Le sfide nel settore dei trasporti….

Le sfide nel settore dei trasporti, compresi i trasporti urbaniPer la maggior parte dei cittadini e delle autorità degli Stati membri, le conseguenze negative del traffico, soprattutto nelle città, non

Le sfide nel settore dei trasporti, compresi i trasporti urbani
Per la maggior parte dei cittadini e delle autorità degli Stati membri, le conseguenze negative del traffico, soprattutto nelle città, non sono più tollerabili. Mi riferisco in particolare alla congestione, ed ai suoi costi economi all´inquinamento atmosferico, al rumore, al consumo di combustibili fossili importati e alle conseguenti emissioni di CO2.
In proposito, illustrerò alcune delle principali tendenze, attualmente riscontrabili nel settore dei trasporti.
Secondo le statistiche, in Europa nei prossimi anni la domanda di trasporto di merci e passeggeri continuerà a crescere a ritmi sostenuti. Occorre essere consapevoli che in assenza di interventi la congestione del traffico è destinata ad aumentare, in quanto il numero di autovetture private continuerà a crescere, soprattutto nei futuri nuovi Stati membri, e la nostra economia si baserà sempre più su una filosofia di produzione ´just in time´, con gli stock immediatamente riversati sul mercato e dunque sulle strade. Ad esempio, in assenza di misure correttive, entro il 2010 il traffico di mezzi pesanti aumenterà del 50% rispetto ai livelli del 1998. Il sistema stradale è sempre più congestionato, soprattutto all´interno delle aree urbane e nelle immediate vicinanze, al punto che, in alcune delle principali città dell´Unione europea, durante l´orario di lavoro la congestione del traffico è ormai pressoché continua. Il costo di questa congestione, che attualmente secondo le stime è pari allo 0,5% del prodotto interno lordo europeo, è destinato a raddoppiare e rischia di compromettere la competitività dell´economia europea.
I trasporti hanno un notevole impatto sull´ambiente. Ad esempio essi sono responsabili del 28% delle emissioni totali di CO2; il trasporto stradale rappresenta da solo l´84% delle emissioni di C02 imputabili all´intero settore. Inoltre, qualora la situazione rimanga invariata, le previsioni indicano un´ulteriore contrazione della quota di mercato dei modi di trasporto più rispettosi dell´ambiente, come le ferrovie e il trasporto pubblico. Ciò rischia di compromettere il conseguimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 assunti dall´Unione europea nell´ambito del protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

Inoltre, per quanto riguarda la sicurezza, il numero di incidenti stradali in Europa non è più tollerabile. Ogni anno sulle strade si contano circa 40 000 morti e più di 1 700 000 feriti. Il tema della sicurezza è al centro dell´impegno della Commissione anche negli altri settori dei trasporti, e ha assunto un´importanza crescente dopo gli avvenimenti dell´ 11 settembre 2001.
Infine, l´elevata dipendenza dei trasporti dal petrolio (98%) pone il problema della sicurezza dell´approvvigionamento energetico dell´Unione europea.
Contemporaneamente, occorre riconoscere che i costi e i prezzi nel settore dei trasporti nel suo complesso sono diminuiti, l´efficienza è notevolmente migliorata e i trasporti hanno contribuito in grande misura al successo economico dell´Unione europea.
Complessivamente, quindi, dall´analisi emerge un quadro eterogeneo: se da un lato sono stati conseguiti alcuni risultati positivi, dall´altro si profilano alcune nuvole all´orizzonte. Per questo motivo il Libro bianco sulla politica dei trasporti contiene circa 60 proposte, destinate a migliorare concretamente la situazione dei trasporti nell´UE.

Il principale obiettivo della politica dei trasporti dell´Unione europea deve essere quello di riequilibrare la ripartizione tra i differenti modi di trasporto, assicurandone la complementarità. Questa è la filosofia alla quale è ispirato il Libro bianco. Per conseguire tale obiettivo occorre:
* migliorare il funzionamento del mercato dei trasporti ed eliminare le pratiche discriminatorie;
* sviluppare la complementarità tra i vari modi di trasporto, e creare le condizioni per aumentare l´utilizzo dei modi di trasporto più rispettosi dell´ambiente, come il trasporto ferroviario ed il trasporto pubblico.
* porre la sicurezza e la qualità al centro della politica dei trasporti (per quanto riguarda la sicurezza stradale, ci siamo fissati un obiettivo ambizioso, quello di ridurre del 50% il numero di vittime della strada entro il 2010).

Parallelamente, le necessità e i diritti degli utenti devono essere posti al centro della strategia europea dei trasporti.
Per conseguire questi obiettivi, l´Unione europea dispone di una serie di mezzi, che vanno dai tradizionali strumenti normativi agli strumenti economici (come le tariffe) e alla persuasione, mediante l´applicazione delle migliori pratiche. Tuttavia, il raggiungimento degli obiettivi ambiziosi sopra descritti non può prescindere da una stretta collaborazione con tutte le autorità e soggetti economici e privati coinvolti.
Contemporaneamente, attraverso i programmi quadro di ricerca, l´Unione europea può contribuire a sviluppare e a lanciare nuove tecnologie, che consentiranno a medio termine di rinnovare il sistema dei trasporti: mi riferisco in particolare alle celle a combustibile a idrogeno e alle applicazioni telematiche.
In questo contesto occorre menzionare brevemente anche la politica energetica. Due anni fa, la Commissione ha adottato il Libro verde sulla sicurezza dell´approvvigionamento energetico, che delinea un piano per lo sviluppo di una strategia energetica a lungo termine. Uno degli obiettivi della strategia è la sostituzione entro il 2020 del 20% dei carburanti convenzionali utilizzati nel trasporto stradale con carburanti alternativi. La strategia individua tre tipi di carburanti alternativi ad alto potenziale: i biocarburanti, il gas naturale e l´idrogeno. Il Libro verde mette inoltre in evidenza l´importante ruolo svolto dai trasporti urbani, che rappresentano un settore ad alto consumo energetico. Di conseguenza, le città apporteranno un effettivo contributo al conseguimento dell´obiettivo della sicurezza dell´approvvigionamento energetico dell´Unione europea.

Infine, desidero esprimere il mio fermo sostegno all´approccio integrato sviluppato da molte amministrazioni locali, regionali e nazionali in Europa per migliorare le condizioni del traffico nei centri urbani. Questo ´pacchetto´ di politiche integrate può avere successo soltanto se:
* si riflette in maniera costruttiva sul ruolo dell´automobile nelle città;
* si riescono ad introdurre nuove tecnologie, ad esempio per quanto riguarda i veicoli e i carburanti;
* si promuove energicamente l´uso dei trasporti pubblici e di altri mezzi alternativi all´automobile.
Tuttavia, per ottenere il sostegno della popolazione e costruire un ampio consenso politico, qualsiasi cambiamento richiederà il diretto coinvolgimento dei cittadini.

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