Tre decisioni della Giunta Regionale Toscana per combattere l´inquinamento e per cercare di ridurre lo smog

La prima decisione riguarda lo stanziamento di un milione e 33 mila euro (due miliardi di lire), che si inserisce all´interno del piano regionale di tutela ambientale. ´Questi fondi –

La prima decisione riguarda lo stanziamento di un milione e 33 mila euro (due miliardi di lire), che si inserisce all´interno del piano regionale di tutela ambientale. ´Questi fondi – spiega l´Assessore all´Ambiente, Franci – potrebbero essere utilizzati fin da subito per l´acquisto di motorini e biciclette elettriche, ma anche per sostenere lo sviluppo delle piste ciclabili´. Gli interventi riguarderanno le aree più a rischio di episodi acuti di inquinamento atmosferico.   La seconda decisione riguarda l´introduzione di soglie di attenzione e di allarme per altri inquinanti, oltre a quelli per cui tali limiti sono già previsti da normative nazionali ed europee. ´Nei provvedimenti che andremo a predisporre saranno sicuramente comprese le Pm10, le cosidette ´polveri sottili´, come già avviene in Lombardia – sottolinea l´assessore all´ambiente, Tommaso Franci  – E per definire le soglie di attenzione e di allarme per questi ed altri inquinanti potremo avvalerci del supporto dell´agenzia regionale per la sanità´. ´Naturalmente – aggiunge – sono confermate tutte le iniziative e le decisioni assunte giorni fa dalla prima riunione convocata dalla Regione con la Provincia e i Comuni dell´area fiorentina´.    La terza decisione che la giunta regionale ha preso riguarda infine lo sforzo di integrare le diverse politiche, che possono essere rilevanti nella lotta contro l´inquinamento, attraverso la definizione di piani integrati strategici: a livello regionale ma anche locale. L´integrazione dovrà incidere sulle politiche per la mobilità, sulle politiche energetiche e dell´industria. ´L´obiettivo – sottolinea Franci – è quello di individuare misure di medio e lungo periodo per raggiungere il risanamento della qualità dell´aria´. ´Per fare ciò – spiega – è però indispensabile, prima di individuare dal punto di vista della quantità e della destinazione nuove risorse finanziare ad hoc, orientare agli obiettivi di risanamento della qualità dell´aria strumenti già esistenti che incidono sul suo raggiungimento. Penso ad investimenti per le caldaie ´ecologiche´ e per mezzi di trasporto pubblico ´ecologici´, ai criteri e alle modalità di controllo sui gas di scarico dei veicoli a motore che circolano in regione, compresi i mezzi di trasporto pubblico e locale a partire dall´esperienza fiorentina, ma anche a limiti più stringenti per gli impianti termici industriali e per la produzione di energia o a criteri e modalità di controllo per il corretto funzionamento e la manutenzione degli impianti termici non inseriti in un ciclo di produzione industriale´. Tutto ciò sarà il contenuto dei piani integrati.  Marco Talluri (clickmobility.it)

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