Dalla Commissione nuove regole per il tpl

BRUXELLES. NOVITA SU FINANZIAMENTI E ORGANIZZAZIONE DEL TPL: L'ENTE PUBBLICO LIBERO DI  FORNIRE IL SERVIZIO, IN PROPRIO, OPPURE DI AFFIDARLO AD UN OPERATORE ESTERNO

BRUXELLES. NOVITA SU FINANZIAMENTI E ORGANIZZAZIONE DEL TPL: L'ENTE PUBBLICO LIBERO DI  FORNIRE IL SERVIZIO, IN PROPRIO, OPPURE DI AFFIDARLO AD UN OPERATORE ESTERNO

Oggi rivisto il regolamento europeo del 1969 per sviluppare un trasporto pubblico di qualità

La Commissione europea ha rivisto oggi il regolamento relativo al trasporto pubblico con una novità interessante concernente L'affidamento del trasporto pubblico che L'ente potrà decidere di gestire in proprio o affidare ad un operatore esterno specializzato.

Il testo del regolamento, decisamente rinnovato, fornisce un quadro sicuro ed adeguato alle esigenze degli enti pubblici sia per quel che concerne L'organizzazione dei trasporti sia per quel che concerne i finanziamenti dei servizi.

L'autorità pubblica e L'operatore incaricato di realizzare il trasporto collettivo dei passeggeri dovranno accordarsi, nel quadro di un contratto preliminare, sui criteri richiesti per offrire la migliore qualità possibile dei servizi.
"L'autorità pubblica potrà  fornire i  trasporti locali in proprio oppure affidarli in  trasparenza ad un operatore specializzato – ha dichiarato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione europea, responsabile dei trasporti -. Il testo, rinnovato, garantirà il realizzo ed il finanziamento dei servizi pubblici."

Il regolamento, in vigore dal 1969,  non è più adatto alle necessità dei trasporti pubblici. L'organizzazione del trasporto collettivo per ferrovia e su strada si è evoluto, ma poggia su una insicurezza giuridica di fondo crescente.
La revisione del regolamento fornisce un quadro d'insieme  rinnovato. Un quadro, che assicurano a Bruxelles, porterà una sicurezza in termini giuridici ed una trasparenza necessarie per  sviluppare un'offerta di trasporti pubblici di qualità, e partecipare al miglioramento delL'ambiente e della mobilità.

Il comparto pubblico potrà scegliere la procedura organizzativa dei trasporti pubblici con piena libertà di fornire in proprio il servizio oppure di affidarlo a terzi ad un operatore esterno specializzato.
La Commissione risponde così alla domanda del Parlamento europeo di rispettare la libera scelta degli enti territoriali.
In tutti i casi, gli enti faranno la loro scelta nel pieno rispetto della trasparenza nei confronti di chi li ha eletti e degli operatori interessati.
Dovranno rendere i loro progetti pubblici un anno prima di una qualsiasi attribuzione e pubblicare un bilancio annuale.
I contratti avranno una durata limitato – 8 anni per la strada, 15 anni per il ferro – che permetterà un miglioramento continuo del servizio.Quando sceglieranno un operatore esterno per i trasporti urbani, lo faranno attraverso  gara pubblica, facoltativa per quel che concerne il trasporto ferroviario regionale e di lunga distanza.

Il regolamento prevede una transizione progressiva per la sua entrata in vigore di 8 anni per i servizi d'autobus e di 10 anni per i servizi del "ferro". Instaura norme chiare e semplificate per il calcolo delle compensazioni finanziarie assegnate agli operatori del trasporto collettivo. La compensazione deve riflettere il costo reale più un vantaggio ragionevole.
Inoltre il regolamento porterà ad una grande semplificazione delle  pratiche amministrative e ad una più corposa sicurezza giuridica. Il tutto in perfetta coerenza con le misure che la  Commissione ha adottato la settimana scorsa per i servizi pubblici negli altri settori d'attività.Manuela Michelini – clickmobility.it

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