Da buon siciliano, nel suo mestiere mette passione e temperamento. Senza però dimenticare il suo ruolo ´istituzionale´, nel senso che rappresenta milioni di persone. Sergio Billè, presidente della Confcommercio, è uno di quelli che amano parlare chiaro, ed è un convinto sostenitore del dialogo come mezzo per risolvere i problemi: in recenti interviste ha sostenuto che lo scontro tra governo, sindacati e opposizione sull´articolo 18, quello dei licenziamenti facili,  lo si risolve ´chiudendo tutti in una stanza e magari gettando via le chiavi della porta´. Billè, che tra i suoi aderenti ha anche la Conftrasporto, parla chiaro anche in tema di trasporti pubblici.  Presidente, ma lei li usa? Quando posso li uso e li suo volentieri.  Soddisfatto? Visto che il Paese sta vivendo un momento dominato dal tema delle riforme, devo dire che una tra le più urgenti a mio avviso riguarda proprio un sistema del trasporto che negli ultimi anni ha prodotto pochissimo sia per gli operatori professionali sia per i cittadini.   Approfondiamo Per quanto riguarda gli operatori professionali siamo ancora alle prese con la vicenda dei camionisti, lavoratori che hanno legittime aspettative e che dovrebbero una volta per tutte essere soddisfatte E i cittadini? Mi limito a osservare che negli ultimi 27 anni sono stati realizzati meno di 20 chilometri di metropolitana. Questo la dice lunga sul ritardo infrastrutturale che abbiamo accumulato e che dobbiamo recuperare Ce la faremo? Ce la dobbiamo fare, perché in gioco non c´è soltanto la mobilità ma anche le attività connesse. Non a caso avanzo l´esempio del commercio: se il settore, particolarmente all´interno delle città, non può contare su una rete logistica e di parcheggi veramente efficaci, corre il rischio di saltare. Dal governo attendiamo risposte anche su questi temi, nei prossimi cento giorni.   Eugenio Agosti ? clickmobility.it