Torino. Installato in città un Radar Wind Profiler per valutare l´inquinamento urbano

Torino. Installato in città un Radar Wind Profiler per valutare l´inquinamento urbano

Sperimetazione dell´idrogeno nel campo della mobilità: la Regione ha stanziato 6.700.000 euro nel triennio 2002-2004 Valutare la qualità dell´aria a Torino sarà più facile grazie all´installazione di un nuovo radar.

Sperimetazione dell´idrogeno nel campo della mobilità: la Regione ha stanziato 6.700.000 euro nel triennio 2002-2004

Valutare la qualità dell´aria a Torino sarà più facile grazie all´installazione di un nuovo radar. Il supporto è stato collocato sul tetto dell´edificio della Regione Piemonte sede dell´Assessorato all´Agricoltura, in C.so Stati Uniti, 21 a Torino, una delle migliori posizioni nel centro cittadino.

In questa ultima tranche estiva  infatti la Rete Meteoidrografica di Monitoraggio Ambientale di ARPA Piemonte è stata integrata con un sistema innovativo di monitoraggio delle condizioni meteorologiche dell´ area urbana torinese.
Il sistema è composto da un Radar Wind Profiler ed un Radiometro ´MTP5´ per misurare i profili di vento e temperatura negli strati bassi dell´atmosfera.

Il Wind Profiler è un radar, strumento altamente specializzato rivolto all´indagine ad elevata risoluzione dell´andamento del campo di vento con la quota.
Il Radiometro ´MTP5´ è uno strumento innovativo finalizzato alla rilevazione in remoto del profilo verticale della temperatura dell´aria fino ad un´altitudine di 1000 metri e ha la caratteristica di essere poco intrusivo, di minimo impatto e di facile installazione.
Si tratta per entrambi gli strumenti della prima installazione a carattere operativo avvenuta in Italia, che pone la nostra Regione all´avanguardia in campo nazionale ed europeo, accanto ai paesi europei tradizionalmente leader nel settore della qualità dell´ ambiente quali Inghilterra, Olanda e Norvegia.

´L´installazione del sistema nell´area urbana torinese – spiega l´assessore regionale all´Ambiente Ugo Cavallera – permetterà di migliorare le previsioni sulle caratteristiche dell´inquinamento urbano a partire dal prossimo inverno, fornendo indicazioni basilari a supporto dei già validi sistemi di valutazione e previsione della qualità dell´ aria adottati dalla Regione Piemonte. Infatti il sistema regionale di rilevamento della qualità dell´aria che coinvolge Regione Province e Comuni, con il supporto tecnico dell´ARPA e Informatico del CSI Piemonte, consentirà già dal prossimo autunno di avere quotidianamente la situazione della qualità dell´aria di tutti i Comuni del Piemonte per i tre inquinanti più significativi (PM10, NOx, O3). Su questi tre inquinanti è pertanto concentrata tutta la nostra attenzione´.
A tal fine, in attuazione della legge regionale n. 43 del 7 aprile 2000, la Regione Piemonte ha elaborato, lo scorso anno, gli indirizzi per le Province per predisporre e gestire i Piani di Azione e per individuare i Comuni piemontesi assegnati alle zone del piano. Le Province sono infatti in Piemonte le autorità competenti alla gestione delle situazioni di rischio di superamento dei valori limite e con i Comuni hanno elaborato i loro piani di azione. I criteri e le indicazioni fornite dalla Regione alle Province riguardano la mobilità, alcune attività lavorative e impianti produttivi, gli impianti per il riscaldamento degli ambienti.

Nel triennio in corso la Regione garantisce, con una cifra pari a 21 milioni di euro, lo sviluppo di alcune politiche a sostegno dei Piani di Azione. Per gli anni 2002 – 2004 sono stati stanziati fondi regionali, integrativi a quelli statali, a favore dei Comuni e delle Province per la diffusione del metano e del GPL per autotrazione. Si tratta di 5 milioni di euro su tutto il territorio regionale in tre anni a disposizione dei Comuni per installazione di impianti di distribuzione di Metano e di 4 milioni e mezzo in tre anni a disposizione delle Province per l´ acquisto di mezzi a metano e a GPL per le flotte delle aziende di pubblico servizio e di pubblica utilità.
Per gli anni 2003 e 2004 sono inoltre disponibili fondi regionali per 5 milioni di euro per lo sviluppo di tecnologie a bassa produzione di emissione negli impianti produttivi, di riscaldamento e climatizzazione.
Infine la Regione ha stanziato 6 milioni e settecentomila euro nel triennio 2002 – 2004 per proseguire le sperimentazioni sull´utilizzo dell´idrogeno sia nel campo della mobilità che della produzione di energia.

Manuela Michelini – clickmobility.it

Left Menu Icon