Altroconsumo scatta Un'immagine del trasporto ferroviario mettendo sotto osservazione il sistemaI convogli più ritardatari sono quelli diretti verso sud, sia per frequenza (91% contro il 76% di quelli diretti verso nord) che per i tempi (il 42% registra un ritardo superiore ai 30 minuti)
Monitorati da nord a sud i ritardi ferroviari.
A scattare L'immagine della situazione di difficoltà è Altroconsumo, che lancia la campagna mobilità "Diamoci una mossa".
Scorrendo i numeri proposti dL'associazione indipendente di consumatori emerge che su 706 treni a lunga percorrenza monitorati nel nostro Paese, l’84% è arrivato in ritardo e un terzo ha avuto un ritardo di oltre 30 minuti.
Lo scettro di "convogli più ritardatari" va ai treni diretti verso il sud, sia per frequenza (91% contro il 76% di quelli diretti verso nord) che per i tempi (il 42% registra un ritardo superiore ai 30 minuti).
Il monitoraggio è stato eseguito su 706 treni messi sotto osservazione da Altroconsumo dalle ore 7,00 del mattino sino alle 22,00 della sera.
Monitorati per i percorsi da nord a sud i convogli in partenza da Bologna, Milano, Roma e Torino con destinazione Bari, Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Roma. Verificati anche i tempi del traffico su binari in senso opposto, monitorando i treni in partenza da Bari, Napoli, Palermo, Reggio Calabria e Roma, con destinazione Bologna, Milano, Roma e Torino.
"La fotografia è stata scattata in un periodo in cui il livello di aspettativa e le esigenze di qualità del servizio ricevuto dagli utenti sono estremamente importanti, per dei viaggi a lunga percorrenza: le scorse festività natalizie – hanno sottolineato i responsabili di Altroconsumo – ".
Quello delL'indagine rappresenta il primo atto della campagna lanciata dL'associazione.
Lungo tutto il 2006 Altroconsumo si impegnerà a potenziare l’informazione nel campo della mobilità, dei trasporti e della sicurezza stradale con l’obiettivo di individuare i problemi per l’utenza e cercare di migliorare il livello di qualità dei servizi offerti nell’ambito dei trasporti.
"Di fronte alla situazione emersa dall’inchiesta sui treni a lunga percorrenza non si può più accettare che Trenitalia, Governo e Regioni ignorino le proprie responsabilità, evitando di affrontare un settore strutturalmente carente dove il rispetto dell’utenza e della qualità del servizio erogato oggi è, purtroppo, l’ultima delle preoccupazioni".
Altroconsumo formalizza la propria protesta inviando al ministero dei Trasporti e a Trenitalia un pacchetto di richieste, suddivise in cinque capisaldo:
– rivedere integralmente il sistema dei rimborsi, ad oggi iniquo, che prevede bonus solo per i treni più costosi, così escludendo dai rimborsi chi viaggia su treni regionali e interregionali, soprattutto i pendolari;
– inserire nel contratto di servizio (l’accordo che Trenitalia firma con le Regioni) una specifica procedura di risarcimento del danno per quei pendolari che subiscono trattenute di stipendio o devono chiedere continui permessi a causa dei ritardi del treno, arrivando fuori orario sul posto di lavoro;
– recepire immediatamente nella Carta dei Servizi tra i parametri di qualità l’elemento dell’affollamento delle carrozze per il trasporto locale;
– rivedere l’introduzione del nuovo orario ferroviario, in realtà una manovra tariffaria mascherata, che ha indebolito il già claudicante sevizio locale;
– avviare immediatamente un piano di ristrutturazione del servizio di trasporto regionale, partendo dalle tratte più utilizzate dai pendolari.M. Gio M. – clickmobility.it