Roma. Lunga vita al ´modello romano´: lo conferma l´assessore alla Mobilità di Carlo ´Un´unica gara per il Tpl? Non è stata ancora presa alcuna decisione´

Roma. Lunga vita al ´modello romano´: lo conferma l´assessore alla Mobilità di Carlo ´Un´unica gara per il Tpl? Non è stata ancora presa alcuna decisione´

Sei, quattro o un lotto unico? ´E´ prematuro parlarne, al momento stiamo vivendo le fasi del dibattito´ che si preannuncia acceso Alle insistenti indiscrezioni emerse sulla stampa che danno per

Sei, quattro o un lotto unico? ´E´ prematuro parlarne, al momento stiamo vivendo le fasi del dibattito´ che si preannuncia acceso

Alle insistenti indiscrezioni emerse sulla stampa che danno per certa la scelta di un unico lotto l´assessore di Carlo risponde con un ´nulla di fatto´, almeno per il momento. La decisione in merito alla possibile suddivisione in lotti del servizio urbano della capitale  e della messa a gara dei circa 115 milioni di chilometri è ferma ai blocchi della discussione, quel che è certo è  ´che prima dei lotti si devono trovare soluzioni ad altri problemi – sottolinea l´assessore alla Mobilità capitolina, Mario di Carlo – anche se spero di chiudere la vicenda entro la fine di novembre´.

– Assessore a quali problemi fa riferimento e quali sono le soluzioni percorribili?
´La soluzione passa attraverso la necessità di ´vivere´ secondo le nostre possibilità mettendo in equilibrio costi e ricavi del sistema. Abbiamo lavorato insistentemente sui costi ora dobbiamo passare al comparto ricavi. Da una parte troviamo gli interventi pubblici dall´altro le tariffe e a Roma un ritocco deve essere considerato normale visto che sono ferme da ben nove anni´.

– E messo a punto questo passaggio?
´Fatto questo c´è la garanzia vera di non arrivare al decadimento ed allora si aprirà la discussione´.

– Il ´modello romano´ è vicino al tramonto?
´No, affatto. Il modello puntava alla separazione fra la fase di produzione e quella di regolazione e nessuno ha rinunciato a questo aspetto´.

– Gettiamo uno sguardo al mercato italiano…
´Paradossalmente dei circa mille operatori presenti in Italia nessuno è in grado di uscire e competere nel panorama europeo´.

– Perché?
´Gli operatori italiani sono ancora troppo legati ad un´attività più o meno artigianale. Sono convinto che usciranno da questa fase, legata alla liberalizzazione, soltanto grazie agli accorpamenti fra aziende e all´acquisizione di una nuova mentalità imprenditoriale e di una cultura dei costi, risolto questo nodo si sarà fatto un vero passo avanti.  Un passo che andrà verso la nascita di società nuove in grado di reggersi sulle fasi legate ad innovazione e ricerca. Solo così nascerà un gestore di trasporti con una taglia in grado di avvicinarsi ai quattro più grandi gestori europei´.

– E la capitale come si muove?
´In Italia ora c´è bisogno di realizzare un ´campione nazionale´ e noi siamo la capitale e quindi abbiamo ´oneri ed onori´. Ho una certa conoscenza del settore avendo vissuto prima da un lato della barricata con Atac e ora dall´altro quindi credo di potermi permettere determinate conclusioni´.

I numeri romani…
Un identikit di massima passa attraverso i 30 milioni di vetture Km l´anno per quel che concerne le linee Metropolitane, gli oltre 100 milioni delle linee urbane, il milione di vetture cooncernenti il bus elettrico, le linee Express assestate su poco più di 7 milioni di vetture chilometri l´anno e ancora il milione e 800mila di vetture per le linee notturne e, dulcis in fundo i 7 milioni di vetture concernenti il servizio tramvario e quello filobus.

Manuela Michelini – clickmobility.it

Left Menu Icon