Bologna. La commissione territorio, ambiente e trasporti della Regione  vaglia la proposta di modifica alla legge sul trasporto pubblico regionale e locale

Bologna. La commissione territorio, ambiente e trasporti della Regione  vaglia la proposta di modifica alla legge sul trasporto pubblico regionale e locale

Udienza conoscitiva sulla proposta presentata dalla Giunta regionale Passaggio in commissione  territorio ambiente e trasporti per la legge n. 30/98, che norma il trasporto pubblico regionale e locale. Dopo la

Udienza conoscitiva sulla proposta presentata dalla Giunta regionale

Passaggio in commissione  territorio ambiente e trasporti per la legge n. 30/98, che norma il trasporto pubblico regionale e locale. Dopo la proposta della Giunta, che punta alle modifiche riguardanti in particolare la programmazione, la gestione, la tutela degli utenti e le garanzie per i lavoratori del settore, la palla è passata alla commissione.

Vediamo gli elementi essenziali  della proposta…

Un punto importante della pdl (proposta di legge) stabilisce che la programmazione della mobilità delle persone e delle merci ´si articola per bacini provinciali e per ambiti di area vasta, intesi come unità territoriali entro le quali possa essere programmato un sistema di trasporto pubblico integrato, fortemente orientato all´organizzazione  intermodale dei servizi e coordinato in rapporto ai modi e ai fabbisogni della mobilità. Su tali ambiti agiscono gli strumenti della programmazione provinciale, sia  generali sia settoriali, che riguardino i trasporti, i Piani traffico della viabilità extra-urbana e i piani urbani della mobilità di area vasta´.

Nell´ambito del coordinamento provinciale il pdl potenzia l´iniziativa dei comuni ´singoli o associati´ prevedendo che i loro interventi siano ´promossi´ dalla Regione anche con opportuni finanziamenti.
Il testo inoltre prevede che la Giunta, in base all´atto d´indirizzo che ogni tre anni viene approvato dal Consiglio regionale, nella Conferenza Regione-Autonomie locali pervenga con queste ad un´intesa sui servizi minimi.
Il pdl stabilisce poi che il trasporto pubblico regionale e locale, ´è improntato al principio della separazione societaria tra i soggetti titolari della proprietà della rete e quelli titolari della gestione dei servizi´, e specifica che l´ente competente attribuisce, di norma, la gestione delle reti e dei servizi di trasporto mediante atto di affidamento, anche in forma di concessione. La scelta dei soggetti gestori dei servizi è effettuata attraverso procedure concorsuali, ispirate ai criteri di: pubblicità, trasparenza e concorrenzialità, a garanzia dell´imparzialità e del buon  andamento della pubblica amministrazione e tenendo conto del principio di adeguatezza tra le modalità prescelte ed il valore economico dell´oggetto di affidamento.

Per l´aggiudicazione si applica, di norma, il criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa. Alle procedure concorsuali sono ammesse imprese idonee, tra cui società di capitali, società costituite in forma cooperativa, ed anche associazioni temporanee (Ati) create da imprese idonee.
L´ente competente inoltre, nei limiti del 20% dell´affidamento complessivo, può autorizzare il subaffidamento della gestione, ferma restando la responsabilità dell´affidatario per il corretto svolgimento della stessa. Il testo di modifica prevede inoltre che i contratti di servizio contengano clausole di riduzione del corrispettivo nei casi di incompleta o inadeguata esecuzione del servizio da parte dell´esercente. La proposta di legge inoltre, per la valorizzazione e promozione della qualità dei servizi pubblici di trasporto e per la tutela degli interessi dei cittadini – utenti, individua lo strumento operativo della Carta dei servizi, che l´Agenzia o le Agenzie ed imprese devono adottare sulla base dei principi stabiliti dalla Regione, anche in attuazione della legge costituzionale n.3/2001. La Carta prevede casi di indennizzo agli utenti per irregolare erogazione del servizio´.

Il progetto di legge aumenta le garanzie della normativa attuale nei confronti dei lavoratori, facendo esplicito riferimento alla salvaguardia dei contratti sia nazionali che aziendali.

La qualificazione del servizio pubblico di trasporto regionale e locale, che questo pdl affronta – ha detto il presidente della commissione Gian Carlo Muzzarelli – ha grande rilevanza anche in rapporto a complesse questioni di carattere sociale ed ambientale ad essa connesse. Perseguire nella nostra Regione una mobilità sostenibile, caratterizzata cioè dall´efficienza dei servizi di trasporto e, contemporaneamente, dal rispetto della salute e dell´ambiente è un processo complesso, che comporta cambiamenti nell´attuale modello.
Anche, in questo settore, come in altri, l´esperienza fino ad oggi condotta ha posto l´esigenza di separare le competenze del governo da quelle  della gestione, fermi restando i criteri di efficacia ed efficienza del servizio ed anche i necessari controlli pubblici. Questa scelta, non è una delega delle competenze pubbliche su una materia cruciale per lo sviluppo economico – sociale della società emiliano-romagnola, ma ha l´intento invece di introdurre una  distinzione di funzioni tra istituzioni e società di gestione, che dovrebbe consentire alle prime scelte d´indirizzo più coordinate e funzionali e alle seconde logiche di  gestione maggiormente improntate ai criteri di efficienza e corretta concorrenzialità, nel rispetto dei diritti dei loro lavoratori e di quelli degli utenti.

Il presidente Muzzarelli – ha concluso ? esprimendo la convinzione che l´imminente lavoro della commissione porterà alcuni altri miglioramenti al pdl facendone così uno strumento adeguato per un ulteriore miglioramento del trasporto pubblico nel territorio regionale.

Nel dibattito sono intervenuti Italo Quartu di RdB trasporti Emilia-Romagna che si è detto contrario alle subconcessioni, allo smembramento delle aziende ed ha chiesto che queste rimangono pubbliche e che vengano soprattutto tutelati tutti i diritti che oggi i lavoratori del settore hanno.
Sul fronte sindacale è intervenuto anche Andrea Gatto Cisal che ha evidenziato nel pdl la mancanza di un organismo di coordinamento tra tutti gli attori interessati, la definizione dei servizi minimi e la garanzia dei lavoratori che si dovessero trovare a passare da un´azienda all´altra.
Anche per Luigi Luccarini Cgil E-R l´attuale testo è largamente insufficiente. Il settore trasporti ha bisogno di atti di Governo e di assunzione di responsabilità e va perciò fatta chiarezza su alcune questioni quali: area vasta, subconcessioni, gare e in particolare la valorizzazione e la tutela del lavoro.

Sul fronte imprenditoriale sono intervenuti Luca Rossi di Confindustria che ha chiesto chiarimenti nel testo della parte che riguarda le associazioni temporanee di impresa; Silvano Bonaiuti di Trenitalia che è intervenuto sulle stesse questioni; il rappresentante delle imprese private ..Garavini che ha giudicato il testo se ritoccato in alcune parti un buon testo.
Anche Marco Bianchini del coordinamento delle agenzie della mobilità ha giudicato favorevolmente il testo anche se ha chiesto miglioramenti che favoriscano la diffusione delle agenzie sul territorio e che chiariscano la proprietà dei beni.

Manuela Michelini – clickmobility.it

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