Milano. Politiche ambientali e infrastrutturali: se ne è discusso al Forum Mobilità e Territorio giovedì 20 febbraio

Milano. Politiche ambientali e infrastrutturali: se ne è discusso al Forum Mobilità e Territorio giovedì 20 febbraio

Nazioni a confronto fra le pieghe di Progetto Città Mobilità e sostenibilità hanno trovato una coniugazione di grande rilevanza e il passaggio dalla carta alla realtà ha una robusta connessione

Nazioni a confronto fra le pieghe di Progetto Città

Mobilità e sostenibilità hanno trovato una coniugazione di grande rilevanza e il passaggio dalla carta alla realtà ha una robusta connessione nel quotidiano. Lo dimostrano a Milano rappresentanti degli enti pubblici, dirigenti delle aziende del Tpl, chiamati a raccolta da un´occasione importante come quella del Forum mobilità e territorio, promossa in occasione di Progetto Città. Giovedì 20 febbraio la sala blu del centro congressi ha visto un confronto internazionale a dimostrazione di come le politiche ambientali, infrastrutturali ed economiche, pensate per costruire una nuova cultura della mobilità, abbiano una interessante radice comune.
Progetti simili, volontà comuni,  verso soluzioni per una tematica che non dimostra di avere confini di sorta.
Gli interventi si sono succeduti veloci, quasi a sostenere che a contare davvero sono i fatti.
E su fatti concreti e necessità future hanno aperto in veste di promotori Bruno Soresina, presidente ATM Milano, Maurizio Agostini, presidente ATC Bologna, Renzo Brunetti, direttore generale ATAF Firenze. Per passare la parola poi agli amministratori pubblici e quindi a Roberto Formigoni, presidente della Regione Lombardia, Gabriele Albertini, sindaco di Milano, Carlo Monaco, assessore comunale all´Urbanistica di Bologna, confortati dalle esperienze internazionali di Jorgen Linder, sindaco di Goteborg, e Manuel Villalante, consigliere della presidenza di TMB, azienda di trasporto di Barcellona e da quella istituzionale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture grazie alla presenza di Gaetano Fontana.

´Per chi opera nel settore della mobilità e dei  trasporti è importante interrogarsi su dove si è arrivati e dove si intende andare ? sostiene Bruno Soresina -. Il nostro è un contesto che propone scelte davvero difficili e l´evoluzione è un fine che non dobbiamo dimenticare neppure per un istante´. Guai ad abbassare la guardia insomma fa notare Soresina ´Il ruolo delle aziende che si occupano del tpl non può finire con l´aggiudicazione di una gara, è necessaria una formazione continua. Le aziende si sono modificate moltissimo ma devono fare ancora molto con la cognizione che da soli non si arriva a nulla´. Quindi lunga vita alle alleanze e ad una percezione del trasporto capace di lasciarsi influenzare dalle nuove tecnologie e dalla voglia di crescere davvero.

´La domanda crescente di mobilità e di infrastrutture è una sfida politica e amministrativa ? spiega Roberto Formigoni -. La mobilità, oggi al pari di domani, è un aspetto essenziale della libertà individuale´. Se  la scarsa mobilità rischia di paralizzare i territori, come sostiene il ´governatore´ lombardo giocano un ruolo ineludibile la sostenibilità ambientale e le nuove infrastrutture. La Lombardia è una vera fucina di innovazioni in questa direzione e Formigoni snocciola dati e sostiene il ruolo strategico di realtà quali quella del Corridoio 5, della Legge Obiettivo, dei progetti legati all´idrogeno, e all´infomobilità, tutti termini che, per chi gravita in questo settore, non sono privi di valore. ´Dobbiamo muoverci in una dinamica di partenariato: lavorare insieme è l´unica soluzione per un futuro più vivibile´.

