Piano Antismog, ambiente e sicurezza: amministrazioni ed imprese a confronto

Nell´ambito della 58° Conferenza del traffico e della circolazione, la giornata di giovedì 18 aprile si è conclusa con un dibattito organizzato dal Ministero dell´Ambiente avente come tema il Piano

Nell´ambito della 58° Conferenza del traffico e della circolazione, la giornata di giovedì 18 aprile si è conclusa con un dibattito organizzato dal Ministero dell´Ambiente avente come tema il Piano antismog e le esperienze di amministrazioni ed imprese a confronto. Ha presentato la sessione, alla quale hanno aderito gli assessori alla mobilità e all´ambiente dei comuni di Milano, Torino, Napoli, Genova e Trieste, il Direttore generale del Ministero dell´Ambiente Gianni Silvestrini. Erano inoltre presenti i rappresentanti di imprese quali Peugeot-Citroen, BMW Italia SpA, Irisbus, Assogasliquidi e il Consorzio GPL.  Lo spunto iniziale col quale si sono aperti i lavori è stato il redigendo Piano Antismog del Ministero dell´Ambiente, del quale il rappresentante del Dicastero ha tratteggiato alcuni punti fondamentali. Tra gli altri aspetti, grande rilevanza è stata data all´uso dei modelli di simulazione del traffico come supporto e verifica delle decisioni prese dalle Amministrazioni in tema di mobilità urbana. Nel Decreto, ha assicurato Silvestrini, verranno definite modalità e mezzi attraverso i quali gli enti locali potranno dotarsi di tali strumenti. In seguito a questa fase introduttiva, hanno preso la parola i singoli amministratori pubblici, a partire dall´assessore alla modalità del Comune di Genova, Arcangelo Merella. Nel suo intervento, Merella ha descritto i notevoli risultati ottenuti dal capoluogo ligure in termini di riduzione del traffico automobilistico ed incentivo all´utilizzo del trasporto pubblico. Successivamente è intervenuto il presidente di ASSTRA – Associazione trasporti, Enrico Mingardi,  il quale ha ribadito l´urgenza del rinnovo del parco circolante unito alla necessità di cospicui finanziamenti da parte dello Stato. E proprio su questo tema il dibattito si è in seguito vivacizzato.  In particolare l´assessore all´ecologia del Comune di Torino, Dario Ortolano, ha segnalato come i costi per attivare politiche efficace di rinnovo dei mezzi siano oggi altissimi. Ortolano ha inoltre evidenziato come su questo argomento siano già stati compiuti i primi passi, tra cui sono stati citati la Conferenza di Parma e l´accordo tra Ministero dell´Ambiente, FIAT e Unione petroliferi per lo sviluppo di nuove tecnologie pulite come ad esempio il metano. L´assessore ha infine concluso con una precisa richiesta, affinché nel prossimo documento di programmazione economica, i Ministeri dell´Ambiente, delle Infrastrutture e Trasporti e dell´Economia, siedano allo stesso tavolo e definiscano una comune politica di attenzione verso la crescita del trasporto pubblico locale. Sempre in merito al tema dei finanziamenti, sono state presentate alcune esperienze degli enti locali, tra cui quella dei Comuni di Milano e Genova, che a causa della scarsità dei fondi statali, hanno beneficiato di cospicui finanziamenti regionali e locali per il rinnovo del parco circolante. Anche il Comune di Napoli, come ha dichiarato l´assessore all´Ambiente Casimiro Monti, ha sopperito a questa carenza ´giocando la carta´ dei BOC comunali, grazie ai quali sono stati acquistati circa 700 nuovi mezzi Euro 2. Si è convenuto tuttavia che esisterebbe una soluzione rapida per risolvere il problema delle risorse: si tratta della variazione dell´accisa sui combustibili, che, come testimoniato dall´assessore ai trasporti e mobilità del Comune di Milano, Giorgio Goggi, potrebbe consentire l´acquisto di circa 4000 autobus nuovi l´anno. In questo modo non solo si potrebbe rendere più attrattivo il trasporto pubblico, ma, allo stesso tempo, si potrebbe contribuire alla diminuzione delle emissioni in atmosfera più inquinanti.  La giornata si è poi conclusa con uno sguardo al futuro dei singoli amministratori e delle imprese in merito alle loro prossime ´mosse´ contro il traffico e l´inquinamento da ´traffic congestion´ nelle aree urbane. Una delle direzioni in cui si muoverà la città di Milano sarà la sostituzione dell´intero parco circolante dei tassisti (circa 4500) con mezzi a metano a basso impatto. Per quanto riguarda Torino, nel capoluogo piemontese si punterà all´estensione del teleriscaldamento unita all´estensione della rete di rifornimento del metano per automobile. Anche il Comune di Napoli punterà sul metano, insieme allo sviluppo della metropolitana e della rete filotranviaria. Genova, come spiegato da Merella, sta sperimentando un sistema innovativo di trasporto merci in centro, mentre, a breve termine, partirà il sistema di controllo accessi attraverso modalità di tariffazione. Il rappresentante di Peugeot Citroen, Philippe Chollet, ha messo in luce come oggi anche le case automobilistiche stiano cominciando ad interessarsi dei problemi legati alla mobilità. In particolare, dato che le vendite sono ormai sature, i produttori non cercano tanto di vendere l´auto, quanto tentano di offrire un servizio di mobilità innovativo, recependo le esigenze di sostenibilità ambientale.  BMW Italia infine, per voce del Direttore della comunicazione Gianni Oliosi, sta battendo ora la strada dell´idrogeno, con l´obiettivo di creare ´l´autostrada dell´Idrogeno´, da Amburgo a Milano, coinvolgendo in un secondo tempo anche la Sicilia, in cui, grazie all´energia solare, sarà possibile produrre idrogeno per elettrolisi.  Gian Maria Honich- clickmobility.it

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