La Riforma dei Servizi Pubblici alla luce dell´art. 35 della legge Finanziaria 2002

Genova. Convegno Confservizi Liguria – Associazione Regionale dei Servizi

Si è tenuto a Genova, lunedì 11 marzo, presso la sede del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure (Palazzo Spinola), il convegno intitolato ´La riforma dei Servizi Pubblici alla luce dell´art 35 della legge finanziaria´.   L´incontro, organizzato dalla Confservizi Liguria, ha costituito un´importante momento di incontro fra portatori di diversi interessi: operatori ed associazioni di settore, politici e giuristi.  Dopo la presentazione di Piero Lazzeri, presidente di Confservizi Liguria, si sono succeduti gli interventi di Marta Vincenzi e Walter Seggi, rispettivamente Presidente della Provincia di Genova ed Assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova. Entrambi hanno espresso le proprie perplessità, non solo nei confronti dell´art 35, ma più in generale sulle politiche che negli ultimi anni hanno interessato la Riforma dei Servizi Pubblici. In particolare l´accento è stato posto sul bisogno di un maggior coordinamento tra le diverse fonti istituzionali (europea, statale , locale) e sulle insidie ai livelli occupazionali che l´apertura al mercato dei servizi pubblici potrebbe apportare.  Ad Alberto Quaglia, professore associato di Istituzioni di Diritto Pubblico dell´Università di Genova, è toccato il compito di presentare una relazione sui presupposti e sulle problematiche giuridiche connesse all´art 35. Tale articolo lascia aperta tutta una serie di interrogativi ai quali non è ancora dato rispondere in maniera esauriente:  * il riscatto delle concessioni di pubblico servizio; * l´affidamento del servizio a società partecipate; * la ´territorialità´ delle S.p.A a partecipazione pubblica; * la costituzionalità dell´art 35; * la futura disciplina regolamentare.  Nei confronti degli ultimi due punti si pone un problema di conflitto tra fonti legislative. La normativa vigente riserva infatti alle Regioni la competenza in materia di pubblici servizi. Tale ´riserva di competenza´ sembra in qualche modo violata dallo stesso art 35 e dal rinvio che esso compie ad un regolamento che dovrebbe essere emanato a giugno.  Lo stato di fatto del settore dei pubblici servizi è stato reso grazie al contributo di Fulvio Vento, presiedente di Confservizi Nazionale. La nota saliente di tale intervento sembra potersi individuare nella constatazione di una sostanziale eterogeneità delle esigenze e delle dotazioni normative afferenti ai singoli servizi pubblici. In alcuni settori infatti (es. TPL) la sistematizzazione del processo di riforma ha raggiunto livelli elevati. In altri (es. risorse idriche), al contrario, la confusione normativa regna sovrana. In definitiva Vento pur riconoscendo all´art 35 i miglioramenti compiuti rispetto alle precedenti versioni passate in Parlamento richiede ulteriori interventi a supporto dei singoli comparti che compongono l´universo dei servizi pubblici.  Il duplice intervento dei parlamentari, appartenenti alla V Commissione della Camera dei Deputati, Giancarlo Giorgetti (Lega Nord) e Michele Ventura (DS) è riconducibile ad un fattore comune. Entrambi infatti riconoscono nell´art 35 un primo strumento attraverso cui fornire una maggiore uniformità di regole. Tale uniformità, oltre a stabilire alcuni principi generali, dovrà garantire i requisiti minimi dei singoli mercati regionali che si andranno a costituire in seguito ai processi di liberalizzazione che interesseranno i servizi pubblici nei prossimi anni. Tuttavia è stata riconosciuta da entrambe le parti, seppur con eccezioni diverse, l´inadeguatezza dello stesso articolo ad una trattazione organica dei pubblici servizi.  Gli ultimi interventi hanno dato voce al mondo di chi opera attivamente nei singoli settori di produzione dei servizi. Stefano Zara (Presidente Associazione Industriali Genovesi), Roberto Bazzano (Amministratore Delegato AMGA – Genova) e Paolo Momigliano (Presidente AMIU ? Genova) pur condividendo la natura e l´obiettivo ordinatorio dell´art 35, denunciano il clima di generale incertezza riconducibile ad una sostanziale incompatibilità tra lo stesso art 35 e le singole normative che in più di un caso travalicano i confini dettati dalla norma statale.  Cristiano Ottonelli ? clickmobility.it

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