Milano. Il contratto Regione-Trenitalia? Contenuti insufficienti a riequilibrare il rapporto qualità-quantità-prezzo. Contestazioni dal Coordinamento  pendolari

Milano. Il contratto Regione-Trenitalia? Contenuti insufficienti a riequilibrare il rapporto qualità-quantità-prezzo. Contestazioni dal Coordinamento  pendolari

Il coordinamento delle associazioni  dei consumatori e dei comitati dei pendolari ferroviari della Lombardia vaglia i risultati del servizio raccolta segnalazioni che ´costituiscono una riprova dell´incapacità delle Aziende ferroviarie di

Il coordinamento delle associazioni  dei consumatori e dei comitati dei pendolari ferroviari della Lombardia vaglia i risultati del servizio raccolta segnalazioni che ´costituiscono una riprova dell´incapacità delle Aziende ferroviarie di assicurare un servizio migliore´

Contenuti decisamente insufficienti tuonano i rappresentanti del coordinamento consumatori e pendolari parlando dei punti fondamentali del Contratto di servizio fra la Regione Lombardia e la Trenitalia Spa per il 2002-2003.

´I contenuti, che avrebbero dovuto concretizzare le promesse fatte dai massimi rappresentanti della Regione, sono  assolutamente insufficienti a riequilibrare il rapporto tra la qualità e la quantità dei servizi ferroviari lombardi ed il prezzo del biglietto´ – sottolineano dal comitato.
´Basti pensare che, a fronte di aumenti nelle tariffe degli abbonamenti del 15%, con punte oltre il 30%, le penalità previste nei confronti delle Aziende esercenti ammontano a valori infimi, mentre gli standard minimi di riferimento per la loro applicazione, che non sono stati discussi nel merito con i rappresentanti dei pendolari e dei consumatori, fissano soglie di qualità ancora scadenti´.

Stessa solfa anche per i bonus relativi ai ritardi ´le modalità di applicazione, il cui progetto doveva essere definito da Ferrovie Nord Milano e da Trenitalia, sono almomento estremamente vaghe e dovrebbero essere finanziate con i proventi derivanti dalle penalità a carico delle imprese inadempienti.Quanto poi all´integrazione tariffaria, è ancora tutto in alto mare e non è noto come la Regione intenda procedere a partire dai problemi aperti sul nodo di Milano, che ha  priorità sull´intero sistema della mobilità lombarda´.

Da tempo il Coordinamento ha chiesto alla Regione Lombardia di applicare i principi di trasparenza nella gestione tariffaria per rendere noti i dati sugli introiti prevedibili, a fronte dei recenti adeguamenti che dovrebbero essere destinati al miglioramento del servizio. La richiesta è rimasta inevasa  ´ciò in un momento in cui i conti degli utenti del servizio ferroviario regionale non tornano, a causa della difficile situazione economica e dell´incremento del costo della vita, che questi aumenti tariffari hanno certamente contribuito ad acuire almeno in Lombardia´.

Da quando sono scattati gli aumenti, il Coordinamento ha istituito un servizio di raccolta delle segnalazioni degli utenti sui vari disservizi che, spiegano al coordinamento, ´costituiscono una riprova dell´incapacità delle Aziende ferroviarie di assicurare un servizio migliore. Il malfunzionamento del sistema ferroviario lombardo evidenzia la difficoltà, da parte della Regione, ad imporre e far rispettare adeguati standard nei servizi in materia di puntualità, affollamento, pulizia ed informazione´.

Il Coordinamento delle associazioni dei consumatori e dei comitati dei pendolari della Lombardia ha intenzione di consegnare tutta la documentazione raccolta direttamente nelle mani del Presidente della Regione Lombardia  Roberto Formigoni, al quale è già stata inviata una richiesta urgente di incontro, a riprova dello stato di profondo disagio che stanno ancora oggi vivendo le migliaia di cittadini lombardi, utilizzatori quotidiani della rete ferroviaria per recarsi nei luoghi di lavoro e di studio.

La lettera a Formigoni

Manuela Michelini – clickmobility.it

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