La liberalizzazione del mercato del TPL sta generando un processo di aggregazione tra le aziende italiane necessario per affrontare con successo le gare che saranno bandite in Italia nel 2003
La liberalizzazione del mercato del TPL sta generando un processo di aggregazione tra le aziende italiane necessario per affrontare con successo le gare che saranno bandite in Italia nel 2003 (in alcuni casi anche prima). In conseguenza di questo molte aziende stanno unendo le proprie forze per creare sinergie operative e creare canali attraverso cui scambiare le proprie competenze specifiche. Emblematico è il caso del gruppo d´imprese composto da Trambus, Ataf e Atc, a cui si è recentemente unita CTM Spa di Cagliari. Abbiamo intervistato il Direttore Generale di CTM Ezio Castagna per avere una sua opinione su questo accordo. · Dott. Castagna, quali obiettivi vi date con l´adesione al gruppo d´imprese composto da Trambus Roma, Ataf Firenze e Atc Bologna? E´ importante partecipare alla costruzione di un nuovo sistema di alleanze che si propone di diventare il gruppo di riferimento del TPL italiano: esserne fuori potrebbe essere un errore. L´azienda è orgogliosa di essere entrata a far parte di questa aggregazione; questo è un grande risultato dovuto anche al processo di profondo risanamento intrapreso da CTM, che ha portato a raggiungere risultati estremamente positivi. · Quali sono i dati più significativi di questo processo di risanamento? Dal 1998 ad oggi sono aumentati significativamente i viaggiatori trasportati all´anno, arrivando a sfiorare i 35 milioni , come anche il numero di vetture/km, con un aumento nel quadriennio di un milione di unità, per un totale di 11.419.000. Da sottolineare come il livello occupazionale sia rimasto costante (con anzi un leggero aumento) ed attualmente CTM Cagliari conti su 867 addetti. Il dato più significativo rimane comunque quello del rapporto ricavi/costi che si attesta nel 2001 ad un ottimo 32,5%, ancora più significativo se andiamo a vedere i dati del 1998 dove lo stesso valore si attestava sul 17%. Questo significa che siamo molto vicini al valore imposto dalla normativa del 35%. · Quale patrimonio di competenze viene messo a disposizione dell´aggregazione? CTM Cagliari è in possesso di un grande bagaglio di competenze tecnologiche, sviluppate nel corso degli anni grazie a prestigiose collaborazioni: mi riferisco principalmente al Centro Ricerche Fiat, a SARTEC, all´Università degli Studi di Cagliari e a FST, oltre allo sviluppo di sistemi e strumenti software per la preparazione e il controllo dei processi del movimento, studiati in collaborazione con la società Trieste Trasporti. · Ogni azienda della coalizione esprime competenze di grande spessore, quali canali e strumenti pensate di utilizzare per scambiarvi le esperienze maturate nel corso degli anni? Sono stati creati dodici Gruppi di Lavoro interaziendali per mettere a fattor comune di ogni azienda le esperienze peculiari sviluppate dagli altri membri dell´aggregazione e creare sinergie organizzative ed commerciali, CTM parteciperà a tutti e dodici i Gruppi. · Per concludere, cosa vi aspettate da questo accordo? Ci aspettiamo di far parte del gruppo che vuole diventare il punto di riferimento in Italia per tutti gli operatori di TPL, fronteggiando con maggiore efficacia i gruppi stranieri intenzionati ad entrare sul mercato nazionale. Inoltre ci gioveremo dello scambio di esperienze per migliorare ancora i nostri risultati, sulla scia del processo di risanamento intrapreso pochi anni fa con ottimi risultati. Luca Scernio (clickmobility.it)
Approfondimenti 5/12/2001 – Luca Scernio – clickmobility.it CTM DI CAGLIARI ADERISCE ALLA GRANDE ALLEANZA DI TRAMBUS, ATAF E ATC. NUOVE SINERGIE E SCAMBI DI COMPETENZE PER AFFRONTARE CON SUCCESSO IL NUOVO MERCATO DEL TPL