trasporti ferroviari: non cresce il traffico. serve maggiore sviluppo

Chi si aspettava che la paura di volare dopo gli attentati dell´11 settembre andasse a tutto vantaggio del trasporto su rotaia è rimasto deluso: la crescita del traffico nell´Europa occidentale

Chi si aspettava che la paura di volare dopo gli attentati dell´11 settembre andasse a tutto vantaggio del trasporto su rotaia è rimasto deluso: la crescita del traffico nell´Europa occidentale è stata infatti dello 0,6% per quanto riguarda i passeggeri, mentre il merci è addirittura calato del 3%.   Illustrando i dati sul traffico mondiale nel 2001, il presidente dell´Uic (Unione Internazionale delle ferrovie) Etienne Schouppe , amministratore delegato della Sncb francese, ha evidenziato come la ´rivincita´ sia arrivata dall´alta velocità, protagonista sempre nel 2001di un incremento sulla rete europea del 7,8% e addirittura del 26% su quella americana: negli Usa la fuga dagli aeroporti s´è verificata e i viaggiatori non hanno accordato la loro preferenza all´auto.L´alta velocità, ha spiegato Schouppe, conta 64 miliardi di passeggeri al chilometro, guadagnando complessivamente una quota dell´8%.   Per quanto riguarda i traffici mondiali, nel 2001 l´Europa Centrale e Orientale ha perso terreno (-3,4%), il Giappone dopo anni di perdite ha fatto segnare un modesto +0,1%, inAsia, con India e Cina, la crescita è stata del 4,1%. Complessivamente, insomma, per l´Europa il quadro non è così roseo nonostante il trasporto ferroviario continui a guadagnare consensi nell´opinione pubblica anche per ragioni legate ad una maggiore sensibilità sul fronte dell´inquinamento.   ´Una situazione che deve tradursi in un più marcato sviluppo del settore´, ha sottolineato il presidente dell´Uic, richiamando probabilmente l´attenzione sull´esigenza di politiche degli investimenti mirate alle rotaie.  Eugenio Agosti ? clickmobility.it

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