Metro accessibile a non vedenti ed ipovedenti

ROMA. DISABILITA' VISIVA: SULLA METRO B CHIUSI TUTTI GLI SPAZI FRA I VAGONI

ROMA. DISABILITA' VISIVA: SULLA METRO B CHIUSI TUTTI GLI SPAZI FRA I VAGONI

Dopo la tragedia di Giampiero Cassio, adeguati i 31 convogli in servizio sulla “Blu”Primo grande risultato del protocollo d’intesa siglato da istituzioni e associazioni di non vedenti e ipovedenti

La metro B si adegua alle necessità di non vedenti ed ipovedenti.
Completato l’adeguamento di tutti i trentuno convogli della linea B della metropolitana con apposite barriere anticaduta che chiudono gli spazi tra i vagoni. E’ il primo imp

Si tratta del primo importante risultato dello sforzo messo in atto da tutti i soggetti interessati, dopo la morte di Giampiero Cassio, il non vedente di 61 anni caduto sui binari, il 15 luglio 2004, scambiando la porta di ingresso al treno con lo spazio allora presente tra i vagoni della metro B. Il fatto avvenne alla fermata Garbatella e Giampiero Cassio morì in seguito all’incidente.

Dopo la sciagura, infatti, venne siglato uno strategico Protocollo d’Intesa tra il Comune di Roma, l’assessorato alle Politiche della Mobilità, l’ufficio del consigliere Delegato dal sindaco per l’Handicap, l’UIC – Unione Italiana dei Ciechi, sezione provinciale di Roma – l’ADV – Associazione Disabili Visivi, nonché le società romane per il trasporto pubblico Atac SpA, Trambus SpA e Met.Ro. SpA, con l’obiettivo di rendere a misura di “disabile visivo” tutte le stazioni della Metro B.

Il protocollo d’Intesa – aperto all’eventuale adesione di ulteriori Associazioni di disabili visivi – punta a fornire anche a non vedenti, ipovedenti e anziani con disabilità visive un servizio di trasporto pubblico fruibile in autonomia e sicurezza, fino a consentire loro l’identificazione delle fermate e l’accessibilità alle linee almeno in misura simile ai cittadini normo – vedenti.

Le paretine sono state realizzate dal costruttore dei treni, la Ansaldo-Breda, dopo l’approvazione delle associazioni dei disabili visivi e il via libera da parte del Siit, il Servizio integrato infrastrutture e trasporti del ministero dei Trasporti.

Ora, sia sulla linea A, sia sulla linea B della metropolitana, per tutti i vagoni l’apertura delle porte funziona in automatico, come richiesto dalle associazioni dei disabili visivi. In base a quanto previsto dallo stesso protocollo d’intesa, a seguito del completamento dei lavori per la chiusura degli spazi tra i vagoni dei convogli della linea B, non sono più attivi i volontari  dell’associazione “SIST.EM.I”, che fino al completamento del programma di chiusura degli spazi tra vagoni, erano incaricati di accompagnare i disabili visivi dal box di stazione alla vettura e viceversa.

Il programma di abbattimento delle barriere sensoriali e di adeguamento alle necessità di chi ha handicap visivi, è in atto da prima della firma del Protocollo d’Intesa e riguarda metropolitane (treni e stazioni), trasporto pubblico di superficie (vetture e fermate) e viabilità ordinaria (abbattimento delle barriere sensoriali, attraversamenti stradali e incroci semaforici). Lo sviluppo delle attività procede di concerto tra le associazioni di settore, l’ufficio del consigliere Delegato per l’Handicap del Comune e le aziende romane del trasporto pubblico.

Manu Mich. – clickmobility.it

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