Il Parlamento europeo adotta la relazione sulla direttivaI deputati mantengono l’esclusione dei servizi di trasporto, compresi i trasporti urbani, portuali, i taxi
Balzo in avanti per la libera circolazione dei servizi.
Dopo due anni di lavoro, il Parlamento europeo ha adottato a larga maggioranza, in prima lettura, la sua relazione sulla direttiva relativa ai servizi nel mercato interno, uno dei testi di maggiore importanza per L'UE.
Il progetto iniziale è stato rivisto in profondità, ma L'obiettivo non è cambiato: eliminare gli ostacoli alla libera circolazione dei servizi.
Il nuovo disegno mantiene l’esclusione dei servizi di trasporto, compresi i trasporti urbani, portuali e i taxi.
La direttiva, come tengono a sottolineare i deputati, non incide sui diritti sociali dei lavoratori previsti dalle legislazioni nazionali.
Il Parlamento, combinando L'accordo raggiunto dai due maggiori gruppi parlamentari con i suggerimenti della commissione per il mercato interno, ha praticamente riscritto la direttiva sui servizi nel mercato interno. La relatrice Evelyne Gebhardt (PSE, DE) ha sottolineato che il Parlamento «ha ribaltato il senso della direttiva e L'ha riorientata in un'ottica sociale, a vantaggio dei cittadini». Si tratta, occorre precisare, di una prima lettura che deve ora essere vagliata da Commissione e Consiglio. L'esecutivo, durante il dibattito, si era detto disponibile a valutare le proposte che avessero ottenuto un ampio consenso in seno L'Aula nella stesura della sua proposta che sarà presentata nel corso del mese di aprile.
Il testo di direttiva, così come emendato dal Parlamento dopo un turno di votazioni durato 118 minuti, ha raccolto 391 voti favorevoli, 213 contrari e 34 astensioni. La relativa risoluzione legislativa, d'altra parte, ha ottenuto 394 voti favorevoli, 215 contrari e 33 astensioni. Prima di procedere voto dei 404 emendamenti, il Parlamento aveva respinto – con 153 voti favorevoli, 486 contrari e 1 astensione – la proposta di Verdi e Sinistra europea di respingere la direttiva.
Lo scopo della direttiva è di realizzare un vero mercato interno dei servizi stabilendo un quadro giuridico volto a eliminare, da un lato, gli ostacoli alla libertà di stabilimento dei prestatori di servizi e, dL'altro, le barriere alla libera circolazione dei servizi tra Stati membri. I deputati precisano che è sì importante realizzare un mercato unico dei servizi ma, contemporaneamente, è anche necessario mantenere «un equilibrio tra apertura dei mercati, servizi pubblici, nonché diritti sociali e del consumatore».
Per saperne di più…Manu Mich. – clickmobility.it