Umbria. Le proposte della I Commissione, così come propone la cronaca ufficiale dagli scranni del ´Palazzo´

Dalla riforma del Trasporto pubblico in Umbria, preparata dalla Giunta regionale, scompare la soglia del quaranta per cento per il subaffidamento dei servizi ad aziende private.   La I Commissione

Dalla riforma del Trasporto pubblico in Umbria, preparata dalla Giunta regionale, scompare la soglia del quaranta per cento per il subaffidamento dei servizi ad aziende private.   La I Commissione consiliare di palazzo Cesaroni, presieduta da Costantino Pacioni, con il consenso della Giunta regionale e dei gruppi di maggioranza ha accettato l´emendamento presentato da Rifondazione comunista e con il quale, cancellata la soglia, si stabilisce che eventuali subaffidamenti a privati verranno autorizzati di volta in volta dalla Regione sentite le organizzazioni sindacali.  Nel darne notizia Stefano Vinti, capogruppo di Rifondazione, sottolinea che la nuova formulazione, condivisa anche dai consiglieri di An, ´assicura controllo, trasparenza e chiarezza dei rapporti tra azienda e enti concedenti e la tutela dei lavoratori, fino a prevedere la revoca delle autorizzazioni concesse´.   Fra le altre novità introdotte, aggiunge Vinti, è da segnalare ´ la previsione dell´utilizzo nel Tpl di biodiesel o comunque di carburanti a basso impatto ambientale, ed inoltre ribadito la centralità dei trasporti su ferro e alternativi. E´ stato introdotto un nuovo organismo per il monitoraggio dell´attuazione della riforma composto da Regione, provincie, comuni aziende e associazioni di consumatori.   ´La legge regionale, che revisiona la precedente L. R. 37/98, approvata dalla prima Commissione consiliare contiene tutti gli elementi di garanzia per governare la trasformazione e la riorganizzazione dei servizi con una particolare attenzione all´integrazione ferro-gomma: l´Umbria, quindi, si è attrezzata per affrontare la chiusura del periodo dei trasporti in concessione e l´avvio di un modello organizzativo dove l´utilizzo delle procedure concorsuali per la scelta del gestore è destinato a modificare un sistema di relazioni radicato da anni nel territorio. In questo quadro gli attori del nuovo processo sono le provincie e i comuni che, per la prima volta, saranno protagonisti nella programmazione dei servizi e nell´espletamento delle relative gare, esaltandone ruolo e funzioni. Con la proposta di legge è stato disegnato un sistema di garanzie per tutti i soggetti coinvolti nel processo.   Per i cittadini-utenti, relativamente al controllo della qualità dei servizi offerti, sono state previste forme di partecipazione in comitati istituiti a livello aziendale e criteri per l´aggiudicazione delle gare fondati prioritariamente sulla qualità degli stessi.   Ai lavoratori del settore, che avrebbero potuto essere danneggiati da eventuali cambi di gestione, sono state assicurate forme di tutela sia in termini di rispetto dei contratti collettivi di categoria che di quelli integrativi aziendali (la Regione dell´Umbria è fra le pochissime in Italia ad averlo fatto). Alle aziende umbre pubbliche e private, che in ogni caso sul piano dell´efficienza sono fra le migliori del paese, è stata data la possibilità di continuare a rimanere nel mercato regionale attraverso una forma di ´mercato indiretto´.   Vinti sottolinea in ultimo che ´ Ancora una volta Forza Italia non solo dimostra di non essere informata sui processi di riforma del sistema dei trasporti e invoca una normativa nazionale che non esiste e che a suo dire prevede la riduzione delle quote della proprietà pubblica nelle aziende al di sotto del 35 per cento, ma addirittura è in controtendenza con la politica che Berlusconi sta portando avanti contro tutto e tutti in difesa della sua proprietà´.

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