Il Ministero dell´Ambiente finanzia il progetto pilota per il ´Coordinamento del Vimercatese´. Progetti e interventi sulla mobilità casa-lavoro I primi dati sulla mobilità arrivano diretti dai circa 14mila questionari che
Il Ministero dell´Ambiente finanzia il progetto pilota per il ´Coordinamento del Vimercatese´. Progetti e interventi sulla mobilità casa-lavoro
I primi dati sulla mobilità arrivano diretti dai circa 14mila questionari che la Provincia ha distribuito fra i dipendenti delle Aziende e dei Comuni del ´Coordinamento Vimercatese´. Il primo passo è stato messo a punto attraverso un´individuazione dettagliata di tutti i generatori e attrattori di traffico.
Fra i primi dati raccolti emerge ad esempio che il 70% degli intervistati utilizza l´automobile come mezzo per raggiungere il posto di lavoro, percorrendo in media 22 Km e impiegando 34,4 minuti, con una velocità media di 38,4 Km/h.
Oltre il 20% degli intervistati si dichiara insoddisfatto dell´uso dell´automobile come mezzo per recarsi al lavoro.
Inoltre più del 52% si dichiara disponibile a cambiare modalità di trasporto, ove ce ne sia l´offerta.
Il Ministero dell´Ambiente finanzia il progetto pilota per il ´Coordinamento del Vimercatese´
Il progetto di Mobility Management per il Coordinamento del Vimercatese è promosso dalla Provincia di Milano e finanziato nel 2002 dal Ministero dell´Ambiente per 1 milione e 800.000 Euro. L´obiettivo è conoscere nel dettaglio la domanda di mobilità nell´area per proporre interventi innovativi, razionalizzando e rendendo più efficace il trasporto pubblico e incentivandone l´utilizzo.
Nei comuni della Provincia di Milano il problema della mobilità si manifesta in modo più acuto, vista la congestione ormai cronica della rete viaria, che fa registrare la presenza di 654 veicoli immatricolati ogni Km di strada, contro una media lombarda di 209. In questo contesto l´area più interessata da fenomeni di pendolarismo è il Vimercatese, dove su una popolazione totale di 200.000 abitanti, si concentrano aziende per un totale di 100.000 dipendenti.
´La necessità di spostarsi per lavoro viene sempre più vissuta con preoccupazione ed angoscia, per la certezza ormai assodata di subire rallentamenti nel traffico stradale – spiegano in Provincia -´.
Uno degli approcci più innovativi per affrontare questo problema è il Mobility Management: introdotto nel 1998 con il Decreto Ronchi per tutte le aziende con più di 300 dipendenti, o con più di 800 distribuiti su più sedi, il Mobility Manager si propone di strutturare gli spostamenti casa-lavoro secondo criteri di sostenibilità ambientale, ricerca soluzioni alternative in risposta alla crescente domanda di mobilità, in ambito comunale e intercomunale.
´E´ necessario partire da questi dati per proporre soluzioni alternative all´auto privata´ ? commenta Dario Vermi, Vicepresidente della Provincia di Milano, Assessore ai Trasporti, Mobilità, Viabilità. ´Puntando sull´interscambio e sulla razionalizzazione della rete dei mezzi pubblici possiamo contare di trasferire una quota di pendolari dall´auto al mezzo pubblico; uno dei primo interventi concreti in questo senso, già avviato ad Arcore, ha dato buoni risultati, producendo un incremento del 20%´ di utenti sui mezzi pubblici´
Anche la promozione di abbonamenti a condizioni economiche favorevoli si è rivelata un´azione efficace: basti pensare che nel 2001 il 42% dei dipendenti dell´Amministrazione Provinciale ha potuto usufruire di un abbonamento scontato per ATM, cui si sono aggiunti 141 abbonamenti con Trenitalia e 93 con Ferrovie Nord nel 2002.
La validità di questa azione di coordinamento provinciale è confermata, inoltre, dalle numerose richieste di adesione al progetto di Mobility da parte di altri Comuni e aziende, quali Bellusco, Caponago, Carugate (Ikea, Castorama, Carosello, Carrefour) e Pessano con Bornago (Eurand) , oltre alle sedi della Siemens di Cologno Monzese, Cassina de´Pecchi, Cinisello, Cavenago e altre grandi aziende del territorio tra cui Esselunga di Pioltello, ST Microelectronics e Italtel di Settimo Milanese e Cornaredo, Schering di Segrate.
´Si tratta – conclude Vermi ? di una dimostrazione di fiducia nei risultati che si possono raggiungere con il governo della mobilità da parte del Mobility Management: l´obiettivo è creare davvero una politica sostenibile della mobilità e diffondere sempre più la sensibilità culturale su questi temi. La soluzione è ? certo – pensare alla costruzione di nuove strade, affiancando però un disegno globale per ottimizzare l´accessibilità ai servizi già esistenti e programmare forme di trasporto innovative´.
Manuela Michelini – clickmobility.it