Ieri in prima lettura il Parlamento europeo ha approvato il terzo pacchetto ferroviario che prevede, tra l'altro, indennità ai passeggeri fino al 75 % del prezzo del biglietto in caso di ritardo
Il punto più interessante è la concessione di indennità ai passeggeri dei treni che subiscono ritardi.
La novità arriva dritta dalla prima lettura eseguita dal Parlamento europeo "terzo pacchetto ferroviario" adottato dalla Plenaria.
Tanti gli elementi in discussione, fra cui diritti dei passeggeri, certificazione del personale di guida dei treni, liberalizzazione dei servizi di trasporto e qualità dei servizi di trasporto merci, I deputati chiedono indennità per i passeggeri che subiscono ritardi, anche sulle tratte nazionali, e si oppongono alle compensazioni per il non rispetto dei tempi di consegna delle merci, inoltre Intendono agevolare L'accesso al mercato di nuove società e promuovere la mobilità dei conducenti.
E' grazie alla relazione di Dirk Sterckx (ALDE/ADLE, BE) che si entra nel merito dei punti discussi, con una richiesta specifica che la normativa sui diritti dei passeggeri non sia applicata unicamente alle linee internazionali, come proposto dL'esecutivo, ma anche agli utenti che viaggiano sulle reti nazionali degli Stati membri.
In caso di ritardi, i deputati propongono indennità pari al:
– 25% del prezzo del biglietto per i ritardi pari o superiori a 60 minuti;
– 50% per quelli pari o superiori a 120 minuti
– 75% per i ritardi pari o superiori a 180 minuti.
Tali indennità andrebbero corrisposte ai passeggeri entro un mese dalla domanda di rimborso. Gli utenti che sono in possesso in un abbonamento, invece, avranno diritto a un'indennità corrisposta sotto forma di biglietti gratuiti, di sconti sulle tariffe o di estensione della validità delL'abbonamento.
Adottando una serie di emendamenti, inoltre, i deputati chiedono che la possibilità di viaggiare sia garantita anche alle persone con ridotta mobilità. Pertanto, dovranno quindi essere eliminati tutti gli ostacoli che impediscono L'accesso ai binari, L'imbarco o lo sbarco dei treni, o la semplice permanenza nelle carrozze.
Ma vediamo, punto per punto gli elementi di maggior interesse.
Personale di bordo
La proposta tesa a introdurre un sistema di certificazione del personale addetto alla guida dei treni è quella meno controversa del pacchetto. La relazione di Gilles SAVARY (PSE, FR) è stata infatti adottata con 603 voti favorevoli, 24 contrari e 40 astensioni. Il suo scopo è di garantire che i conducenti e il personale di bordo rispettino dei criteri professionali, medici e linguistici armonizzati a livello europeo.
I deputati auspicano semplificare il calendario proposto dalla Commissione per L'introduzione di queste condizioni. Pertanto, dal 1° gennaio 2007 si applicherebbero ai conducenti che assicurano i servizi internazionali, mentre gli altri dovrebbero conformarsi a tali norme due anni dopo.
Liberalizzazione dei servizi di trasporto dal 2008
Il Parlamento reclama una maggiore concorrenza sulle reti ferroviarie al fine di migliorare i servizi forniti ai viaggiatori. Adottando con 401 voti favorevoli, 211 contrari e 51 astensioni la relazione di Georg JARZEMBOWSKI (PPE/DE, DE) sullo sviluppo delle ferrovie comunitarie, i deputati estendono il campo di applicazione della normativa ai servizi nazionali di trasporto di passeggeri, mentre la Commissione proponeva di includere unicamente i servizi internazionali.
La relazione chiede inoltre che la rete internazionale di trasporti di passeggeri sia aperta alla concorrenza a partire dal 1° gennaio 2008 e il trasporto nazionale dal 1° gennaio 2012. Gli Stati membri che lo desiderano, peraltro, possono anticipare L'entrata in vigore di queste disposizioni.
Trasporto merci: no al sistema di compensazione
Il Parlamento ha respinto la proposta delL'Esecutivo che avrebbe imposto alle imprese ferroviarie di versare delle compensazioni ai loro clienti in caso di non rispetto dei termini di consegna e degli obblighi contrattuali. I deputati temono infatti che una tale normativa possa far levitare i prezzi dei servizi di trasporto su rotaie e provocare una distorsione di concorrenza con il trasporto stradale. Lo scopo della proposta sarebbe invece di promuovere il ricorso alle ferrovie per il trasporto di merci.
La relazione di Roberts ZILE (UEN, LV), in particolare, sostiene che un sistema di compensazione non darebbe luogo a una crescita della qualità del settore, tanto più che L'attuale normativa internazionale già impone al trasporto su rotaie delle regole ben più severe di quelle applicate al trasporto stradale. Per accrescere la competitività, secondo i deputati, invece di moltiplicare le norme e le sanzioni, lo sforzo dovrebbe essere concentrato su misure che agevolino L'accesso al mercato delle nuove imprese ferroviarie. La relazione sottolinea infine che anche le infrastrutture andrebbero migliorate.
Manuela Michelini – clickmobility.it