Per chi ha seguito sulla stampa, oppure conosce da vicino l´impegno del sindaco milanese Gabriele Albertini, in tema di mobilità e trasporti, l´intervento non si cela dietro alcuna oscura trama. Impegno e determinazione in  una città difficile, sono le parole chiave, e per uscirne non è parso così strano chiedere i poteri straordinari in fatto di traffico. Albertini ha ricordato il percorso e i problemi che le amministrazioni locali devono affrontare ´Per la vivibilità, ambiente e mobilità sono due elementi essenziali´. Milano vede quotidianamente un transito di circa 700mila veicoli e le soluzioni necessitano di emergenze a tambur battente ´Il Comune ha deciso di investire 152 milioni di euro in progetti legati ai  trasporti e le date di realizzo sono prossime. Dobbiamo proporre una nuova cultura per vivere la città´.

C´è stato spazio anche per le esperienze straniere quali quelea di città come la svedese Goteborg e
di Barcellona per ritornare in patria  con Bologna.
Fornire mobilità sostenibile è l´imperativo del sindaco di Goteborg ´I nostri progetti puntano a tre elementi essenziali il potere dell´informazione, la legislazione e le nuove tecnologie intelligenti´. Un´amalgama che, se ben riuscita, può risultare strategica. ´Crediamo davvero che si possa ridurre il traffico se si percorrono soluzioni legate agli spazi web, al tele-lavoro, alla possibilità di effettuare pagamenti, quali quelli delle bollette, via internet, allo sviluppo del car sharing ? spiega Jorgen Linder ?´. Le soluzioni svedesi passano attraverso l´ottimizzazione semaforica, le corrette informazioni sul traffico da diffondersi senza esitare. ´A Goteborg abbiamo realizzato Komfram, un sistema di informazione real time per chi è alla guida dell´auto, per chi è in attesa alla fermata dei bus. Si tenta insomma di cambiare le abitudini di chi viaggia informando sulle opportunità dei trasporti. Come influenzare la gente? Non è poi così difficile basta far capire che i piccoli cambiamenti che può sostenere ciascuno di noi possono, se sommati, influenzare i cambiamenti generali´.

Della missione ministeriale ha parlato Gaetano Fontana, intervenuto in sostituzione del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Pietro Lunardi. ´Il ministero ha due missioni: la mobilità e il territorio. In fatto di numeri sono rilevanti quelli che si impegneranno per la legge obiettivo: 120mila milioni di euro, e le potenzialità del Corridoio 5´.

In fatto di potenzialità e progetti stranieri sono stati illustrate le progettualità di Barcellona, prima città che ha istituito le zone a traffico limitato. Quanto fatto a Barcellona ha una certa similitudine con Goteborg, politica di limitazione degli spostamenti in testa. ´A differenza di altre città come Londra che ha applicato un ticket, davvero costoso, per l´accesso in centro noi abbiamo puntato all´applicazione di tariffe davvero esose in fatto di parcheggio ? spiega Manuel Villalante -. In centro non c´è un posteggio gratuito ormai da anni. Nel ´98 è stato avviato un gruppo di lavoro interessante nel settore della mobilità, siglando un vero e proprio Patto di Mobilità, di cui sono parte integrante tutte le associazioni di categoria che operano in città. Dalle tante riunioni sono uscite le innovazioni e le nuove politiche´.

Sulla mobilità quale termine sintesi dell´uomo di oggi espone pro e contro l´assessore all´Urbanistica del Comune di Bologna, Carlo Monaco, con un excursus su scelte diverse. ´Bologna vede la coesistenza di un´autostrada e di una tangenziale  che ingessano la città in maniera perenne, pur essendo la località non un luogo di turismo ma soprattutto di transito´. Fra i progetti più rilevanti spicca sicuramente quello dell´alta velocità che segnerà il centro cittadino quale ´grande blocco´ ´Università, fiera e aeroporto sono i punti modali della città per questo è stata studiata una politica di collegamento con la metropolitana´.

Manuela Michelini ? clickmobility.it

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