Milano: svolta nella politica dei trasporti. Per la Metro 5 l´offerta arriva dai privati. Proposta ufficiale da Alstom  

Per la prima volta in Italia imprenditori privati presentano offerta per il realizzo e la gestione delle nuove linee metropolitane

Ha il sapore dell´autentica novità e mette in luce una grande fiducia espressa verso il Comune di Milano da imprenditori privati. Scenario dell´iniziativa Palazzo Marino dove, per la prima volta in Italia, è un imprenditore privato a presentare una cospicua offerta per la realizzazione e la gestione delle nuove linee metropolitane.   La novità potrebbe delineare una svolta nella politica dei trasporti.  L´iniziativa è stata illustrata lunedì 27 maggio a palazzo Marino, in una conferenza stampa, dal Sindaco Gabriele Albertini e dall´assessore ai Trasporti, Giorgio Goggi, presenti il Ministro per le Infrastrutture, Pietro Lunardi, l´assessore regionale ai Trasporti, Massimo Corsaro, il vicepresidente e assessore ai Trasporti della Provincia, Dario Vermi.  L´amministrazione comunale aveva già dato il proprio assenso, debitamente inserito nel bilancio 2000, al realizzo di opere, quali le linee metropolitane, in project financing con l´aiuto dei privati ma ora arriva la prima consistente proposta economica per la Metropolitana 5.  Con un occhio rivolto alla storia a Palazzo Marino si ricordano i fatti del 1957, anno  in cui l´amministrazione comunale lanciò un prestito obbligazionario da 30 miliardi tra i cittadini per finanziare la prima linea sotterranea. Adesso, 45 anni dopo, la giunta comunale sposa le nuove tecnologie e il mercato applicando non solo per i parcheggi, ma anche per i nuovi tronchi di metrò il sistema del project financing: l´unico che consenta oggi agli enti pubblici di superare le difficoltà nel finanziamento delle grandi opere pubbliche, soprattutto nel settore dei trasporti.  A tenere a battesimo la rivoluzione sarà quindi la quinta linea Mm, la stessa che partendo dalla stazione  Garibaldi e, spingendosi verso nord, raggiungerà viale Ca´ Granda e la Bicocca, due popolosi quartieri finora esclusi dal trasporto veloce, e quindi via Bignami, al confine della città, e proseguirà poi attraverso Sesto e Cinisello fino ad arrivare a Monza. Un metrò che corona l´antico sogno di collegare, con un trasporto rapido, a frequenze brevi, il capoluogo della regione con la capitale della Brianza, migliorando nettamente la mobilità sull´area, oggi trafficatissima, del nord Milano.   Oggi la novità è molto più di un semplice ´pour parler´.  Alstom, una delle più grandi multinazionali nel settore dei trasporti e dell´Energia, dimostra di fare sul serio. L´azienda che ha lanciato Oltralpe il Tgv, radicata anche in Italia, con stabilimenti a Savigliano, Sesto, Bologna, Verona e Roma, ha depositato in via Bergognone 30, al Protocollo comunale, un´offerta ufficiale. L´ufficialità d´intenti si esprime nella volontà di realizzare con un raggruppamento d´imprese di cui fanno parte, tra gli altri, Grassetto, Torno e la francese Transdev, la quinta linea per tutta la tratta urbana, da Garibaldi a via Bignami, contribuendo all´investimento col 27 per cento della spesa. Sul piatto della bilancia, in cambio, chiede di gestire la rete per circa 30 anni.  Quanto alla parte restante del finanziamento dovrebbe essere garantito da risorse pubbliche.  ´Ad oggi, per il nuovo metrò, è già stato finanziato il tratto Garibaldi-Zara con un contributo statale di 81,5 milioni di euro e un contributo comunale di 54,3 milioni di euro, bilancio 200 – ricordano a Palazzo Marino – Nella legge Obiettivo inoltre è previsto un finanziamento di 375,6 milioni di euro per il prolugamento della linea 5 verso Monza e il prolungamento della linea 1 da Sesto San Giovanni a Monza-Bettola´.  Un´operazione da 527 milioni di euro. Vediamo più nel dettaglio il progettoChi c´è dietro il progetto Dietro il progetto c´è un pool di istituti di credito, con Mediobanca e Crediop Dexià, che ha concordato col raggruppamento d´imprese tempi e modalità del piano di finanziamento. E..in fatto di utenza L´Agenzia per la Mobilità e l´Ambiente, invece, ha compiuto uno studio, a completamento del primo eseguito da Atm, per quantificare la possibile utenza della nuova linea destinata a coprire un territorio sul nord Milano non servito da altri metrò e congestionato da un traffico privato con punte tra le più alte in città. Lo studio è a disposizione dei candidati promotori che intendono avanzare offerte per la nuova metropolitana. Sull´utenza le previsioni sono queste: punte di oltre 100 mila passeggeri al giorno, in un anno 23 milioni. Alstom ha fatto proprio il progetto della Metropolitana fino a Ca´ Granda e per il tronco successivo fino a Via Bignami si è impegnata a concordare criteri e tecnologie con l´amministrazione comunale. I tempi Le procedure del project financing comportano tappe ben definite. Da lunedì 27 maggio ci sono due mesi di tempo per verificare se vi sono altri competitori disposti a scendere in campo. La Metropolitana Milanese farà l´analisi tecnica delle offerte presentate. Se non si presenteranno altri concorrenti e il Comune approverà la proposta di Alstom, il raggruppamento che ad essa fa capo assumerà il ruolo di promotore, ma dovrà partecipare alla gara che verrà bandita, per legge, dall´Amministrazione per la scelta definitiva del concessionario. C´è da dire che altre società internazionali hanno chiesto al Comune la documentazione sul project financing della quinta linea, ma finora, ad eccezione di Alstom, nessuno ha presentato una proposta economica. Sul tempo, dunque, il raggruppamento ha preceduto gli altri possibili competitori, come la canadese Bombardier, la Siemens, l´Ansaldo. L´alleanza pubblico-privato sul tratto urbano potrebbe infine essere estesa anche al tronco successivo, nei comuni di Sesto e Cinisello, con quattro stazioni: a Cinisello, in via Carducci, via Gorki, via Cantù e a Bettola. Il raggruppamento è disponibile ad allargare l´offerta al tratto successivo, oltre i confini di Milano, ma chiede, come prevede la legge, di trattare con un unico interlocutore. La seconda fase del project financing dovrebbe quindi passare attraverso un´intesa tra le istituzioni coinvolte. Chi è l´Alstom Manuela Michelini – clickmobility.it

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