Infrastrutture e mobilità urbana: l´utenza al centro delle scelte

Tema principale degli incontri è stato la mobilità nelle aree urbane, dalla carenza di infrastrutture alla corretta gestione della domanda di mobilità, passando attraverso i temi della sicurezza stradale, dell´incidentalità

Tema principale degli incontri è stato la mobilità nelle aree urbane, dalla carenza di infrastrutture alla corretta gestione della domanda di mobilità, passando attraverso i temi della sicurezza stradale, dell´incidentalità e dell´educazione stradale per concludersi con uno sguardo sulle nuove tecnologie ´pulite´ in via di sviluppo.  La giornata di mercoledì 17 è stata caratterizzata dall´intervento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi che ha stimolato i presenti ad ulteriori considerazioni sulle effettive soluzioni da intraprendere.  Il Ministro ha precisato che il problema della mobilità è in cima alla lista delle priorità del Governo, ed ha garantito che già a partire da quest´anno saranno attivate numerose azioni contro il traffico, e tutti i problemi che ne derivano, siano essi economici piuttosto che ambientali.  Il responsabile del Dicastero ha posto l´attenzione in particolare sui problemi della mobilità a scala transnazionale, che accanto a quelli relativi alle aree urbane, producono diseconomie valutate nell´ordine dei 130 mila miliardi di lire.  A margine dell´intervento del Ministro molte voci appartenenti alla schiera degli amministratori pubblici hanno ribadito la necessità di istituire canali privilegiati di finanziamento per gli enti pubblici, senza i quali è impossibile immaginare politiche concrete di sviluppo del trasporto locale e diminuzione della congestione nelle aree urbane.  La speranza di Sindaci e assessori è quella di veder tradotte in termini concreti le loro esigenze nel prossimo documento di programmazione economica in corso di elaborazione da parte dell´esecutivo.    L´organizzazione delle politiche messe in atto per lo sviluppo di una mobilità innovativa ed ambientalmente sostenibile è stato il tema della sessione a cura del Ministero dell´Ambiente, introdotta e presentata da Alberto Santel, dirigente del settore ´inquinamento atmosferico e rischio industriale´ (IAR) dell´omonimo Ministero.  Sono intervenuti Mobility Manager d´area e d´azienda che hanno illustrato lo stato di avanzamento ed i risultati di iniziative volte ad una corretta gestione della domanda di mobilità, in particolare di quella sistematica costituita dai lavoratori  e dagli studenti. Inoltre è stata messa in evidenza l´incertezza che permane ancora oggi, a quattro anni dalla sua istituzione, sulla figura del Mobility  Manager.    Santel ha sottolineato come a tutt´oggi soltanto un terzo delle aziende con più di 800 addetti hanno nominato il loro responsabile della mobilità. E almeno il 60% di questi non è a conoscenza di ricoprire questa carica.   E´ importante a questo proposito, come evidenziato dal Mobility Manager dell´ACI, Paolo De Angelis, che i Mobility Manager assumano la consapevolezza del ruolo di cui sono stati investiti e, allo stesso tempo, delle potenzialità di cui  tale ruolo è in possesso.  Tutto ciò deve essere unito peraltro alla disponibilità del cittadino o del dipendente, a modificare le proprie abitudini, troppo spesso radicalmente connesse all´uso indiscriminato dell´automobile.    Il dibattito si è poi spostato sugli incentivi che lo Stato offre alle Aziende  al fine di attuare politiche di Mobility Management, nella fattispecie realizzando ad esempio i Piani di spostamento casa- lavoro.  Non esiste ancora in Italia, ha affermato l´Ingegner Lorenzo Bertuccio, responsabile introduzione Mobility Management dell´ENEA, la mentalità europea del finanziamento spontaneo di tali ´policies´ per lo sviluppo di un corretto approccio al tema della mobilità aziendale sostenibile.  In Europa infatti tali azioni sono viste come un investimento, e non un onere, in grado di migliorare il rapporto tra l´azienda e il lavoratore e con esso la sua produttività.  Un´esperienza di questo tipo è però già attivata in Italia: se ne è fatta promotrice la Nestlè Italia SpA, per la quale ha parlato Francesco Falcinelli, Mobility Manager dell´azienda.  Con un investimento di qualche centinaia di milioni, Nestlè ha messo in piedi nella sua sede di Parma, con 500 addetti, tutta una serie di azioni, in collaborazione col Comune, volte all´incentivazione dell´uso del mezzo pubblico o di mezzi ad emissione zero. Tra queste si segnalano gli incentivi per l´acquisto di biciclette a pedalata assistita, parcheggi riservati ai ´bikers´, istituzione di una fermata apposita davanti l´azienda per le navette provenienti dai parcheggi di interscambio, contributo di due terzi sul prezzo intero dell´abbonamento mensile delle linee pubbliche, rinnovo della flotta aziendale con mezzi  a basso impatto ambientale ed auto di ridotte dimensioni ed altro ancora.    Di seguito si è parlato di soluzioni innovative, quali la diffusione in Italia dei carburanti a basso impatto ambientale (GPL e Metano) e dei veicoli elettrici.  Per quanto riguarda i carburanti, in attesa dello sviluppo della tecnologia ad idrogeno, sviluppata in particolare da BMW, forte impulso va dato all´utilizzo del gas naturale a bassa emissione. Il vantaggio di tali prodotti è quello di non liberare in atmosfera il PM10, responsabile principale della chiusura alle auto in città dell´ultimo inverno.    Rita Caroselli, Direttore di Assogasliquidi, ha messo in risalto come, grazie alle tecnologie attuali, il GPL non sia più da considerarsi un combustibile pericoloso come in passato. A questo proposito, ha puntato l´indice contro la norma che impedisce ancora oggi la sosta dei veicoli a GPL nei parcheggi coperti.  Per quanto riguarda il metano invece, il problema della sua diffusione risiede nella mancanza di una rete distributiva efficiente a scala nazionale.    Molte aziende si stanno orientando verso soluzioni ecologiche attraverso l´uso più diffuso di mezzi a trazione elettrica, che, a causa della loro ridotta autonomia, necessitano di strutture atte alla ricarica delle batterie in città. In questo contesto Agip ha presentato, in collaborazione con Eurosolare, un´azienda italiana che produce circa 2 MegaWatt di energia elettrica, riguardante il progetto di stazione di rifornimento Multienergy. Si tratta di una stazione in cui, oltre ai tradizionali combustibili, è possibile ritrovare punti di ricarica elettrica che sfruttano la tecnologia delle celle fotovoltaiche alimentate ad energia solare.      Gian Maria Honich ? clickmobility.it

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