MuoverSì, Disabilità e trasporti pubblici. La mobilità? Un diritto per tutti, anche e soprattutto per i disabili.

MuoverSì, Disabilità e trasporti pubblici. La mobilità? Un diritto per tutti, anche e soprattutto per i disabili.

A ridosso della Giornata europea delle Persone Disabili, indetta per il 3 dicembre 2002, e in vista dell´Anno europeo delle Persone Disabili, che si concluderà a fine 2003 durante il

A ridosso della Giornata europea delle Persone Disabili, indetta per il 3 dicembre 2002, e in vista dell´Anno europeo delle Persone Disabili, che si concluderà a fine 2003 durante il semestre di presidenza italiana, si è concluso a Milano il convegnoMuoverSì , Accessibilità per tutti, promosso da Regione Lombardia, Atm e Ledha (Lega per i diritti degli handicappati).

I lavori si sono articolati nell´ambito di una ´due giorni´ (27 e 28 novembre 2002), che si è tenuta sotto il patrocinio del Parlamento Europeo e del Comune meneghino, nel corso della quale sono state fornite cifre,sono state avanzate proposte, sono state espresse perplessità e palesate critiche, queste ultime giunte soprattutto dal mondo delle associazioni di categoria.

Ma quanti sono i disabili in Italia? Circa 3 milioni, di cui 180 mila senza la possibilità di uscire di casa. Sono soprattutto donne, ma rifiutano in blocco la definizione di handicappati.

Si diventa tali, dicono, quando nel quotidiano si incontrano barriere, soprattutto architettoniche, che precludono l´accesso alla vita sociale. In questo senso sono tuonate le parole di Silvano Galmarini (Opere Pubbliche Regione Lombardia): ´I veri disabili sono i progettisti, che non sanno svolgere compiutamente il loro lavoro perché progettano strutture e mezzi che non sono idonei per tutti´. E qui l´accento è stato posto, anche nel corso di altri interventi, sui problemi di accessibilità che possono avere i bambini, o le persone in eccesso di peso, o di statura inferiore o superiore al comune.

Il convegno è stao presieduto da Franco Bomprezzi , instancabile animatore diSuperAbile , il sito Inail dedicato alle tematiche della disabilità a 360 gradi, che ha chiaramente detto che senza mobilità non ci sono diritti, in primo luogo quello di sentirsi Liberi, e quindi essere ´liberi di scegliere´ (cosa fare, dove andare, come e quando farlo).

Madrina dei lavori Antonella Ferrari, giovane attrice alla ribalta del piccolo schermo fra gli interpreti del serial ´100Vetrine´, che ha portato la sua testimonianza di professionista dello spettacolo e di disabile.

Di Trasporti pubblici, nello specifico, hanno parlato Giorgio Goggi, Assessore ai trasporti del Comune di Milano, Bruno Soresina, Presidente di Atm, e Marco Piuri, Amministratore delegato di FNME.

È stato proprio Goggi ad accentare il fatto che l´accessibilità riguarda tutti, e non solo alcune categorie di persone, rilevando che tutti potremmo avere, magari anche solo temporaneamente, problemi simili (basta una piccola frattura andando a sciare ed ecco che gesti semplici come salire su un tram diventano un vero problema). ´Ènecessario ? ha detto ? che i mezzi di trasporto si adeguino al più presto per permettere a tutti di usufruirne´.

Soresina ha parlato delle attività svolte da Atm in questo senso, producendo dati che parlano di 764 nuovi bus e 75 tram a pianale ribassato, di un 90% di impianti a fune dotati di totale accessibilità e di un 44% del totale dei mezzi rispondenti a caratteristiche precise che li rendono in grado di essere fruiti da tutti.

Ha parlato anche di gare, ricordando che qualità ed acessibilità del servizio sono parametri che non possono essere dimenticati per fare posto a mere considerazioni di economicità.

Piuri, dal canto suo, ha parlato di assistenza, tecnologie e risorse.

Negli intenti di FNME c´è l´impegno all´adeguamento delle strutture, ma senza trascurare l´aspetto dell´assistenza continua. Per questo ha ventilato la prospettiva che in un futuro tutti gli operatori a terra vengano mesi in grado di fornire, con gli adeguati strumenti, assistenza per garantire l´accessibilità e il diritto alla mobilità. Questo passa anche attraverso l´impiego sempre più diffuso delle nuove tecnologie, ma si scontra con il problema delle risorse. ´Non è possibile pensare solo al canale pubblico ? afferma ? bisogna usare la fantasia. Ad esempio sipotrebbero affidare le stazioni non presenziate ad associazioni di volontariato che le utilizzerebbero per le loro attività istituzionali, garantendone in cambio la funzionalità´.

Un portavoce del Ministero delle Attività Culturali ha portato, fuori programma, l´annuncio che per tutto il 2003 i disabili e i loro accompagnatori potranno usufruire delle strutture museali italiane gratuitamente, ma l´iniziativa ha suscitato vistose polemiche.

Le più accalorate sono giunte da Luisella Bosisio Fazzi (Presidente del Consiglio nazionale sulla disabilità), che rivendica il diritto di pagare il biglietto, che garantisce il diritto di protestare. ´L´ingresso gratuito è una carità inutile ? incalza -, soprattutto se poi i musei non garantiscono l´accessibilità´. La Fazzi polemizza anche indirettamente con Piuri, dicendo che le amministrazioni non devono scaricare sul volontariato le loro lacune, e ribadisce che i trasporti sono un diritto umano e non solo civile: la loro inaccessibilità ´viola il diritto fondamentale a spostarsi liberamente sul territorio´.

Bruno Tescari (Presidente Fish-Lazio) si unisce alla voce della Fazzi ribadendo che la ´gratuità´ contribuisce a far ´rimanere disabili´ e spesso è un alibi per non affrontare i problemi.

Il convegno si è poi dipanato in una serie di tavoli di lavoro separati che hanno avuto per oggetto i vari tipi di disabilità (visive, uditive, cognitive, motorie) e che hanno prodotto una serie di documenti conclusivi dei quali è stato dato conto nella giornata del 28 novembre, quando i gruppi di lavoro hanno presentato al pubblico le loro relazioni.

Prima della conclusione degli imponenti lavori si è ancora parlato di esperienze europee e nazionali, nonché di nuove tecnologie e della loro applicabilità ai sistemi di trasporto pubblico.

Atti e relazioni sono consultabili direttamente sul sito del convegno

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A margine del convegno vale pena di riportare una notizia che giunge da Handimatica, la rassegna bolognese, svoltasi in questi giorni, dedicata alle tecnologie per favorire l´integrazione delle persone con disabilità.

È stato presentato un bancomat che consente ai non vedenti il suo utilizzo grazie a una serie di messaggi-guida vocali.I primi quattro bancomat per ipovedenti, sono già in funzione nella città di Brescia. Per rendere fruibile il servizio di prelievo automatico delle banconote, sui nuovi sportelli è stata introdotta una funzione di guida vocale che può essere attivata premendo il tasto ´5´, che ha anche un rilievo tattile, sulla normale tastiera. Il servizio di guida vocale, con messaggi opportunamente registrati, accompagna il cliente in tutte le fasi operative necessarie al prelievo: introduzione della tessera, digitazione del codice segreto, ritiro della tessera, delle banconote e della ricevuta.

Mauro Baldassarri ? clickmobility.it

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