Tavola rotonda, Genova 24 novembre 2001: Trasporto pubblico locale: come coniugare  servizi al cittadino ed imprenditoriali

Missione del TPL, caduta dei monopoli, effetti della riforma, bisogni e desideri dei cittadini, centralità del ruolo delle aziende, ruolo della politica e dei lavoratori, mercato e regole, privatizzazioni: sono

Missione del TPL, caduta dei monopoli, effetti della riforma, bisogni e desideri dei cittadini, centralità del ruolo delle aziende, ruolo della politica e dei lavoratori, mercato e regole, privatizzazioni: sono questi alcuni dei temi che sono stati affrontati nel corso della Tavola rotonda  Trasporto pubblico locale: come coniugare  servizi al cittadino ed imprenditorialità svoltasi a margine del convegno di Genova del 23 e 24 novembre 2001. Ubaldo Pacella, della rivista ´Trasporti d´Italia´, ha fatto da moderatore coordinando gli interventi che hanno preso il via dalla considerazione che il TPL è alla ricerca di una missione. Esistono problemi dal punto di vista della qualità dei servizi e dell´anzianità media del parco mezzi ha sottolineato Pacella, che ha proseguito rilevando il calo del numero degli utenti (- 12% ) e la loro insoddisfazione generale.  Gli risponde  Nicola Proto presidente dell´Anav che invece evidenzia come i dati non siano così disastrosi, soprattutto se rapportati a quelli del trentennio precedenti e se letti tenendo presente l´assenza, fino a pochi anni fa, di una coerente politica dei trasporti. Non possiamo aspettarci che la legge 422 faccia in pochi anni quello che in altri paesi è stato fatto in decenni ha puntualizzato, mettendo in evidenza anche la presa d´atto della caduta dei monopoli e della trasformazione degli Utenti in Clienti. Veri clienti delle aziende sono però gli enti locali, che appaltano i servizi prosegue Proto, e ci vorranno altri 6 o 7 anni perché le aziende imparino a misurarsi sul mercato, senza disperdere energie, e a prepararsi al vero salto, che sarà quello della formazione di grandi raggruppamenti. Nella speranza che le piccole aziende vengano comunque tutelate.Claudio Cicatiello, presidente del CTP di Napoli, ha posto l´accento sull´inalienabilità del diritto alla mobilità dei cittadini sancito dalla Comunità europea, passando poi al fatto che bisogna tenere presente che un servizio che funziona bene costa, ma costa anche un servizio che funziona male. I fornitori di TPL non sono gli unici responsabili dei disservizi, ma essendo loro la ´front line del sistema sono quelli cui vengono addossate tutte le responsabilità. Cicatiello ha proseguito evidenziando il fatto che i cittadini prediligono la regolarità alla frequenza: non solo comfort e zone di interscambio, quindi, ma soprattutto certezza del servizio. Per vincere la battaglia contro le automobili è necessario che le città adottino tutti quei provvedimenti impopoloari che servono a garantire i ´tempi certi del servizio, sottraendo porzioni d´asfalto al traffico privato per darle ai  mezzi pubblici, come è stato fatto negli USA con le ´Bus Lane . Ezio Castagna, Direttore generale del Ctp di Cagliari, ha descritto l´esperienza sarda, dove l´azienda è stata messa al centro del sistema di mobilità. La puntualità, per noi è un punto nodale ha detto sottolineando la posizione di Ctm come gestore della mobilità ed evidenziando come la puntualità migliori, a livello psicologico, la percezione della qualità del servizio. Per questo Castagna ha anche spiegato come l´informazione agli utenti su una variazione di percorso, e sul conseguente allungamento o diminuzione del tempo di percorrenza, migliori comunque la percezione del servizio. Questi strumenti ha concluso possono servire a fidelizzare l´utenza e a fare scattare una vera ripresa del settore  E´ stata poi la volta dell´intervento del Senatore Luigi Grillo, presidente della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazione del Senato, che ha