La cosmologia indiana e il Tpl: Enrico Zanelli, Presidente di AMT Genova, interviene agli Executive Master di clickmobility.it.

´Secondo gli indiani il mondo poggia su un elefante, il quale è sostenuto da una tartaruga, la quale non si sa su cosa appoggi. Il mondo è il Tpl, che

´Secondo gli indiani il mondo poggia su un elefante, il quale è sostenuto da una tartaruga, la quale non si sa su cosa appoggi. Il mondo è il Tpl, che poggia sul decreto 422/97 (l´elefante), che si appoggia sull´articolo 35 della finanziaria (la tartaruga), che a sua volta non si sa su cosa appoggi´. Con questo ironico parallelismo Enrico Zanelli, Ordinario di Diritto Commerciale e Diritto dell´Economia presso l´Università di Genova e Presidente dell´Amt di Genova, durante il suo intervento al secondo modulo degli Executive Master di clickmobility.it, ha sintetizzato le sue opinioni sulla questione dell´art 35 della finanziaria e delle sue implicazioni sul Tpl. In video: la gara di Genova: stato dell´arte e strategie competitive di Amt Prima comunque ha dedicato parte del suo intervento ad illustrare le cause del disavanzo cronico che affligge il settore, recentemente paragonato dalla Corte dei Conti a quello della sanità, entrambi vittime di ´voragini di debito´.  Le cause sono state così sintetizzate: oltre ad aver attribuito le dovute responsabilità al traffico privato, ancora troppo privilegiato rispetto al trasporto pubblico, Zanelli ha affermato ´non so se il carico fiscale sull´auto sia davvero così alto, ma è certo che non è adeguato alla situazione attuale. La risorsa spazio scarseggia e non viene pagata (non ci sono posteggi privati nei luoghi di abitazione e di lavoro, e l´onere della collocazione dei mezzi privati viene scaricato sul suolo pubblico). A questo bisogna aggiungere i costi sociali legati all´esternalità. C´è inoltre il problema del ´market failure´: il mercato non è sufficiente a mantenere i costi del servizio per cui gli oneri della differenza costo-ricavo ricadono sulla collettività´.  Altra voce che pesa su questa situazione, ha proseguito, è quella relativa al costo del lavoro, molto alto per colpa di un´eredità ´corporativistica e fortemente sindacalizzata, anche se rimasta sempre fuori dall´utilizzo degli ammortizzatori sociali´   L´intervento di Zanelli è andato avanti con un´analisi del ruolo dei soggetti convolti nel sistema del Tpl (Enti Locali, Agenzie, Autority e gestori del mercato) svolta secondo due varianti, di cui una prevede che la proprietà dei Beni con cui il servizio viene erogato sia attribuita a una realtà autonoma. Sul tema delle tariffe ha rilevato come la loro determinazione debba rimanere appannaggio degli Enti locali, anche perché è impensabile che nel sistema delle gare il ribasso possa avvenire sulle tariffe stesse (ciò potrebbe darsi solo se le tariffe coprissero il 100% dei ricavi), e ha ribadito che la decisione sulla misura in cui debbano essere ripartiti i ricavi da tariffe e i contributi pubblici sia però una questione squisitamente politica.   Infine una parola su ´l´unica cosa buona dell´articolo 35´: il recepimento dell´interpretazione ministeriale che, a proposito della reciprocità, revoca l´imposizione di negare la possibilità di partecipare alle gare alle aziende che operano in regime di affidamento diretto, ´altrimenti alle gare non potrebbe partecipare nessuno´. Ma rimane aperta, secondo Zanelli, la questione degli ´stranieri´: non sarebbe corretto applicare regole diverse tra concorrenti italiani ed esteri.   Mauro Baldassarri ? clickmobility.it

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