I costruttori francesi credono nell´auto a propulsione elettrica  

L´ultimo Salone MONDIAL DE L´AUTOMOBILE svoltosi in ottobre 2002 a Parigi, ha testimoniato l´interesse dei costruttori francesi per la propulsione elettrica. D´altronde anche il pubblico francese manifesta un significativo interesse

L´ultimo Salone MONDIAL DE L´AUTOMOBILE svoltosi in ottobre 2002 a Parigi, ha testimoniato l´interesse dei costruttori francesi per la propulsione elettrica.
D´altronde anche il pubblico francese manifesta un significativo interesse per i veicoli elettrici. Lo testimoniano il numero d´immatricolazioni, che ammonta a 7.500 su un totale di 11.500 in tutta Europa.
Al primo posto in tutte le categorie si colloca PSA Peugeot Citroën con i tre quarti delle immatricolazioni europee.

Costruttori sulla breccia
Diversi progetti sono attualmente allo studio presso i costruttori che dovrebbero concretizzarsi entro i prossimi due anni. Quello più avanzato è quello della Renault Kangoo Elect´Road, presentato durante il MONDIAL DE L´AUTOMOBILE. Questo veicolo commerciale a propulsione elettrica è dotato di un sistema che ne aumenta l´autonomia. Si tratta di un piccolo motore termico di 500 cm3, quattro tempi, due cilindri, alimentato con un serbatoio da 10 litri di carburante, che può ricaricare la batteria e fornire l´elettricità al motore elettrico attraverso due alternatori. ´Questo sistema evita di restare in panne quando ci si trova su un percorso un po´ più lungo del previsto´, spiega Alain Lebourg, direttore del programma Veicoli ad Energie Alternative di Renault. ´La funzione di questo motore ausiliare è principalmente quella di rassicurare gli utilizzatori´. Renault spera di vendere 2.000 Kangoo Elect´Road all´anno prima di tutto alle Amministrazioni pubbliche, ma anche alle aziende.

Gli artigiani che si spostano frequentemente in città senza percorrere più di un centinaio di chilometri al giorno potrebbero essere attratti da questo modello che combina comfort di guida, silenziosità e costi tutto sommato ragionevoli.

PSA Peugeot Citroën commercializza già diversi modelli elettrici con batterie Nickel/Cadmio (Partner, Berlingo, 106, Saxo). Ha anche progettato un prototipo ibrido. Questo veicolo, battezzato Xsara Dynactive, è dotato di un motore elettrico per la città e di un motore termico (diesel) per le distanze più lunghe; i due motori hanno una potenza equivalente. La vettura ricarica le sue batterie quando il motore funziona in regime termico, ottenendo un´autonomia equivalente a quella di una vettura diesel tradizionale con, alla fine, un risparmio teorico di carburante di circa il 35%.

Forte di questa esperienza, PSA Peugeot Citroën ha in progetto l´immissione sul mercato di una gamma di modelli ibridi nel 2003. Alcuni avranno un motore elettrico ed un motore termico di potenza equivalente, come appunto la Xsara Dynactive, altri avranno un motore elettrico supplementare da 7 kW per recuperare l´energia prodotta nelle frenate ottenendo cosi un risparmio del 15% sui consumi di carburante e sull´inquinamento, altri, infine, avranno una semplice assistenza elettrica all´avviamento ed all´arresto, con un alternatore di potenza ed un controllo elettronico che consentirà di avviare senza rumore e senza inquinamento.

Con i suoi progetti, PSA Peugeot Citroën non vuole solo collocarsi sul mercato dei veicoli ´puliti´. Il costruttore vuole anche conservare la sua posizione di pioniere sul piano tecnologico che ha saputo conquistare con i veicoli termici. ´Nel prossimo futuro, l´elettronica di potenza s´imporrà su tutti i veicoli, ad esempio per l´assistenza alla guida o per la funzione stop-and-go, che spegne il motore quando il veicolo si ferma. Avremo allora bisogno di alternatori con prestazioni migliorate, oltre a sistemi d´avviamento a 42 V al posto dei 12 V tradizionali´, sottolinea Joseph Beretta, responsabile delle innovazioni elettriche ed elettroniche nella Direzione Ricerca del Gruppo PSA. ´Confidiamo oggi nelle batterie Nickel/Metalidruri poiché offrono prestazioni superiori di circa il 30% rispetto alle batterie Nickel/Cadmio´.

