La Commissione europea ha stabilito ieri che il regime di aiuto è compatibile con il mercato comune
L'Ue ha autorizzato ieri il piano di aiuti italiano a favore del trasporto ferroviario nella Provincia autonoma di Trento.
La Commissione europea ha deciso di concludere il procedimento di indagine formale [1] riguardante il piano di aiuti agli investimenti per carri ferroviari e materiale rotabile nuovo o rigenerato [2] nella Provincia autonoma di Trento, in Italia. Dopo aver esaminato la questione, la Commissione ha concluso che il regime di aiuto è compatibile con il mercato comune [3].
Il piano italiano prevedeva un aiuto per le piccole e medie imprese nella misura del 25% per l’acquisto di carri ferroviari e materiale rotabile nuovo o rigenerato [4]. Il 24 luglio 2002 la Commissione ha deciso di avviare un procedimento di indagine formale in quanto nutriva dei dubbi circa la compatibilità del piano con la normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato [5], che fissa un livello massimo di aiuti inferiore a quello previsto dal piano di aiuti italiano.
Tuttavia, a seguito dell’avvio del procedimento di indagine le autorità italiane hanno concordato di ridurre l’intensità prevista del piano di aiuti ai livelli massimi consentiti dalla regolamentazione comunitaria. La Commissione può quindi dichiarare il piano di aiuti italiano compatibile con il trattato.
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[1] Previsto all’articolo 88, paragrafo 2 del trattato CE.
[2] GUCE C/242/02
[3] A norma dell’articolo 87, paragrafo 3, lettera c), del trattato CE.
[4] Articolo 3, paragrafo 2, lettera e), della legge provinciale n. 6 del 13 dicembre 1999, Disposizioni speciali per il settore dei trasporti.
[5] Articolo 4, paragrafi 2 e 5 del regolamento (CE) n. 70/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato CE a favore delle piccole e medie imprese, GU L 10 del 13.1.2001, pag. 33.
Manu Mich. – clickmobility.it