Si è svolto il 21 marzo 2002 a Firenze il meeting di avvio del Progetto europeo Fams (Flexible Agency for Collective Demand Responsive Services), partito ufficialmente il 1° Marzo 2002
Si è svolto il 21 marzo 2002 a Firenze il meeting di avvio del Progetto europeo Fams (Flexible Agency for Collective Demand Responsive Services), partito ufficialmente il 1° Marzo 2002 sul tema dei servizi di trasporto pubblico a chiamata (DRT: Demand Responsive Transport), uno strumento flessibile, soluzione intermedia tra i modelli tradizionali di taxi e gli autobus di linea. Si tratta di un progetto che segue altre esperienze europee quali i Progetti SAMPO, SAMPLUS e INVETE : i temi svolti hanno riguardato realtà territoriali molto diverse tra loro, dalla Finlandia, con i suoi pochi centri abitati e le lunghe distanze di collegamento, alle realtà rurali della Scozia e dell´Irlanda, fino alle città di Goteborg e Stoccolma. Hanno partecipato al kick-off meeting i partner del progetto, fra cui gli operatori del trasporto SITA (Italia) e ANGUS Council (Scozia), i fornitori di tecnologie Mobisoft (Firenze) e Softeco Sismat Spa (Italia), ATAF col ruolo di referente principale e coordinatore del progetto, ed infine due società di consulenza nei trasporti e nelle tecnologie telematiche, MemEx (Italia) e ETTS (Irlanda). Nell´ambito delle due giornate di lavoro, si è svolta una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il Sindaco di Campi Bisenzio Adriano Chini, il presidente di ATAF Aldo Frangioni, il general manager, sempre di ATAF, Renzo Brunetti, il general manager di SITA per la Regione Toscana Luciano Grazzini ed infine il coordinatore del progetto ATAF- FAMS Piero Sassoli. Sulla Piana di Firenze, che comprende i quattro Comuni di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Cadenzano e Signa, a partire dal 1998 si sono sviluppati grazie ad ATAF questi servizi innovativi, che andavano a sostituire i servizi di linea convenzionali. In particolare il Comune capofila è stato Campi Bisenzio, un centro di 39 mila abitanti caratterizzato da una notevole vivacità e dinamicità della propria realtà sociale. In questa zona, prima del ´98, il servizio di trasporto pubblico era costituito da due linee fisse che collegavano le diverse frazioni al centro del paese. La frequenza di tali linee era oraria e il dato sui passeggeri trasportati era di circa 0,8 utenti per viaggio. Una struttura del servizio così rigidamente organizzata costituiva di fatto un´esperienza negativa non solo in termini di efficienza per l´ATAF, ma anche, in termini di efficacia per la clientela. In conseguenza di questa situazione, gli amministratori si posero un interrogativo: vi era davvero la necessità di questo servizio di collegamento oppure l´offerta non rispondeva in modo ottimale alle esigenze della popolazione? Tenendo conto della realtà economico- sociale del Comune, si è pensato di riorganizzare il servizio, e in questo modo è nato il PersonalBus. Come testimoniato dal Sindaco Chini, la prima reazione dei cittadini al progetto di autobus a chiamata fu di ´ironica incredulità´. Erano convinti si trattasse della solita promessa degli Amministratori, e nessuno certo si immaginava quali sviluppi tale servizio potesse prefigurare. I risultati invece parlano chiaro: si è passati da 69 mila passeggeri nel ´98 a 120 mila nel 2001, tanto che oggi, si sta affrontando una fase di ´crisi della crescita´. Si è verificato infatti un mancato sincronismo tra l´incremento della clientela e l´adeguamento della struttura di ricezione e gestione delle prenotazioni. Quindi la presenza di un solo operatore si sta rivelando inadeguata rispetto al flusso di utenti che richiedono il servizio. L´aggiunta di un operatore comporterebbe una crescita non sostenibile dei costi. A questo proposito il Comune sta valutando alcune soluzioni, in modo tale da superare