L´assessore Chisso illustra gli accordi di servizio con Trenitalia e il sistema ferroviario metropolitano
Va verso la sufficienza la soddisfazione media dei passeggeri veneti, interrogati in merito al servizio ferroviario regionale e interregionale.
Il trasporto su rotaia raccoglie un 5,6, poco meno della sufficienza scolastica, ma ad emergere evidente e l´interesse dimostrato dai viaggiatori propensi ad utilizzare molto di più il treno di fronte ad un aumento della qualità e ad una diminuzione dei motivi di criticità.
E´ quanto emerge da una ´indagine sulla soddisfazione dei passeggeri per i servizi di trasporto ferroviario regionale ed interregionale nella Regione Veneto´, commissionata dalla Regione e realizzata dal Centro Europeo di Ricerca e Studi Avanzati.
I risultati sono stati presentati giovedì 4 lgulio a Venezia dall´assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso e dal responsabile del CERSA Paolo Feltrin, presente in rappresentanza di Trenitalia l´ing. Roberto Segato.
´La ricerca è stata voluta – ha spiegato Renato Chisso – dopo il passaggio dallo Stato alle Regioni delle competenza in materia di trasporto ferroviario locale, per capire come vanno le cose e quali azioni portare avanti anche nei contratti di servizio con Trenitalia Spa´.
Dai dati emergono come fattori critici la pulizia (specie dei wc), il sistema di reclamo, la carenza di informazioni, il costo del biglietto, la presenza di parcheggi alle stazioni, il sistema di coincidenze fra treni e altri mezzi, la puntualità, la disponibilità di convogli in fasce orarie critiche. I punti di forza sono invece costituiti dalle informazioni sugli orari e sui binari di partenza, dalla cortesia del personale, dal rispetto del divieto di fumo, dall´accessibilità al servizio.
Le attese maggiori degli utenti si attestano su due principali fronti: l´esigenza di maggiori informazioni, specie a bordo (una informazione adeguata mitiga anche l´insoddisfazione per un eventuale ritardo); l´accessibilità, intesa come puntualità ma anche come disponibilità di convogli negli orari in cui più servono e intermodalità.
´Come Regione stiamo intervenendo su più fronti – ha sottolineato Chisso – da un lato con i contratti di servizio con Trenitalia, dall´altro con l´attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. L´SFMR consentirà di avere treni cadenzati e un maggior numero di corse su tratte essenziali, con convogli climatizzati e dotati di altoparlanti, che transitano per stazioni accanto alle quali è sempre previsto un parcheggio (da 70 a 700 posti) e con un servizio pubblico locale su gomma calibrato sull´SFMR stesso´.
I lavori di primo stralcio dovrebbero terminare all´inizio del 2005, mentre dovrebbe essere pronto per il 2006 il quadruplicamento della tratta Padova – Mestre. In fase di acquisizione troviamo i finanziamenti per il secondo stralcio, ottenuti i quali saranno presentati i progetti della terza fase. E´ stata inoltre prevista l´installazione entro il 2003 di monitor nelle 143 stazioni non presidiate. Circa la puntualità, la Regione inserirà nei contratti di Servizio con Trenitalia forti penalità pecuniarie in caso di inadempienze, specie nelle fasce orarie di mobilità dei pendolari. I Contratti di Servizio vanno a sanare anche problematiche inerenti la pulizia e l´informazione, prevista l´installazione di impianti di diffusione acustica nelle carrozze.
´Siamo all´avvio di un percorso, che continueremo a monitorare – ha detto ancora Chisso – per verificare i passi fatti e i risultati raggiunti. In questo contesto si inserisce anche il tema del biglietto unico (ferro – gomma). Sperimentazioni sono in atto a Padova e Verona, altre ne sono state finanziate con 3 milioni e 600 mila euro, mentre 3 milioni e mezzo di euro sono destinati alla dotazione di tecnologie; ma intendiamo procedere coi piedi di piombo, anche per evitare impropri aumenti tariffari in modo da arrivare al biglietto unico con l´attivazione del SFMR´.
´Trenitalia – ha spiegato Roberto Segato – considera utile ed esauriente l´indagine (la prima a carattere regionale che viene divulgata), che consente anche di indirizzare meglio gli investimenti´. Sui contratti di servizio il rappresentante di Trenitalia ha tra l´altro fatto presente che l´entità delle penalità previste dal Veneto non trova riscontro in altre Regioni italiane ed è un incentivo ulteriore a migliorare il servizio.
Manuela Michelini – clickmobility.it