Ancora un passo verso la mobilità sostenibile.
La Commissione Europea ha presentato una proposta per la ristrutturazione dei sistemi di tassazione delle vetture direttamente proporzionale alle emissioni di biossido di carbonio da parte delle autovetture.
La scelta europea parte da un presupposto ben preciso: L'inquinamento prodotto dalle vetture che pesa sulle emissioni globali di CO2 in una percentuale del 28%. Il trasporto su strada, per dirla in numeri, corrisponde L'84% delle emissioni di anidride carbonica dovute ai trasporti, metà delle quali prodotte direttamente dalle vetture.

Se da un lato la direttiva va a migliorare il mercato interno, cancellando gli ostacoli fiscali legati al trasferimento da un paese L'altra in Europa, dL'altro punta ad un elemento a forte valore ambientale. Una ristrutturazione delle tasse di circolazione e immatricolazione legate a doppio filo a valenze ambientali.

Il nuovo sistema garantirebbe, per dirla in breve, una tassa da calcolarsi in base L'uso effettivo della vettura.
Un computo collegato alle emissioni di CO2, sia per quel che concerne la tassa annuale di circolazione che L'annuale di immatricolazione, e la differenza andrebbe ricercata nel numero di grammi di biossido di carbonio emessi per ciascun chilometro.

La Commissione ha già ipotizzato un tabellino di marcia su come introdurre il meccanismo in base a percentuali distinte.
Si inizia con il 25% del gettito fiscale, garantito dal nuovo meccanismo, entro il 31 dicembre 2008, per passare al 50% del gettito fiscale della tassa di immatricolazione e della tassa annuale di circolazione entro il 2010.Manu Mich. – clickmobility.it