questa fase critica anche intervenendo direttamente con propri fondi. Il Progetto europeo FAMS si inserisce in questo contesto proponendo lo sviluppo di nuove tecnologie che possano portare beneficio ad una crescita razionale dei servizi a chiamata. Il compito della Comunità Europea, infatti, è quello di finanziare progetti di applicazione scientifica il cui costo non sarebbe affrontabile dagli Enti locali interessati. Si tratta di promuovere e favorire la nascita di nuovi prodotti utili al servizio dei cittadini, specie in settori ´di nicchia´ come quello dei trasporti a chiamata, che non riscontrano l´interesse dei grandi gruppi europei. Pertanto, in merito al problema della crisi segnalato dal Sindaco di Campi Bisenzio, ammettendo come non perseguibile la soluzione dell´aumento delle postazioni telefoniche, è evidente che tutti gli sforzi vadano orientati verso la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie. Il risultato che ci si attende per il futuro, come testimoniato dal Coordinatore del Progetto Sassoli, è di intervenire nel settore dei trasporti a chiamata attraverso l´introduzione di sistemi ad alta tecnologia. Uno degli obbiettivi del Progetto Fams è infatti quello di creare un portale in grado di gestire le prenotazioni del servizio tramite Internet. L´implementazione di tale strumento consentirà di intervenire sui costi del sistema, in particolare riducendo la componente ´operatori´ della Centrale operativa, che incide notevolmente sul costo globale. Nel dettaglio, il bilancio del servizio, oltre ai costi relativi agli autisti, al gasolio, alla manutenzione e agli impianti, non terrà più conto delle risorse impiegate in Centrale, ma di una modesta cifra per lo sviluppo e l´aggiornamento del software in questione. Si tratta di un obiettivo fondamentale per lo sviluppo del servizio a chiamata, necessario per ovviare ad una situazione di stallo rispetto alla quale ogni evoluzione del sistema non sarebbe economicamente giustificata. Un altro tema che verrà affrontato dal Progetto e che è stato dibattuto durante la conferenza stampa è quello dell´integrazione e del coordinamento del servizio sul territorio. La domanda di trasporto oggi è sempre più erratica e meno sistematica, pertanto in certe zone o in certe fasce orarie le aziende mirano all´introduzione di servizi flessibili, abbattendo il concetto di orario, che meglio si accordino con le caratteristiche della clientela. La pluralità delle aziende sul territorio ha inoltre creato una situazione di tanti servizi disomogenei, con un evidente spreco di risorse. Da un altro versante, la pluralità delle categorie fruitrici del servizio necessita di un sistema di coordinamento, che esaudisca al meglio tutte le richieste. In quest´ottica, le comunità della Piana fiorentina, nelle quali sono nati recentemente servizi DRT, si stanno organizzando in un nuovo ente locale: la ´Città della Piana´.Tale struttura amministrativa si occuperà dei problemi di governo della Piana ed in modo particolare dell´organizzazione di un servizio di Personalbus esteso ai quattro comuni costituenti. Infine, nel corso della conferenza stampa sono emersi ulteriori spunti circa possibili evoluzioni del servizio di collegamento verso l´aeroporto di Firenze ´Amerigo Vespucci´, una linea efficiente, ma che, secondo i responsabili di Ataf e di SITA, possiede ulteriori possibilità di crescita. Inoltre e allo studio una collaborazione con gli Hotel della zona, in modo tale da poter organizzare al meglio, mediante il portale, gli spostamenti generati dai clienti delle varie strutture di accoglienza. Le possibilità in questo scenario sono molte: pensiamo a disabili, anziani e studenti che rappresenterebbero un´ulteriore gamma di potenziali clienti del servizio di trasporto pubblico a chiamata in aggiunta a quelli tradizionali. Gian Maria Honich ? clickmobility.it