Progettazione e servizi di supporto alle imprese fra gli obiettivi della neonata

COSENZA. LA SESTA COMMISSIONE PROVINCIALE APPROVA COSTITUZIONE E  STATUTO DELLA METROCOSENZA

COSENZA. LA SESTA COMMISSIONE PROVINCIALE APPROVA COSTITUZIONE E  STATUTO DELLA METROCOSENZA

La proprietà della nuova società divisa fra Provincia (51%) e Ferrovie della Calabria srl (49%)

E' nata MetroCosenza.
La costituzione e il relativo statuto sono stati approvati dalla sesta Commissione Trasporti della Provincia.
Presieduta da Marino Reda la commissione ha dato parere favorevole  dopo ampio ed approfondito dibattito a seguito delle relazioni dei consiglieri membri, delL'assessore Giuseppe Gagliardi e di Claudio Carravetta.

La nuova realtà oltre a rendere servizi agli enti pubblici e locali dovrà occuparsi della progettazione per favorire la realizzazione e la gestione di sistemi metropolitani di trasporto pubblico, nonché sistemi di trasporto autofilotranviario, reti di cablaggio e telecomunicazioni, strutture e servizi per la logistica e di sistemi di trasporto aereo e marittimo.

MetroCosenza, che dovrà fornire inoltre servizi di supporto alle imprese pubbliche e private che gestiscono servizi di trasporto di qualunque genere,
ha due soci la Provincia di Cosenza, a cui è andato il 51%, e le  Ferrovie della Calabria srl con il 49%.

Come previsto dL'atto costitutivo il capitale sociale, in nessun caso, dovrà essere inferiore al 51%. Lo Statuto prevede anche il diritto di prelazione da esercitarsi nel termine di 30 giorni dal ricevimento delL'offerta. Le porzioni quota per le quali nessun socio manifesti di voler esercitare il diritto di prelazione sono liberamente cedibili a terzi.

Le quote sociali non sono cedibili senza il consenso unanime delL'assemblea dei soci.
Il socio che intenda cedere tutta o parte della propria quota dovrà darne comunicazione L'amministratore delegato e al presidente del Consiglio di amministrazione. Il socio può esercitare il diritto di recesso nei casi previsti dal codice civile.

La società può avvalersi, mediante appositi accordi, delle risorse umane, strutture organizzative, sedi e attrezzature dei soci.

Lo statuto prevede la clausola compromissoria, per cui tutte le controversie, aventi ad oggetto diritti disponibili relativi al rapporto sociale che dovessero insorgere tra soci, oppure tra soci e società, saranno rimesse al giudizio di tre arbitri nominati, su istanza della parte più diligente, dal presidente del Tribunale, ove ha sede la società. Gli arbitri giudicheranno secondo diritto. Il lodo è sempre impugnabile.

Il vice presidente della Sesta commissione Filippo Fiorillo, intervenendo nella discussione a conclusione dei lavori, ha ripercorso i momenti salienti e propedeutici al varo dello Statuto, ed ha proposto L'inserimento di un'ulteriore importante modifica, recepita immediatamente dL'unanimità dei presenti,  ossia la possibilità di introdurre e contemplare la previsione delL'arbitrato. Manu Mich. – clickmobility.it

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