Oggi il servizio di trasporto pubblico gestito da ATM è regolareIl commento del sindaco Albertini Il Prefetto di Milano ha deciso di precettare i lavoratori ATM per la giornata di
Oggi il servizio di trasporto pubblico gestito da ATM è regolare
Il commento del sindaco Albertini
Il Prefetto di Milano ha deciso di precettare i lavoratori ATM per la giornata di martedì 2 dicembre 2003. La decisione arriva per evitare il ripetersi della paralisi della città e garantire l´ordine pubblico a Milano in un periodo denso di manifestazioni.
Dopo il lunedì nero milanese e il black out totale dei trasporti continua la mobilitazione ma limitatamente ai presidi nei depositi.
L´intervento dei vertici di ATM arriva deciso, fra le righe di un comunicato.
´ATM SpA considera il comportamento tenuto dai conducenti irresponsabile e al di fuori delle regole di una corretta etica civica, ove devono essere giustamente equilibrati diritti e doveri.
Lo sciopero anticipato ha volutamente danneggiato, pesantemente, la produttività cittadina, già compromessa dallo sciopero programmato, senza neppure tenere in considerazione l´operatività di alcune categorie particolari, quali i presidi sanitari.
La modalità di attuazione rappresenta una scelta precisa per far pesare il disagio in modo consistente privando i clienti di ATM anche del diritto all´informazione.
ATM SpA, considerato il comportamento, metterà in atto verso i responsabili tutte le azioni previste dalla regolamentazione di settore, valutando anche le possibilità di risarcimento del danno nonché le eventuali implicazioni penali
Il diritto di sciopero nel settore dei trasporti, proprio per il carattere sociale, è disciplinato da precise normative che impongono, tra l´altro, la preventiva comunicazione.
Il servizio di trasporto pubblico prevedeva un´interruzione dalle 8.45 alle 15 per lo sciopero dei sindacati di categoria.
Il comportamento irresponsabile dei conducenti, che non hanno rispettato l´orario comunicato dalla organizzazioni sindacali stesse, ha privato la città in modo totale del servizio di trasporto pubblico.
Infatti, nessun veicolo ha circolato sulla rete di superficie (urbana e interurbana) e sulla rete metropolitana fin dall´inizio del servizio´.
´I lavoratori di fronte alle minacce di azioni penali per interruzione di pubblico servizio – e´ stato detto – non intendono prestare il fianco a provocazioni e a bloccare di nuovo il trasporto pubblico´.
Motivo scatenante della protesta, che ha segnato l´ottavo sciopero, la mancata firma del secondo biennio economico del contratto nazionale di lavoro, previsto nell´accordo siglato nel novembre del 2000.
Gli autoferrotranvieri chiedono sostanzialmente un aumento in busta di 106 euro mensili.
´Oggi la città è stata messa in ginocchio – ha dichiarato il sindaco Gabriele Albertini – e i diritti di centinaia di migliaia di cittadini calpestati dal comportamento irresponsabile e arrogante di quei lavoratori dell´ATM e di quelle strutture sindacali che, violando la legge, non hanno rispettato le ´fasce di garanzia´ previste dalle norme che regolano i servizi pubblici´.
Ed ancora…
´A causa dell´iniziativa di una corporazione monopolista e scorretta la città ha dovuto rinunciare a 2.200.000 viaggi effettuati normalmente dall´ATM. Sono infatti rimasti in deposito 93 convogli della metropolitana e 2000 mezzi di superficie tra tram e autobus.
Si è trattato di un´azione di intollerabile violenza che sconfina palesemente nel sabotaggio, nella giornata in cui a Milano si apre una conferenza sull´Ambiente di rilevanza mondiale.
Certamente la scelta di questa data per un´azione del genere non è casuale e forse è auspicabile, da parte della Prefettura, una riflessione equilibrata sull´opportunità di ricorrere alla precettazione quando gli scioperi coincidono con eventi di tale portata.
L´amministrazione comunale e il commissario per il traffico non possono assolutamente tollerare un attacco tanto brutale alla sicurezza, alla salute e alla libertà dei cittadini. Nell´interesse della collettività che rappresento, ho chiesto all´Azienda dei Trasporti di intraprendere immediatamente provvedimenti nei confronti degli autori dell´agitazione, dalle azioni disciplinari alle cause civili per il risarcimento dei danni, come prevede la legge´.
Manuela Michelini – clickmobility.it