Umbria. Cambia la Legge regionale sui trasporti. Via al ´modello umbro´: nessun anticipo di gara e possibilità di subaffido diretto

Introdotto nuovo organismo per il monitoraggio

Anche l´Umbria vara la nuova legge regionale sui trasporti. Tre bacini di traffico, già rilevati in precedenza, ed una novità interessante il subaffidamento a terzi.  Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza le modifiche  recependo i contenuti del Decreto 422 che, a partire dal 2004,  impone alle Regioni l´obbligo di assegnare le singole tratte del trasporto  locale mediante gare pubbliche e con la possibilità di eventuali sub-affidamenti a ditte private.  L´assemblea, a seguito del dibattito ha modificato il testo definito in I Commissione illustrato dal relatore Stefano Vinti. Laddove si parlava di sub-affidamenti, con la dicitura ´il previsto parere dei sindacati sui modi di  procedere alle aggiudicazioni´ il Consiglio ha modificato la frase ´d´intesa con le organizzazioni sindacali´, con la nuova interpretazione ´sentite le organizzazioni sindacali´.   La modifica, solo apparentemente marginale, ha di fatto ha impegnato l´aula in un lungo dibattito, frutto di un duplice emendamento presentato da Vannio Brozzi (Ds) e fatto proprio da  altri consiglieri di maggioranza.   Del pacchetto approvazioni fanno parte anche altri emendamenti, volti a rafforzare la logica di mercato che dovrebbe caratterizzare in futuro  il trasporto pubblico, sia per raccomandare l´estensione dei servizi agli  spazi rurali e il riequilibrio intermodale a favore del trasporto  ferroviario in luogo di quello su gomma.  Per l´assessore regionale ai trasporti Federico di Bartolo il sub-affidamento, previsto in tutte le Regioni, ´ma da tempo oggetto di  critiche in Umbria, non creerà alcuna sacca di lavoro nero, perché la legge si è data percorsi trasparenti di assegnazione e strumenti di  controllo, sia per le aziende che per i cittadini´  Duri i commenti della minoranza che pur avendo rivendicato iniziative, andate a buon fine con l´approvazione di alcuni emendamenti, ha criticato l´atteggiamento complessivo della maggioranza. Franco Zaffini ha parlato di ´sottovalutazione dei problemi e di ambiguità del testo´, di ´rischio di anarchia nelle procedure di sub-affidamento a privati che, affidata alla discrezionalità più totale dell´appaltante, non  potrà nemmeno  avvalersi di un tetto massimo´.  Il testo di legge è stato approvato con 17 voti favorevoli e sette  contrari, quelli di Fi e An. A favore si sono espressi anche i consiglieri di Rifondazione.  Illustrando la proposta in apertura di lavori, il relatore di maggioranza  Stefano Vinti ha parlato di profonda innovazione del trasporto pubblico locale e di novità in vista del passaggio dal regime di concessione al  nuovo meccanismo delle gare di appalto.  ´Si tratta di un ´modello umbro´ con una impostazione – la più avanzata a livello nazionale – che prevede  la possibilità di sub-affidamento del sevizio, autorizzato dall´ente  concedente. Sono previste verifiche sui requisiti dell´azienda, dalla  applicazione dei livelli della contrattazione collettiva, fino al  controllo sui versamenti obbligatori, previdenziali ed assicurativi´.  ´Sempre a favore dei cittadini utenti e della collettività in genere, le aziende dovranno utilizzare biodisel o carburanti a basso impatto ambientale con la sorveglianza di specifici comitati di verifica, e le gare di appalto saranno affidate ad una commissione esterna, composta da soggetti terzi rispetto alla proprietà e alle ditte concorrenti. La legge prevede di integrare il trasporto ferroviario con quello su gomma´   ´Dalla legge – ha affermato l´assessore regionale ai Trasporti Federico Di Bartolo ´emerge una nuova idea di mobilità. Il nostro provvedimento, infatti, non si incentra e non si esaurisce solo sui trasporti ma avvia normative anche rispetto alla mobilità urbana, ai centri storici e all´ambiente.  Quanto alla liberalizzazione, non può che valere il metodo della gara con la quale si realizza un principio di liberalismo economico. Il processo previsto supera una tendenza del passato che, giustificata da motivi storici e sociali, andava configurandosi come anomalia. La garanzia della  gara pubblica realizza un processo innovativo ed un percorso che, prevedendo il sub-affidamento, provocherà un´offerta di modelli più efficienti, favorendo anche il processo di riarticolazione. La legge poi, esprime una doverosa sensibilità verso l´ambiente e, a questo riguardo,  garantisce incentivi per l´uso, ad esempio, del bio diesel. Infine vanno  ricordati i comitati di garanzia di cittadini che si pongono come interfaccia tra utenti e servizi´.   Manuela Michelini – clickmobility.it

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