Elf: In programma alla Fiera di Genova a fine ottobre Il Trasporto Pubblico Locale farà il suo esordio a ELF – European Logistics Forum – alla vigilia di un cambiamento
Elf: In programma alla Fiera di Genova a fine ottobre
Il Trasporto Pubblico Locale farà il suo esordio a ELF – European Logistics Forum – alla vigilia di un cambiamento che non è esagerato definire storico: la liberalizzazione del mercato. Amt SpA di Genova organizzerà infatti una tavola rotonda dal titolo ´Trasporto Pubblico Locale: il guado verso il mercato´, nel corso della quale verranno affrontate le prolematiche più attuali del TPL. Si discuterà del ruolo dei soggetti pubblici, delle opportunità che si aprono ai privati, degli oneri e dei benefici che comporterà la liberalizzazione per investitori e utenti.
Oltre a Enrico Zanelli, Presidente di Amt Genova, interverranno all´incontro in programma alla Fiera di Genova martedì 29 ottobre alle ore 10.30, gli amministratori delle aziende di trasporto pubblico di Milano, Torino, Venezia, Perugia e Napoli (col contributo di esperti e amministratori locali) nonché i vertici dell´organizzazione internazionale di Ratp, la grande azienda integrata di trasporto pubblico di Parigi (metrò, autobus, treni regionali).
Tutte le aziende italiane di TPL hanno attuato il primo passaggio verso il cambiamento, vale a dire la trasformazione in società per azioni e si apprestano ad aprirsi al mercato. ´Non si è trattato solo della modifica della forma giuridica, ma anche di una sostanziale evoluzione verso un´organizzazione ad impresa dotata delle strategie e dell´efficienza necessarie per sostenere la sfida del mercato´ precisa Enrico Zanelli, Presidente dell´Azienda Mobilità e Trasporti di Genova.
E proprio riguardo all´apertura al mercato e alla gara, Genova si differenzierà da altre città: infatti non sarà il soggetto pubblico presente come azionista a ricoprire anche il ruolo di giudice della gara, ma un´Authority appositamente composta valuterà e sceglierà la migliore azienda offerente, pubblica o privata.
Dopo l´emanazione del decreto legislativo 422/97 e di una serie di leggi regionali, il settore sta però incontrando difficoltà a completare il suo riassetto globale.
Queste difficoltà, secondo Zanelli – sono da imputarsi principalmente a tre fattori: ´innazitutto la distanza intercorsa tra l´entrata in vigore delle varie leggi regionali e soprattutto la totale disomogeneità dei loro contenuti. Poi il sovrapporsi, negli ultimi cinque anni, di tutta una serie di regolamentazioni e ipotesi di riassetto in attuazione o in previsione di provvedimenti già emanati o accumulati in forma di disegni di legge o di progetti europei: siamo arrivati così alla nuova, complessa normativa riguardante tutti i servizi pubblici contenuta nell´art. 35 della legge finanziaria 2002 e, il mese scorso, ad un´ulteriore novità rappresentata dall´art. 45 del cosiddetto ´collegato per le infrastrutture´. Infine l´assenza di punti di riferimento chiari nei testi di legge: molte espressioni fondamentali (ad esempio ´servizio minimo´, ´servizi a rilevanza industriale´, ´agenzie´) sono utilizzate con discrezionalità assoluta, che spesso sconfina nell´arbitrarietà, da parte di ogni regione e di singoli enti e aziende locali´.