Prima risposta tipo attivata da una amministrazione provinciale in Toscana La sicurezza sulle strade riparte dalla nascita dell´Osservatorio Incidenti del Traffico messo a punto dalla Provincia di Arezzo. In fatto
Prima risposta tipo attivata da una amministrazione provinciale in Toscana
La sicurezza sulle strade riparte dalla nascita dell´Osservatorio Incidenti del Traffico messo a punto dalla Provincia di Arezzo.
In fatto di sicurezza è sicuramente il primo istituto promosso da una amministrazione provinciale in Toscana.
´Dopo aver ereditato le competenze in materia di viabilità ex-statale ci siamo subito posti di fronte al problema del miglioramento della sicurezza delle nostre strade ? spiega il Presidente della Provincia, Vincenzo Ceccarelli ? e abbiamo avviato questo progetto, grazie al quale siamo in grado di svolgere un monitoraggio costante e approfondito di tutti gli incidenti che accadono sulla viabilità provinciale. Un´analisi condotta con metodi del tutto innovativi, che dovrebbe consentirci di individuare i cosiddetti punti neri della circolazione sui quali intervenire. Un esempio concreto è costituito dalla strada provinciale di Botriolo in Valdarno, la cui pericolosità è emersa dalla prima fase di osservazione, dove abbiamo già programmato un intervento di tipo sperimentale´.
Obiettivo primario dell´Osservatorio è quello di fornire una fotografia il più possibile realistica della situazione provinciale, andando oltre i dati parziali forniti dalle statistiche dell´Istat.
Secondo i primi dati già raccolti sono ben 6.000 ogni anno i feriti di incidenti stradali che si fanno medicare nei pronto soccorso della provincia.
Ben 282 sono i morti dal 1995 ad oggi, di cui 140 nelle aree urbane. In testa alla triste graduatoria sta la Sr 71, con 34 vittime, seguita dalla strada provinciale 327 di Foiano, con 15 decessi.
Tra le novità introdotte nel progetto messo a punto dalla Provincia di Arezzo, troviamo la stretta collaborazione con Prefettura e Usl, per raccogliere la maggior quantità di informazioni da elaborare, comprese quelle sullo stato di salute generale delle vittime di incidenti stradali e sulle eventuali terapie a cui erano sottoposti.
I dati raccolti confluiranno in una banca dati che consentirà non solo di intervenire sulle strade, ma anche di attivare campagne mirate a correggere le abitudini sbagliate da parte di chi si mette al volante. In tempi brevi l´Osservatorio avrà anche un proprio sito internet sul quale seguire costantemente l´aggiornamento dei dati.
Man. Mich. -. clickmobility.it