ripercorso i punti principali della storia del TPL negli ultimi trent´anni. Anche Grillo ha posto l´accento sull´importanza della qualità del servizio offerto ai cittadini, ma ha anche notato l´importanza del fatto che i gruppi italiani siano in condizione di vincere le gare alle quali parteciperanno anche gruppi stranieri, per evitare di fare del nostro paese, sotto il profilo del TPL, una terra di conquista. Ha proseguito dicendo che chiudere le città è un palliativo, ma non una soluzione e ha concluso esprimendo la necessità cha la politica torni ad avere una posizione ´forte´ nel sistema. Diego Cattivelli, Assessore ai Trasporti della Provincia di Genova ha ribadito quest´ultimo punto: Imprese e lavoratori vogliono interagire con le istituzioni ha detto e la politica deve rispondere alle loro aspettative. Ha poi proseguito spiegando che non solo le imprese devono essere rese più efficienti, ma anche e soprattutto le infrastrutture, lanciando un appello affinchè vengano decentrati non solo i compiti ma anche una maggiore consistenza di fondi.   Liberare l´attività imprenditoriale dai vincoli, ma non in assenza di regole. Lancia questo appello il Presidente dell Amt di Genova  Enrico Zanelli che prosegue proponendo la costituzione di una ´consulta per la riforma del TPL´ per fissare i pilastri di un nuovo sistema del Trasporto Pubblico Locale. A questa consulta dovrebbero partecipare  30 esponenti del settore: dalle aziende alle istituzioni, dalle Conferenze di servizio alle organizzazioni sindacali, e poi le Province, le Unioni regionali, un rappresentante del Ministero e un paio di esperti. Tutti al lavoro per alcuni mesi allo scopo di chiarire e risolvere le problematiche ancora aperte. Zanelli ha poi auspicato la sospensione del ´principio di reciprocità, almeno per la prima tornata di gare italiane, in nome del fatto che le aziende hanno si il monopolio, ma non la conseguente rendita di posizione; ha rilevato la disomogeneità delle aree da servire, e quindi la conseguente assenza di punti di riferimento oggettivi e, infine, ha espresso disaccordo con la gestione delle tariffe affidata solo ai gestori (seppure con limiti massimi e minimi imposti): questo, secondo Zanelli, sottrae ai consigli comunali la loro funzione politica. Il gestore tende a vedere il prezzo al pubblico come una funzione di mercato ma potrebbe tendere a trascurarne l´aspetto sociale, diventando così, agli occhi dell´opinione pubblica, l´unico responsabile delle tariffe.  Tema del lavoro e della centralità della figura del lavoratore sono stati invece oggetto dell´interveno di Ermenegildo Bonfanti Segretario confederale Cisl. Bisogna coinvolgere il lavoratore nel processo di miglioramento qualitativo dell´azienda affinché possa dare il suo contributo ha sottolineato. Non si può inoltre pensare di chiedergli flessibilità o precarietà della posizione lavorativa, indebolendolo, per poi chiedergli maggiori contributi,come cittadino, nel momento in cui acquista il servizio Bonfanti ha ribadito che il sindacato non si tira indietro da un eventuale tavolo di confronto, ma che non sia un tavolo di pura accademia ma uno strumento da cui escano indicazioni e sviluppi concreti. Quale tipo di mercato? E con quali regole? Sono questi gli interrogativi che ha posto l´Onorevole Giorgio Bornacin, Vice Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Siamo in ritardo rispetto ad altri paesi europei, e il TPL non fa eccezione ha detto, passando poi a parlare della necessità di rivalutare il trasporto pubblico su gomma attraverso una forte integrazione con quello ferroviario. Non bisogna condannare l´auto, ma usarla nel modo giusto: va lasciata nei parcheggi di interscambio da cui si possa accedere ai mezzi pubblici con facilità, ma il servizio deve essere comodo, efficiente e regolare Mauro Baldassarri (clickmobility.it)

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