Outsider inattesi
PVI, filiale del gruppo Ponticelli Frères, molto conosciuto nel settore delle attività off-shore, si sta facendo un nome nel campo dei veicoli commerciali elettrici. Questa società della regione parigina ha già al suo attivo un autobus urbano da 55 posti. Si tratta del più grande autobus del mondo a propulsione totalmente elettrica. La sua autonomia giornaliera raggiunge i 140 km grazie a due sistemi complementari di ricarica: una ricarica lenta durante la notte ed una ricarica rapida nell´intervallo tra i viaggi. Una quindicina d´esemplari sono in servizio, soprattutto sulla collina di Montmartre, a Parigi. Diversi autobus hanno funzionato all´interno del Parco delle Esposizione di Parigi durante l´ultimo MONDIAL DE L´AUTO. Con la collaborazione di EdF (Electricité de France), primo produttore mondiale di elettricità, PVI vuole commercializzare nel 2003 anche un veicolo commerciale di 7÷10 tonnellate totalmente elettrico. ´Questo veicolo effettuerà la distribuzione delle merci nel centro città riducendo al minimo rumore ed inquinamento´, sottolinea Simon-Pierre Thiery, responsabile dei veicoli elettrici di EdF.

Le prospettive offerte dalla propulsione elettrica hanno anche attirato l´attenzione di Serge Dassault. Il presidente del Gruppo aeronautico Marcel Dassault, sempre in prima linea per quanto riguarda le rivoluzioni tecnologiche. Il costruttore aeronautico si è associato al carrozziere Heuliez per produrre nei prossimi due anni veicoli elettrici a quattro posti, capaci di viaggiare fino a 130 km/h con un´autonomia di almeno 300 chilometri. Il progetto prevede l´adozione di batterie Litio/Polimeri della prossima generazione ed un sistema d´incremento dell´autonomia. Il blocco motore e le batterie saranno posizionate nella parte anteriore della vettura, lasciando sufficiente spazio per i passeggeri ed i bagagli.

L´ambizione di Serge Dassault è aprire il mercato dei veicoli elettrici ai privati. Ha per questo creato una filiale, denominata SECVE (Société d´Etudes et de Construction de Voitures Electriques), di cui ha assunto la direzione suo figlio Laurent. ´Il mercato ci sembra maturo per delle vere vetture elettriche a quattro posti da utilizzare sia durante la settimana, sia nel week-end, adatte alla città ed ai percorsi extraurbani, disponibili a prezzi ragionevoli´, assicura quest´ultimo. ´Una volta che avremo dimostrato la validità del nostro progetto, ci rivolgeremo ad un grande costruttore per industrializzare la produzione´.

Batterie ad alte prestazioni
Il successo della propulsione elettrica è subordinata all´arrivo sul mercato di batterie ad elevate prestazioni, poiché occorre almeno una batteria da 20 kWh per alimentare una vettura totalmente elettrica. La società Saft produce già batterie Nickel/Cadmio al ritmo di 5.000 unità all´anno sull´unica linea di produzione industriale al mondo, a Bordeaux, nel sud ovest della Francia.
Inoltre, l´azienda sta mettendo a punto, insieme alla società di componentistica Valeo, sistemi di avviamento a 42 V (al posto dei tradizionali 12 V) sia per i veicoli ibridi, sia per quelli a motore termico. Saft sviluppa anche nuove batterie basate su una tecnologia Litio/Ioni, in fase d´omologazione.

Il Gruppo Bolloré sta sviluppando, da parte sua, una tecnologia concorrente basata sulla tecnologia Litio/Polimeri. Si tratta di un film d´elettrolita composto da una miscela di polimero e di sale di Litio, avvolto con un film catodo, un film di Litio ed un collettore di corrente. Bolloré ha creato, con EdF (Electricité de France), una filiale comune, denominata Batscap, in vista della produzione, a partire dal 2004, a Quimper, in Bretagna, di batterie basate su questa tecnologia. ´Con una densità d´energia superiore a 100 Wh/kg, la batteria Litio/Polimeri fornisce energia tre volte superiore rispetto ad un classico accumulatore al piombo in un volume equivalente ed il suo prezzo di vendita è molto inferiore a quello delle batterie Nickel/Cadmio o Nickel/Metalidruri´, afferma Simon-Pierre Thiery. ´Garantiscono, inoltre, un´autonomia di 250 km rispetto ai 90÷100 km delle batterie attuali´. Lo stabilimento è in fase di costruzione e le prime prove sono previste nel corso del 2003.

per cortesia di www.ataf.net

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