La contrazione del prodotto complessivamente venduto non ha avuto contraccolpi sulla voce ricavi ma soltanto grazie agli aumenti dei prezzi e delle tariffe: un trend che non segue la strada indicata dal Piano Nazionale dei Trasporti che prevede l´obiettivo di una costante crescita del traffico su rotaia e di una parallela diminuzione dello squilibrio nei confronti del trasporto su strada. Ha tutta l´aria di una bocciatura quella che arriva dalla Corte dei Conti dopo l´esame della gestione finanziaria delle Fs degli anni ´99 e 2000. I giudici contabili rilevano che un tendenziale miglioramento rispetto al ´99 nell´anno successivo s´è verificato, ma che la performance non migliora i risultati ottenuti nel ´96 e ´97. Insomma, i fatturati non ne hanno risentito soltanto perché, a fronte del calo della domanda, la società ha provveduto a ritoccare le tariffe. Uno scenario che evidentemente impone un´inversione di tendenza, anche alla luce delle chances offerte al sistema ferroviario dal crollo del settore aereo dopo gli attentati dell´11 settembre. Anche se c´è da dire che le Fs da qualche anno a questa parte i clienti cercano di ´coltivarli´ fin da piccoli. Tant´è che nei giorni scorsi ha preso il via da Sanremo la terza edizione di ´stazioni aperte´, progetto rivolto in particolar modo agli alunni delle scuole, che avranno modo di conoscere dal vivo i meccanismi che regolano apparecchiature e impianti alla base del servizio. Dieci quest´anno le stazioni interessate: dopo Sanremo toccherà a Pavia, quindi seguiranno Roma San Pietro, Pescara, Faenza, Sassari, Pisa, Terni, Lamezia Terme e Bari.  Negli atri delle stazioni funzionerà uno stand versione ´punto di ascolto´ per gli utenti che potranno segnalare ai rappresentanti di Cittadinanzattiva e di Trenitalia il loro punto di vista sui servizi offerti dalla rete.  E. A. – clickmobility.it