Roma. Successo per il Trofeo Tartaruga: l´originale Gran Premio del traffico urbano della Capitale organizzato da Legambiente e Trenitalia

Vittoria dello scooter La bici seconda si rivela una valida alternativa per i brevi spostamenti

´Se Schumacher fosse romano – sottolineano con grande ironia gli organizzatori – lascerebbe la Ferrari in garage e userebbe il motorino. Oppure la bicicletta, che pur non offrendo gli optional di una fuoriserie è in grado di garantire prestazioni migliori nei brevi spostamenti per le vie della capitale´.   A trofeo Tartaruga concluso gli organizzatori si permettono quel po´ di ironia che non guasta.   L´originale gara a cronometro organizzata lunedì 18 marzo a Roma dal Treno Verde di Legambiente e  da Trenitalia ha salutato la tappa laziale del convoglio ambientalista con l´obiettivo di mettere a confronto le prestazioni urbane dei vari mezzi di trasporto.  A guidare il gruppetto dei concorrenti il presidente dell´Atac, Mauro Calamante, e Orlando Corsetti, presidente del III Municipio, che hanno preso parte alla gara insieme a bordo di bus e metropolitana. Ai nastri di partenza anche Simonetta Clucher e il resto della troupe di Canale 23, che hanno preso posto sull´automobile, mentre Cecilia Gentile, cronista della Repubblica, e Andrea Nebbiai, di Radio Dimensione Suono, hanno sfidato il traffico a bordo rispettivamente di bici e motorino.   ´Al via lo scooter è scattato subito in testa, mantenendo il vantaggio rispetto agli altri mezzi in gara fino all´arrivo, posizionato sul primo binario della stazione Termini, all´ingresso del Treno Verde, dove è giunto in soli 13 minuti, alle 11,59, coprendo il percorso di circa 3,1 chilometri a una media di 14,3 km/h – spiegano gli organizzatori nel fare una minuziosa telecronaca – La bicicletta, però, ha sfiorato l´impresa, tagliando il traguardo con un distacco dal motorino inferiore al mezzo minuto. Un risultato sorprendente, considerato anche che Roma non può essere certo considerata una città amica delle biciclette, visto che le piste ciclabili nelle vie del centro sono soltanto un miraggio. La medaglia di bronzo è andata invece ai mezzi pubblici: Mauro Calamante e Orlando Corsetti, infatti, hanno raggiunto il convoglio ambientalista alle 11,06. I presidenti di Atac e III Municipio hanno coperto la prima parte del percorso, da largo XXI Aprile a piazza Bologna, a bordo di un autobus, e il resto del tragitto utilizzando la metropolitana. La maglia nera, dunque, è toccata all´automobile, giunta all´arrivo soltanto alle 11,11, con un ritardo di ben 25 minuti rispetto al vincitore, che aveva già stappato lo champagne da un pezzo´.  Il ritardo delle quattro ruote si spiega soprattutto con le difficoltà legate alla ricerca di un parcheggio. Il Trofeo Tartaruga, infatti, non ammette nessuna violazione al codice stradale, e all´automobile si sono rivelate fatali le due soste intermedie obbligatorie lungo il percorso verso la stazione Termini. La prima a piazza Bologna, dove tutti i concorrenti hanno dovuto ritirare un bollettino dall´ufficio postale, e la seconda a Castro Pretorio, alla Biblioteca Nazionale. Qui gli equipaggi in gara hanno prelevato un libro, prima di involarsi verso lo striscione dell´arrivo.    ´Offrire ai cittadini un´alternativa efficiente all´utilizzo dell´automobile rappresenta l´unico modo per sfuggire alla morsa letale dello smog e restituire a Roma una viabilità sostenibile ? ha dichiarato al termine della gara Maurizio Gubbiotti, presidente di Legambiente Lazio ? Bisogna dunque dare spazio alle due ruote e al mezzo pubblico, che non a caso sono usciti vincenti dal Trofeo Tartaruga. In tempi brevi si possono realizzare percorsi ciclabili lungo le strade e anche sui marciapiedi più larghi, parcheggi con rastrelliere per le bici in diversi punti della città, e corsie preferenziali protette da cordoli. Si tratta di interventi semplici, che richiedono poco tempo e investimenti ridotti, e che non si capisce perché l´amministrazione comunale non metta in pratica da subito´.  ´L´esito del Trofeo Tartaruga ? ha aggiunto Gianluca Della Campa responsabile del Treno Verde di Legambiente ? rappresenta un´ulteriore conferma del fatto che la bici, per i piccoli spostamenti urbani, rappresenta spesso il mezzo migliore, oltre a essere il più ecologico, e che insieme al mezzo pubblico può rappresentare un´alternativa praticabile all´uso dell´automobile. Perché ciò avvenga davvero, però, è necessario creare una rete di trasporto collettivo che funzioni davvero, trasformando la rinuncia all´auto in una scelta naturale e indolore. A Roma i piccoli passi in avanti compiuti su questo fronte si sono finora rivelati inadeguati per ridurre in misura consistente la densità media delle auto, che è pari a 67 vetture ogni cento abitanti, superiore anche a quella di Milano, Napoli e Torino´.  A questo proposito, Legambiente ha avanzato 10 proposte da realizzare nell´immediato, preludio ad una serie d´interventi più ampi e strutturali, per contrastare l´emergenza inquinamento che caratterizza molte località del nostro paese.   Il decalogo della viabilità sostenibile prevede:

  1. corsie preferenziali e percorsi in sede protetta per i mezzi pubblici almeno sulla principale direttrice e, dove possibile, sulle strade di collegamento tra periferia e centro storico
  2. istituzione di Zone a Traffico Limitato che abbraccino integralmente i centri storici cittadini e al cui interno la circolazione sia effettivamente consentita solo ai residenti, con percorsi obbligati di entrata e uscita
  3. creazione di un sistema di isole pedonali, una per ogni quartiere, chiudendo al traffico o limitando la circolazione nelle strade commerciali, ovvero quelle dove maggiore è la presenza di negozi e dunque di persone a piedi
  4. realiizzazione di assi blu, strade dove vietare la sosta e la fermata, lungo le arterie di maggior traffico al fine di fluidificare la circolazione
  5. increemento del numero dei convogli ferroviari che collegano i paesi limitrofi alle città capoluogo, migliorando la loro efficienza, la loro puntualità e il loro comfort
  6. diversificazione delle tariffe dei parcheggi, aumentando progressivamente il ticket per le aree più assediate dalle auto
  7. promozione di meccanismi di incentivazione per il car-sharing (l´auto in multiproprietà) e il car-pooling (l´utilizzo dell´auto in almeno tre persone)
  8. modifica degli orari delle città, rendendo rigide, ad esempio, le fasce per il carico e lo scarico delle merci
  9. istituzione di un fondo urbano per il trasporto sostenibile, vincolando parte delle somme che il Comune incamera dalle multe e dai parcheggi
  10. intensificazione dell´attività di controllo dei vigili urbani, per eliminare auto in doppia fila, sui marciapiedi e sulle strisce pedonali

Manuela Michelini – clickmobility.it

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