Nel settore trasporti il giro d´affari europeo si aggira intorno ai mille mld di euroIn totale vi lavorano 10 milioni di persone Il sistema trasportistico in Europa poggia su un
Nel settore trasporti il giro d´affari europeo si aggira intorno ai mille mld di euro
In totale vi lavorano 10 milioni di persone
Il sistema trasportistico in Europa poggia su un giro d´affari di circa mille miliardi di euro, pari a circa il 10 per cento del Prodotto interno lordo. A documentarlo è il Libro Bianco su ´Una Mobilità sostenibile´ curato da Sandro Vettori e presentato a Bologna nell´ambito del convegno su ´La mobilità e l´automobile. Imprese e Istituzioni. Ognuno faccia la sua partè, che si chiuderà, poco prima dell´inaugurazione del Motor Show al Centro Fiere.
Dai primi dati resi pubblici per quanto riguarda l´Italia si mette in evidenza la continua crescita della domanda di trasporto su strada, è al 60 per cento (nel 1970 era ferma al 44 per cento) quello delle merci, mentre per i passeggeri rappresenta l´85 per cento.
Altri elementi di criticità sono rappresentati dal fatto che il 60 per cento del traffico extraurbano si concentra sul 2 per cento della rete stradale, coinvolgendo principalmente cinque Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Emilia), e nelle città è scarso, ancora, l´utilizzo del trasporto pubblico collettivo (35 per cento nelle ore di punta contro il 70 per cento di Londra, Vienna e Monaco).
In Italia, dal 1990 al 1999 sono state immatricolate 13,5 milioni di autovetture e il parco auto è passato da 27 a 31,5 milioni, mentre i ciclomotori, nel 1998 erano 4,5 mln e i motocicli 3 milioni quelli ufficiali mentre, secondo le stime dell´Associazione costruttori, questa cifra raggiunge ormai i sette milioni.
Secondo le stime, elaborate da Sandro Vettori, nel 2010 la mobilità su strada dei passeggeri potrebbe passare dai 1.689 nel 1998 a 1.959 (+16 per cento) con uno ´scenario di crescita basso´, fino a 2.292 (+35,7%) con uno scenario di crescita, anche economica, ´più alto´.
I problemi legati al traffico sono sempre gli stessi: difficile muoversi nelle aree urbane con livelli di emissioni di agenti inquinanti sempre alti anche se, qualora il trend degli ultimi anni venga confermato, nelle città italiane grazie ai provvedimenti adottati e anche all´industria che ha saputo diminuire la crescita dei consumi energetici, dovrebbe diminuire entro il 2008/2012 del 30%
In Italia, come nel resto del vecchio Continente, la percorrenza media di ogni persona è per il 60% inferiore ai 30 chilometri giornalieri, e per il 90% comunque inferiore ai 100 Km.
Il tempo legato allo spostamento medio giornaliero è sempre di un´ora.
Manuela Michelini – clickmobility.it