Il CIPE – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – ha approvato la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile. Il provvedimento individua per il prossimo decennio i principali obiettivi ed
Il CIPE – Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – ha approvato la Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.
Il provvedimento individua per il prossimo decennio i principali obiettivi ed azioni da elaborarsi tenendo in considerazione quattro aree prioritarie: clima; natura e biodiversità; qualità dell´ ambiente e della vita negli ambienti urbani; uso sostenibile e gestione delle risorse naturali e dei rifiuti.
´E´ significativo che l´Italia, soprattutto in vista del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Johannesburg, si doti di una Strategia in continuità con i principi di Rio 1992, con il 6° Piano d´Azione Ambientale dell´UE e con gli obiettivi fissati a Lisbona e poi a Göteborg in materia di piena occupazione, coesione sociale e tutela ambientale – ha spiegato il sottosegretario all´Ambiente e alla Tutela del Territorio, Francesco Nucara -´.
Per ognuna delle quattro aree prioritarie vengono indicati obiettivi e azioni, derivanti dagli impegni internazionali che l´Italia ha sottoscritto e gli impegni nazionali che si è data, corredati da una serie di indicatori di sviluppo sostenibile in grado di misurarne il raggiungimento. Ogni qual volta sia possibile, agli indicatori di qualità ambientale, vengono associati target e tempi. Gli stessi indicatori devono servire in futuro ad orientare le valutazioni di impatto sulla sostenibilità che vengono implicate dalle proposte programmatiche e strategiche.
Tra gli strumenti d´azione, la Strategia prevede l´integrazione del fattore ambientale in tutte le politiche di settore, a partire dalla valutazione ambientale di piani e programmi; l´integrazione del fattore ambientale nei mercati, con la riforma fiscale ecologica nell´ambito della riforma fiscale generale, la considerazione delle estemalità ambientali e la revisione sistematica dei sussidi esistenti; il rafforzamento dei meccanismi di consapevolezza e partecipazione dei cittadini; lo sviluppo dei processi di Agenda 21 locale e, dulcis in fundo, l´integrazione dei meccanismi di contabilità ambientale nella contabilità nazionale.
Il documento è il frutto di un intenso processo di concertazione e si conclude con la necessità di prevedere meccanismi di verifica del raggiungimento degli obiettivi.
In linea con queste indicazioni, il CIPE ha deciso il rafforzamento della sua Commissione dedicata allo Sviluppo Sostenibile, e l´istituzione di un Forum per lo Sviluppo Sostenibile.
Manuela Michelini – clickmobility.it