Uno sciame di veicoli elettrici che ronzano silenziosi nei vicoli del più grande centro storico d´Europa (e sicuramente uno dei più difficili da gestire dal punto di vista logistico), quello
Uno sciame di veicoli elettrici che ronzano silenziosi nei vicoli del più grande centro storico d´Europa (e sicuramente uno dei più difficili da gestire dal punto di vista logistico), quello di Genova. C´è questo nei progetti a breve scadenza del Comune del capoluogo ligure per quanto riguarda la distribuzione urbana delle merci. Ce ne parla Franco Pronzato, consulente del Comune di Genova, ed in particolare dell´Assessorato Mobilità Urbana e Traffico, sui temi della distribuzione urbana delle merci e coordinatore del progetto ´Distribuzione delle merci nel Centro Storico di Genova con veicoli a basso o nullo impatto ambientale´Quali sono gli obiettivi del progetto? Questo progetto si inserisce in un più vasto disegno voluto dal Comune per migliorare la qualità della vita e della situazione ambientale in città, e in particolar modo in un´area in cui il traffico veicolare è diventato uno dei problemi maggiormente sentiti dalla popolazione. Il progetto ´Distribuzione delle merci nel Centro Storico di Genova con veicoli a basso o nullo impatto ambientale´ ha come obiettivo le realizzazione di un sistema capillare di distribuzione delle merci ai dettaglianti che sia di livello uguale, se non superiore, di quello attuale, caratterizzato da una estrema frammentazione delle operazioni di ´picking and delivery´, ora gestite da un numero elevato di piccoli trasportatori non raccordati tra di loro. Alla base c´è il ragionamento, fortemente spinto a livello europeo, in base al quale non ha senso consegnare, ad esempio, dieci colli a uno stesso negozio utilizzando dieci vettori diversi. Può spiegarci come si articolerà e quali attività saranno coinvolte? In prima battuta è stata identificata un´area, definita ´Demo´, dove far partire il progetto in forma sperimentale. Tale area racchiude circa il 20% della superficie del centro storico e vede attivi 328 esercizi commerciali ripartiti su 50 vie. Le attività sono principalmente legate alla vendita di abbigliamento (39%), oggettistica (13%), articoli da regalo (10%) e attività artigianali (6%). Non sono state prese in considerazione le gioiellerie, le farmacie, che utilizzano un sistema distributivo particolare, e la vendita di alimentari, per la necessità di utilizzare veicoli refrigerati. Le merci, affidate ai corrieri, verranno prese in carico dal gestore del sistema di distribuzione urbana che, attraverso l´impiego di un sistema informatizzato, gestirà i carichi sui furgoni, arrivando a determinare il posizionamento di ogni collo all´interno dei vani di carico in base ai percorsi previsti ed alla sequenza delle consegne. I commercianti potranno verificare tramite il loro computer la posizione del collo che stanno aspettando e l´ora prevista di consegna. E chi non ha un computer ? Potrà riceverne uno in comodato d´uso gratuito per la durata di sei mesi semplicemente facendone richiesta. I trasportatori attualmente impegnati nel centro storico come hanno accolto l´iniziativa? Hanno dato segni di preoccupazione. In particolar modo, se tutto andrà bene, sono perplessi sul ´cosa succederà dopo?´.Nostro compito, comunque, è anche quello di cercare delle soluzioni per non recare danno alle loro attività, ma anzi di migliorarle. E per questo il coinvolgimento dei corrieri sarà fondamentale: il progetto prevede infatti la realizzazione di un ´hub´, un centro di smistamento, oltre il quale non potranno andare. Qui consegneranno le merci al servizio che le distribuirà nell´area del progetto. Parliamo dei tempi: quando prevede che inizieranno a muoversi i primi veicoli elettrici? Se tutto va bene le prime consegne verranno effettuate in estate. Entro i primi giorni di aprile 2002 verranno pubblicati i bandi di gara per l´affidamento dello sviluppo dei quattro elementi che costituiscono le rete operativa: la selezione dell´´hub´, la fornitura dei mezzi, l´affidamento dell´attività a un gestore e l´implementazione del sistema informatico. Quali dovranno essere i requisiti di questi elementi? L´´hub´ dovrà essere baricentrico rispetto all´area in oggetto e relativamente vicino, con una superficie di circa 600/700 mq di aree scoperte,altrettanti di magazzino ´ribaltato´ e dotato di un´area coperta e attrezzata per la manutenzione dei veicoli e la ricarica delle batterie. I mezzi, inutile dirlo, dovranno essere elettrici o a basso impatto ambientale (ad es. a metano) e garantire una buona autonomia. A questo proposito il Comune valuterà se concedere al servizio la possibilità di utilizzare le corsie preferenziali dei mezzi pubblici per diminuire l´incidenza del tragitto, dall´´hub´ all´area pilota, sull´autonomia delle batterie. Il sistema informatico dovrà essere quanto di meglio (hardware e software) esiste sul mercato. Dovrà prevedere la possibilità di interfacciarsi con i sistemi attualmente in uso presso i corrieri per dar loro la possibilità di sapere, in ogni momento, dove si trovano i pacchi a loro affidati dai mittenti. Per quanto riguarda la Società di gestione si possono prevedere diverse possibilità, che vanno dal coinvolgimento di soggetti privati fino ad una gestione diretta da parte della pubblica amministrazione, dove il Comune potrebbe configurarsi come il soggetto azionista di maggioranza. Non si esclude anche la formula ´mista´ pubblica/privata, che prevedrebbe la gestione operativa agli autotrasportatori e il controllo dell´organizzazione alla pubblica amministrazione. Qualcosa di più spinoso: i soldi per realizzare tutto questo? I soldi ci sono. Il progetto gode di un finanziamento del Ministero dell´Ambiente di circa 1.550.000 ?, con i quali è stato realizzato il progetto di fattibilità e si copriranno i costi che il nodo logistico aggiuntivo e la sua gestione comportano. Questi riguardano non solo gli aspetti strettamente legati alla gestione del magazzino ed alla distribuzione (l´individuazione e l´organizzazione del Centro Interscambio Merci, la manipolazione dei carichi, l´acquisizione di veicoli a basso o nullo impatto ambientale), ma anche l´acquisizione di componenti HW; l´acquisizione di SW e di strumenti di simulazione necessari per la creazione del sistema telematico gestionale; l´installazione (di sotto-sistemi e meccanismi), il collaudo e la sperimentazione; la divulgazione dei dati. Il tempo di copertura di questo finanziamento è calcolato intorno ai sei mesi, oltre i quali non escludiamo la possibilità di un rifinanziamento, magari a livello europeo grazie all´interessamento dei ministeri e degli enti pubblici interessati. Mauro Baldassarri ? clickmobility.it