Articolo 35: ricorso a quattro mani. Emilia Romagna, Toscana, Campania e Basilicata ricorrono alla Corte Costituzionale.

´´Illegittime le numerose disposizioni della finanziaria´´ dichiarano puntando soprattutto all´art. 35 della Finanziaria

Legge finanziaria 2002 e legge obiettivo sulle infrastrutture al centro della bufera. Dall´Emilia le accuse piovono nette ´violano la Costituzione´ sostengono dalla Giunta senza mezzi termini  ´Si tratta di una legge per molti aspetti invasiva, accusa la Giunta, che ´schiaccia´ le autonomie: della Regione, degli Enti locali, degli istituti scolastici´.  ´Non abbiamo ingaggiato un braccio di ferro per un problema astratto di potere – spiega il presidente della Regione Vasco Errani – Più semplicemente riteniamo che il centralismo non sia in grado di dare risposte efficaci ai problemi dei cittadini´.  L´articolo 35 diventa parte integrante del ricorso che vede impegnate anche la Toscana, la Campania e la Basilicata con uniformità di intenti e agomentazioni.  ´Tutti i commi dell´articolo 35 risultano illegittimi – si legge nel ricorso emiliano – in quanto disciplinano la trasformazione dei servizi pubblici locali per aspetti non connessi alla tutela della concorrenza, anzichè dettare in ipotesi i principi in tema di concorrenza cui i legislatori regionali debbono attenersi; ignorano, ed anzi praticamente escludono la potestà legislativa regionale in materia; prevedono poteri statali di tipo regolamentare e di integrazione normativa´. Non si discostano di molto la presa di posizione delle altre regioni coinvolte nel ricorso.  ´Redatta (per stessa ammissione del ministro agli affari regionali Enrico La Loggia) prima dello svolgimento del referendum sulla riforma federalista – spiegano in Giunta – la finanziaria 2002 è stata proposta dall´esecutivo e approvata dal Parlamento con esclusiva attenzione alla continuità dell´azione e della spesa statale, senza alcuna percezione del mutamento intervenuto nei rapporti tra il governo centrale, le Regioni e le Autonomie locali´.   ´Non solo – rincarano la dose in Emilia – ha anche dettato norme ´organizzatorie e ordinamentali´ prive di qualsiasi riflesso finanziario e perciò del tutto estranee alla natura stessa di una legge finanziaria. Si tratta, dunque, di una legge con un vizio centralista, che impone regolamenti governativi e spesso addirittura ministeriali su materie assegnate alle Regioni dalla Costituzione e che istituisce ex novo fondi nazionali di settore a gestione centralizzata´.   ´Si sarebbe potuta comprendere una legge finanziaria di transizione, ponte tra il vecchio e il nuovo´, – è scritto nel ricorso – invece, al contrario, ´la legge è completamente pensata all´interno del precedente quadro costituzionale, per certi aspetti in violazione anche di quello´.  E´ ancora il presidente della Regione Emilia a ribadire alcuni aspetti ´La Conferenza delle Regioni aveva proposto una serie di emendamenti alla finanziaria, chiedendo di sospendere tutte le iniziative legislative invasive – ricorda Errani – Il governo non ci ha ascoltato, scegliendo la strada del vecchio centralismo. Ma è la Costituzione che assegna alle istituzioni di questo Paese compiti, responsabilità, autonomia. E la Regione, a questo punto, ha sentito il dovere di difendere le sue prerogative nell´interesse della comunità locale´. La Finanziaria 2002 12/03/2002 Muoversi News – AtafEnrico Zanelli (Presidente Atm Genova)  Estratto della relazione tenuta ad un Convegno a Milano nel febbraio 2002 su ´La riforma dei servizi pubblici locali alla luce della finanziaria 2002´.   12/03/2002   – Clickmobility.it –  Cristiano Ottonelli La riforma dei servizi pubblici alla luce dell´art. 35 della legge Finanziaria 2002 Genova. Convegno Confservizi Liguria – Associazione Regionale dei Servizi   12/02/2002     – Clickmobility.itL´applicazione dell´art. 35 della legge finanziaria nei trasporti locali Ce ne parla Maurizio Agostini – Presidente ATC Bologna     Manuela Michelini – clickmobility.it

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