L´intesa siglata lunedì 17 febbraio Punta allo studio specifico delle innovazione nel settore dell´energia il nuovo accordo sottoscritto da Legambiente e Energia Spa, società del gruppo Cir.Nuove tecnologie, fonti alternative,
L´intesa siglata lunedì 17 febbraio
Punta allo studio specifico delle innovazione nel settore dell´energia il nuovo accordo sottoscritto da Legambiente e Energia Spa, società del gruppo Cir.
Nuove tecnologie, fonti alternative, sono termini essenziali parte integrante del nuovo accordo che intende mettere in pratica un intento su tutti: minimizzare l´impatto ambientale e dar concretezza alla riduzione del consumo energetico.
L´accordo di collaborazione, come viene definito precisamente, vedrà nel dettaglio l´applicazione di tecnologie innovative nel settore della generazione di energia elettrica.
L´accordo viene siglato in perfetta linea con gli indirizzi di politica energetica stabiliti dall´Unione Europea e dall´Italia, elementi base ´ ´volti al perfezionamento dei processi di tasformazione delle materie prime energetiche, allo sviluppo di fonti di energia rinnovabili, alla riduzione dei consumi e al miglioramento delle condizioni di compatibilità ambientale e di qualità della vita´.
´Energia – spiega Massimo Orlandi, amministratore delegato di Energia Spa – ha una forte motivazione ad affermarsi come operatore all´avanguardia nella promozione e nello sviluppo tecnologico e commerciale di soluzioni energetiche a basso impatto ambientale, orientate alle esigenze dei clienti ottimizzate che possono includere il Il risparmio energetico, la cogenerazione, la generazione diffusa o distribuita, la produzione da fonti rinnovabili sono alcuni dei temi che a nostro avviso hanno importanti potenzialità di sviluppo tecnologico e applicativo. In prospettiva, è per noi inoltre sostanziale molto interessantefavorire adottare tecnologie di produzione distribuitae che consenta accelerino lo sviluppo più rapido di un´effettiva concorrenza tra operatori e il superamentoriducano delle problematiche relative alla complessità e alle incertezze dei processi autorizzativi´insediamento di nuovi impianti di generazione di grandi dimensioni.´
´Nonostante gli impegni presi dal nostro Paese con la firma del protocollo di Kyoto – ha sottolineato Francesco Ferrante, direttore generale di Legambiente – l´Italia non sta facendo niente per tagliare le proprie emissioni di gas serra e promuovere l´energia pulita. Invece di diminuire, le nostre emissioni sono cresciute del 5% rispetto ai livelli del 1990 e il mercato energetico continua a essere dominato dalle fonti fossili. Sul fronte dell´impiego delle fonti rinnovabili, del solare e dell´eolico siamo ancora molto indietro rispetto ad altri Paesi europei. L´eolico, per esempio, è un settore già maturo ma si installa ben poco: abbiamo chiuso il 2002 con 700 megawatt installati contro gli 8.700 della Germania, tanto per fare un paragone. E siamo molto arretrati rispetto ad altre esperienze europee anche nel settore della microgenerazione´.
Manuela Michelini – clickmobility.it