggi alle fermate tutti i giorni ( il contratto prevede penali per inadempienze rispetto alla regolarità pre-definita). Ad esempio non potremo chiedere all´Azienda se non quello che abbiamo previsto nel contratto, secondo le procedure stabilite, che sono ovviamente di garanzia per ambedue le parti (in sostanza, non potremo più avere ´sconti´ dalla ´nostra´ azienda né l´azienda potrà contare sulla benevolenza dei suoi ´proprietari´, anche nel caso che vincesse l´azienda pubblica). Ecco perché è stato lungo e faticoso preparare i documenti di gara: abbiamo dovuto prevedere tutte le situazioni possibili, anche quelle non certo usuali per le prassi a cui eravamo abituati. E il rapporto con gli altri Enti Locali? Il meccanismo di gara è avviato da un Accordo di programma tra i soggetti pubblici del bacino, che definisce la quantità e la qualità del servizio da mettere a gara, con le relative risorse. E qui sono importanti due precisazioni. La prima. Nella struttura del capitolato è previsto che 30 punti su 100 siano assegnati al fattore ´sconto economico ´ rispetto alla base d´appalto. Esiste quindi una margine di manovra, pur ridotto rispetto ai 70 punti della qualità, per giocare la carta dell´efficienza economica e premiare le aziende più produttive. Con questa scelta, il segnale che abbiamo voluto dare come Enti è che non ci interessa risparmiare, che le risorse economiche assegnate al settore rimangono quelle attuali, che ci interessa premiare chi fa fare un salto di qualità al grado di soddisfazione delle esigenze dei cittadini e del territorio anche tramite l´innovazione progettuale. La seconda precisazione. L´accordo di programma deve portare a costituire una sede permanente per l´osservazione dell´andamento del Contratto nonché per il graduale affinamento delle esperienze gestionali e della capacità da parte degli Enti di utilizzarlo come strumento di cambiamento positivo della situazione. In sostanza l´impegno di Provincia ed Enti Locali non si esaurisce con la preparazione e lo svolgimento della gara: si può dire che i veri problemi cominciano dopo, quando si tratterà di gestire il Contratto nell´interesse dei cittadini. Si tratta di un´entrata in campo irreversibile, non potremo più tornare ad occuparci dei trasporti soltanto una volta all´anno nel momento dell´approvazione del bilancio. Con le Aziende come va? Aver costruito uno scenario di gara e di contratto che punta sulla qualità e sull´innovazione dovrebbe favorire i processi di cambiamento che da tempo interessano sia Atm che Tigullio e quindi metterle in condizioni di concorrere a parità di condizioni con gli altri. Saranno ´gare vere´ dove , più che il taglio dei costi , conterà la capacità progettuale e l´adesione al territorio. Con una politica delle alleanze mirata alle sinergie tecniche e finanziarie Atm e Tigullio possono essere realmente in corsa per il successo, come tutti auspichiamo. Eugenio Agosti clickmobility.it Il convegno di Genova: ´LA SFIDA TRA CLIENTI E MERCATO´