La tassa sul traffico dopo Londra incontra il favore degli svedesiConcluso lo scorso luglio il periodo di sperimentazione avviato il 3 gennaio
Voto favorevole alla congestion charging.
Chiamati alle urne gli abitanti della capitale svedese hanno promosso a pieni voti il road pricing.
La risposta al referendum ha visto assegnare un 53% di voti favorevoli contro il 47% dei contrari.
Dopo Londra ora il ticket sbarca definitivamente a Stoccolma. Il comune ha chiesto ai cittadini di esprimersi democraticamente dopo aver sperimentato il sistema per diversi mesi, precisamente dal 3 gennaio al 31 luglio.
Durante il periodo di prova i risultati messi a segno risultano decisamente interessanti con una diminuzione dei transiti in entrata e in uscita del 22%. A sostenere la bonta del progetto anche la discesa dei livelli della sostanze inquinanti calate da un minimo delL'8,5% ad un massimo del 14%.
Il servizio di trasporto pubblico è stato incentivato grazie alla presenza di 6 nuove linee e di 200 bus aggiuntivi.
Inoltre, in termini prettamente economici, il ticket fa si che nelle casse delL'amministrazione entreranno circa 60 milioni di euro.
"Il road pricing piace sempre più ai cittadini europei. Dopo i londinesi è stato promosso anche dagli abitanti di Stoccolma, ma in Italia i sindaci non hanno abbastanza coraggio per proporlo" – commenta Roberto Della Seta, presidente nazionale di Legambiente"
"Allo stesso modo, – continua Della Seta – l’esperienza londinese è stata una battaglia che vede oggi il 60% dei cittadini ormai convinti del provvedimento e molti quartieri che chiedono di rientrare nell’area tariffata. Convinti anche gli svedesi che dopo un anno di sperimentazione sul campo, hanno detto sì. Ben diversa la situazione in Italia, dove a dispetto dei tanti proclami, di applicazioni concrete se ne vedono poche".
"Eppure, – ne è convinto Andrea Poggio, presidente Legambiente Lombardia – quando si possono verificare i vantaggi di un road pricing ben organizzato, il consenso da parte dei cittadini cresce con il tempo. È la grande sfida che ci aspettiamo per l’amministrazione di Milano e tutta l’area metropolitana".
La tendenza europea emerge sempre più chiara anche in ambito Ue. Il parlamento europeo è infatti propenso ad accelerare la promozione di misure attinenti la tassazione delle autovetture a sostegno delL'ambiente.
La proposta di Bruxelles non intende creare imposte addizionali prevedendo il graduale abbandono della tassa di immatricolazione per le autovetture (laddove esiste) per un periodo compreso fra 5-10 anni, imponendo una tassazione comune a tutta L' Unione europea basata sulL'inquinamento da emissioni di CO2 e studiando un sistema di rimborso per un periodo transitorio fino al completo abbandono della tasse di immatricolazione, al fine di prevenire la doppia tassazione dei proprietari che portano la loro vettura da un paese L'altro. Manu Mich. – clickmobility.it